Oggi è stata una giornata storica per l’Inter: il passaggio di proprietà fra Massimo Moratti ed Erick Thohir è ormai ufficiale, e il magnate indonesiano ha assunto anche la carica di presidente della società nerazzurra. La mattinata è stata a dir poco intensa, con in rapida successione l’Assemblea dei soci, il Consiglio d’Amministrazione – ora formata da cinque membri della cordata indonesiana e tre indicati dalla famiglia Moratti – e infine la conferenza stampa congiunta di Thohir, Moratti e degli altri due nuovi soci indonesiani, Rosan Roeslani ed Handy Soetedjo. Proprio in questa occasione Thohir ha pronunciato la frase destinata a diventare il simbolo di questo venerdì 15 novembre 2013, senza dubbio paragonabile al memorabile “Ma io non sono pirla” di José Mourinho in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’allenatore portoghese nel 2008. L’italiano di Thohir è sicuramente molto più incerto di quello dello Special One (e d’altronde l’indonesiano è molto più diverso dall’italiano rispetto al portoghese), la voce è sembrata quasi meccanica, ma questo per ora non importa: il tycoon ha sfoderato un classico coro di sfottò, “Chi non salta rossonero è”. Una frase che ai tifosi nerazzurri è molto cara, tanto da strappare un sorriso anche a Moratti (che era seduto di fianco a Thohir), e che in questo momento è perfetta viste le difficoltà che sta attraversando l’altra squadra di Milano, che nella classifica attuale della serie A ha la metà dei punti dei nerazzurri di Walter Mazzarri. Thohir ci ha già abituato a una buona conoscenza della storia dell’Inter, anche nominando alcuni giocatori che probabilmente non ci si aspettava che fossero noti in Indonesia, da Nicola Ventola a Salvatore Fresi: ora dimostra anche la conoscenza dei cori da stadio. Non sappiamo se avrà mai occasione di frequentare la Curva Nord, di certo ha già conquistato la simpatia dei tifosi. Ora magari ci vorrebbe vederlo saltare di gioia in occasione del derby, in programma il prossimo 22 dicembre. Sarà in Italia Thohir quel giorno? Intanto, eccovi il video della frase di Thohir…
Si è tenuta presso l’Hotel Melià di Milano la conferenza stampa congiunta di Erick Thohir e Massimo Moratti, rispettivamente nuovo ed vecchio presidente dell’Inter. La conferenza è stata breve ma intensa, ha aperto le danze Massimo Moratti spiegando i motivi delle sue dimissioni totali, e il significato della sua nuova carica di presidente onorario. “Finalmente -ha dichiarato l’ex presidente- posso rispondere. Trovo che sia giusto che chi si prende il rischio dell’operazione sia anche presidente. Devo dire che mister Thohir e i suoi soci hanno insistito con me e mio figlio, li ringrazio, ma ci sembrava che questa responsabilità sulle spalle di qualcun altro non fosse giusta, oltre che non nostra abitudine. Giusto che questa carica di autorità fosse di chi entra. La carica di presidente onorario e vicepresidente sono importanti per noi, staremo vicini alla squadra e alla società, rispettando responsabilità e ruoli di chi l’ha acquistata“. Successivamente Erick Thohir ha anticipato le domande dei giornalisti presenti richiedendo la possibilità di un discorso introduttivo, riportato di seguito nei suoi passaggi salienti: “Sarà importante per il nuovo management rendere l’Inter una squadra vincente, bella ed entusiasmante da vedere, un club in salute finanziariamente per competere a livello internazionale. Il mondo del calcio sta cambiando, il Fair Play Finanziario è un aspetto importante. Il nostro obiettivo è rendere questo club più forte. Il nuovo quadro direttivo, Angelomario, io, Handy e Rosan promettiamo di lavorare duro e insieme, con Massimo Moratti, col mister Mazzarri e con la squadra. In questi mesi, dall’arrivo del mister, sono state gettate le basi importanti per l’Inter del futuro. Nei prossimi 2-3 anni sarà una grande sfida per noi rendere questa squadra più competitiva. C’è fiducia in quello che fa Mazzarri, l’obiettivo è fare in modo che l’Inter sia sempre più vincente”. Il nuovo presidente ha poi citato lo slogan ‘chi non salta rossonero è!’ (applausi in sala) e citato Giacinto Facchetti nell’espressione “Il segreto di ogni trionfo è la forza di ogni convinzione“. A Moratti è stato chiesto del dolore provato abbandonando la carica di presidente dell’Inter, dopo 18 anni emotivamente molto forti. Ha risposto: “E’ un po’ che lo sto facendo e mi sono abituato. Dal punto di vista affettivo, si capisce dalla mia emozione, che in base ad abitudine, familiarità e affetto tutto è meno facile. Ma qui vince il pragmatismo. Sotto il profilo del futuro, della forza della società, del mantenimento delle ambizioni, come capita nell’industria, è giusto passare a un socio che abbia questa vivacità, nuova ambizione, porti qualcosa di nuovo. Quello che portano Thohir, Soetedjo e Roeslani è l’entusiasmo di paesi in crescita, che vedono questa cosa come un gioiello che porti anche economicamente e culturalmente qualcosa in più. Credo sia un grosso vantaggio per la società, le persone sono state assolutamente sempre all’altezza del loro ruolo, i tifosi li consideravano usurpatori, ma si sono presentati con correttezza e questo ci ha messo in condizione di lavorare meglio. Io e mio figlio abbiamo dei ruoli nel club, potremo essere ancora utili all’Inter e a loro, che hanno fatto questo passo bellissimo e di successo“. L’ex presidente ha chiuso con un battuta: “Ora sarò più libero nelle mie espressioni verso gli arbitri…“, ed evitato di comunicare ulteriori dettagli economici dell’operazione con Thohir. Che ringrazia tutti (giornalisti, Dio, i Moratti, i soci, le rispettive famiglia, i tifosi, gli advisor e consulenti, la pazienza della moglie) e comincia a lavorare per l’Inter.
Oggi è il giorno che segna ufficialmente la svolta societaria storica per l’Inter. Infatti, questa mattina si sta svolgendo l’Assemblea straordinaria dei soci, e a seguire il Consiglio d’Amministrazione che assegnerà le deleghe facendo iniziare in modo ufficiale l’era “indonesiana”, con Erick Thohir al comando affiancato dai soci Rosan Roeslani ed Handy Soetedjo. L’appuntamento è all’Hotel Melià del capoluogo lombardo: in questi due impegni saranno adempiuti tutti gli obblighi formali, e la società passerà di mano al 70%, con l’aumento di capitale finanziato dai magnati del Sud-Est asiatico. Per i tifosi, però, l’appuntamento più importante sarà a seguire: possiamo dire che si terrà presumibilmente poco dopo le ore 12.00, anche se tutto dipende naturalmente da quanto si protrarranno Assemblea e CdA (che vedrà cinque membri della nuova cordata e tre della famiglia Moratti): infatti, quando tutto sarà ufficiale e definitivo, è in programma una conferenza stampa di Erick Thohir, che molto probabilmente parlerà da nuovo presidente dell’Inter, visto che nelle ultime ore sono fortemente cresciute le possibilità che anche questa carica vada assegnata al magnate proveniente da Giacarta, mentre a Massimo Moratti dovrebbe andare il titolo di presidente onorario. Di certo l’annuncio sarà dato proprio nel corso di questa conferenza stampa che segnerà l’inizio – anche dal punto di vista mediatico – di quella che è già stata ribattezzata “IndoInter”. C’è grande attesa per sentire le parole di Thohir, capire quali sono i suoi sentimenti e le sue intenzioni concrete, come inizierà a muoversi nel calcio italiano (ad esempio sulla vicenda stadio) e vedremo se dirà qualcosa anche sul calciomercato di gennaio, di cui sicuramente ha parlato già ieri alla Pinetina, quando ha preso contatto anche con l’attività della squadra, rimanendo tra l’altro impressionato dalle strutture di Appiano Gentile. L’agenda di Thohir sarà fitta anche nei prossimi giorni, tra impegni istituzionali di vario tipo e anche l’amichevole che i nerazzurri giocheranno domani, proprio alla Pinetina, a causa della sosta del campionato di questa domenica. Ma ora l’attenzione va tutta alle parole del tycoon indonesiano: la sua conferenza stampa sarà seguita in streaming video sul sito Internet della Gazzetta dello Sport (www.gazzetta.it) e su quello di SportMediaset (www.sportmediaset.mediaset.it).