L’Inter si fa bloccare in casa dal Genoa e scivola a nove punti di distacco dalla Juventus, una distanza che anche Massimo Moratti ha definito forse incolmabile da qui alla fine del campionato. Eppure Stramaccioni ha ringraziato i suoi giocatori, per aver quantomeno recuperato il pareggio in una partita che effettivamente si era messa male, ad un quarto d’ora dal termine. L’Inter ha incontrato un Genoa più coriaceo e solido di quello che ci si aspettasse. L’abbandono di Marco Borriello, allontanato dal ritiro per una presunta lite col direttore sportivo Rino Foschi (esclusione che Delneri ha spiegato come scelta tecnica…), sembrava poter essere la mazzata definitiva già prima del fischio d’inizio per il Grifone. Che invece ha tirato fuori il vecchio cuore, regalando ai suoi tifosi un punto tanto insperato quanto importante, forse ancor più per il morale che per la classifica, che continua ad essere critica. L’Inter ha ottenuto il 58% del possesso palla, contro il 42% genoano: i nerazzurri hanno giocato complessivamente 659 palloni, i rossoblù 483. L’Inter ha effettuato 15 tiri verso la porta dell’ex Sebastien Frey, di cui però solo un terzo, 5, hanno centrato lo specchio. Di contro il Genoa ha tirato 8 volte in porta, centrando lo specchio di Samir Handanovic in 3 occasioni. Logicamente l’Inter ha speso più tempo all’attacco, come dimostra il dato della supremazia territoriale che spiega i minuti trascorsi da una squadra nella metacampo avversaria. I nerazzurri ne hanno totalizzati 13’58”, spingendo soprattutto nella parte finale del match che li ha visti in svantaggio; il Genoa invece ha attaccato per 6’46”, dato che non sorprende a prescindere se consideriamo che i liguri sono ultimi in questa classifica con 7’55” di media. Ciò che ha sorpreso è stata la solidità della squadra di Delneri in entrambe le fasi: non solo quella difensiva solitamente scoordinata, ma anche quella d’attacco. Pur avendo un solo attaccante in campo, Ciro Immobile, il Genoa ha eseguito più di un’azione interessante: l’indice di pericolosità finale, pari al 34%, spiega fino a un certo punto lo sforzo del Genoa nella metacampo dell’Inter. A livello individuale, il difensore genoano Andreas Granqvist è il giocatore con più palle recuperate all’attivo: 28, seguito dall’interista Walter Samuel (26) e dai compagni Canini (23) e Sampirisi (22). Samuel è anche il giocatore che ha effettuato più passaggi riusciti di tutti: 54, seguito da Ranocchia (43), Tozser (41) e Zanetti (41). Estaban Cambiasso è stato invece l”attaccante” più pericoloso dell’Inter, avendo realizzato il gol del pareggio e tentato ben 5 tiri. Segue Rodrigo Palacio con 3, al pari del genoano Juan Manuel Vargas. Bene Immobile, che ha trasformato uno dei suoi due tiri in gol.
I GOL – 1-0 al 77′: Kucka recupera palla a centrocampo e lancia verso Ciro Immobile, che corre nella parte destra della metacampo nerazzurra; l’attaccante genoano controlla molto bene in corsa, punta Ranocchia, lo salta sterzando verso l’esterno ed entrato in area batte Handanovic con un tiro potente di punta destra. 1-1 all’85’: l’Inter spinge alla ricerca del pareggio. Cassano viene servito largo sulla sinistra, cerca il cross ma viene respinto; la palla torna a Cassano che effettua un cross più alto, che spiove al centro dell’area: Cambiasso incorna bene dal limite dell’area piccola, in mezzo a Granqvist e Canini, e batte l’incolpevole Frey. Da menzionare assolutamente la clamorosa palla gol capitata a Marko Livaja, al minuto 90′: Milito riceve nella parte sinistra dell’area, salta benissimo Granqvist con la sua classica finta, e centra un cross forte e teso col sinistro; ad un metro dal secondo palo c’è Livaja che ci mette il piattone per il più facile dei tap-in, ma la palla colpisce in pieno il palo e rimbalza indietro. Un’occasione che il croato deve dimenticare in fretta, anche se non sarà facile.
Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, cerca il bicchiere mezzo pieno, nell’intervista postpartita rilasciata a SkySport: “Dopo aver raggiunto il pareggio, nell’ultimo quarto d’ora contro una squadra così chiusa, arrabbiarsi per non aver vinto sarebbe ingiusto, considerando anche l’incredibile occasione di Livaja. Gargano ha giocato in condizioni deficitorie, Cambiasso ha recuperato all’ultimo: nel secondo tempo avevo bisogno di un playmaker a centrocmampo e Chivu l’ha fatto molto bene. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi: sono stati cinque mesi importanti per gettare le basi. Ora la sosta arriva al momento giusto: sono sicuro che possiamo fare una grande seconda parte di stagione” Ecco invece alcune delle dichiarazioni di Luigi Delneri, allenatore del Genoa, rilasciate a SkySport nel dopopartita: “Abbiamo sbagliato molte ripartenze, scegliendo male i tempi dell’ultimo passaggio con Kucka, Vargas e Immobile. Poi ci si è messa anche la stanchezza che annebbia le idee, ma più di così non potevamo fare contro l’Inter. E’ un pareggio che ci dà forza, morale e convinzione e che era necessario per noi“