Il vecchio o il nuovo? In casa Inter ci sono molti nodi da sciogliere soprattutto per quanto riguarda la formazione titolare che dovrà affrontare il Palermo nella prima (la seconda in realtà) giornata di campionato in programma domenica sera alle ore 20.45. In verità sarà un po’ il tormentone dell’intera stagione dell’Inter: Pazzini o Milito al centro dell’attacco? Facile rispondere che ci sarà spazio per tutti tra campionato e Champions League, difficile ipotizzare un cambio ogni volta che si presenterà la gara di Champions League. Giampaolo Pazzini è arrivato all’Inter nel gennaio scorso, da allora in nerazzurro venti partite undici gol, uno score importante. Diego Milito invece è all’Inter da ormai tre stagioni, compresa questa che sta per iniziare. Per tutti è l’uomo del Triplete, ovvero del gol decisivo per la conquista dello Scudetto sul campo del Siena, per il gol firmato contro la Roma in Coppa Italia e soprattutto per i due gol siglati nella finale di Champions League contro il Bayern Monaco di due anni fa. Il primo sembrava largamente favorito dopo l’ultima stagione di Milito che è stato spesso infortunato. Ma ad Appiano Gentile non è arrivato un tecnico qualunque ma Gian Piero Gasperini che a Milito evoca ricordi importanti con la maglia del Genoa. Milito sa perfettamente cosa vuole il Gasp dalla punta centrale. Pazzini e Milito, nonostante lo stesso ruolo di centravanti, sono molto diversi come caratteristiche tecniche. Il primo è il bomber d’area di rigore che ha bisogno di assist per sbatterli in rete, Milito si muove molto di più, è più abile tecnicamente e ha i movimenti giusti. Massimo Moratti, presidente dell’Inter, qualche giorno fa ha chiesto indirettamente a Gasperini di puntare su Pazzini definito “un attaccante che segna valanghe di gol”. Come dar torto al presidente nerazzurro, ma se Milito tornasse quello dei tempi del Triplete sarebbe una bella sfida. Gasperini non vuole scegliere, molto probabilmente si affiderà a Milito in Champions League vista la grande esperienza del Principe. Ma non è sicuramente una soluzione definitiva. Lo stato di forma sarà fondamentale per capire chi sarà il titolare e chi la riserva.
In questo pre-campionato hanno brillato entrambi, sia il primo che il secondo hanno segnato gol molto belli. Milito è sembrato quello di due anni fa, Pazzini invece ha dimostrato di essere un centravanti importante.