In una stagione più nera che azzurra, l’Inter chiude con una sonora sconfitta subita sul proprio campo. L’Udinese di Guidolin si impone al Meazza per 2-5. Per l’Inter 16esimo k.o. in campionato, record nel girone a 20 squadre. Vedremo se ora, il presidente dei nerazzurri Massimo Moratti, assente in tribuna, probabilmente a causa del compleanno della figlia Carlotta, deciderà di confermare il tecnico Andrea Stramaccioni anche per la prossima stagione. Chi invece non ha bisogno di conferme è Francesco Guidolin. La sua squadra dopo un inizio di stagione difficile ha saputo rialzare la testa e scalare a piccoli passi la classifica, fino a occupare il quinto posto e centrare la qualificazione per la prossima Europa League.
Gara molto divertente. I bianconeri di Udine iniziano con i coltello tra i denti e in una manciata di minuti trovano due gol. Juan Jesus prova a riaprire il match, ma il suo gol non carica i compagni che si accendono solo a tratti, rimanendo molto vulnerabili in fase difensiva. Nel secondo tempo l’Udinese dilaga e l’unica notizia positiva per l’Inter è che la stagione è finita.
Stramaccioni nei giorni scorsi aveva invocato uno scatto di orgoglio, rinviato al mittente. Squadra priva di idee e impaurita da un avversario in piena forma. Per l’anno prossimo servirà molto per tornare competitivi.
I bianconeri trovano l’ottava vittoria consecutiva, ultimando una rimonta travolgente che consente alla squadra del presidente Pozzo di qualificarsi in Europa per il terzo anno di fila. Partita mai messa in discussione.
Arbitra senza sbavature una gara non particolarmente difficile.
Inter
Partita insufficiente, non riesce a opporsi alle continue sassate che gli arrivano. Il suo scontro con Nagatomo in occasione del quinto gol incassato è il simbolo della stagione dei nerazzurra. Ora si trova di fronte a un bivio. Continuare con i nerazzurri o guardare altrove?
Ci mette impegno e astuzia, ma Muriel e Di Natale sono clienti difficili da gestire.
Perde la bussola dopo pochi minuti, trovandosi spesso fuori posizione e lasciando varchi invitanti per gli avversari.
Inizia la gara con un errore incomprensibile che regala il vantaggio ai bianconeri. Prova a rimediare con la rete che sembra riaprire il match, ma poco dopo offre un finale di gara indegno.
Non riesce a trovare mai le quadrature giuste per far male, nel finale si scontra con Handanovic goffamente e chiude una stagione anche per lui da dimenticare.
Prova fino allo scadere e alimentare gli attaccanti con verticalizzazione e aperture, ma la squadra non gira e lui è il primo a risentirne.
Non riesce a contenere la pressione bianconera, gironzolando dopo pochi minuti alla ricerca senza esito della sfera.
(dal 33′ s.t. BENASSI s.v.)
Primo tempo da dimenticare con Basta ingestibile e sempre libero sul fondo della fascia. Non riesce a proporsi come vorrebbe, ma ci prova forse più di tutti.
Poca roba. Rimane ai margini del gioco per molto tempo, provando qualche volta a illuminare ma senza mettere in campo la grinta dovuta.
(dal 10′ s.t. PALACIO 6 Si vedono ancora i segni dell’infortunio ancora non smaltito. Ciò nonostante trova un assist puntuale per Rocchi. Si riparte da lui?)
Molti tiri verso la porta avversaria, ma poche idee da e poche varianti da proporre.
Sempre attivo. Ci prova fino a che il fiato glielo consente. Trova il gol grazie a tenacia e caparbia.
(dal 24′ s.t. SCHELOTTO 5,5 Non riesce ad avere un impatto positivo sulla gara.)
All.STRAMACCIONI 4 La squadra è ormai fuori controllo. Ok l’ennesimo scatto di orgoglio che puntualmente non arriva, difficile per chiunque motivare una squadra ormai rassegnata, ma l’impostazione tattica proposta oggi è zeppa di lacune.
Udinese
Nonostante l’infortunio subito resta in campo. Pochi interventi per lui, ma concentrazione e impegno costanti.
Si oppone bene e con puntualità ai tentativi avversari. Il cartellino giallo lo limita, ma è ben assistito.
(dal 24′ s.t. ANGELLA 6 Si inserisce bene, leggendo bene le diverse azioni che lo minacciano)
Gioca d’anticipo con eleganza e risolve diverse situazioni complicate.
Trova il gol del raddoppio con un colpo di testa preciso. Molte chiusure e grande attenzione per tutto il corso della gara.
Nel primo tempo mette il turbo e sfugge via sempre alla marcatura di Pereira. Propone diversi servizi e ottime giocate.
Una delle sorprese del campionato, ormai concluso. In rampa di lancio per la prossima stagione, prenotando una maglia da titolare fisso.
Corre in fino allo sfinimento per vie centrali riuscendo a essere l’uomo in più in entrambe le fasi.
(dal 44′ s.t. DIEGO RODRIGUEZ s.v.)
Spensierato e tenace. Azzanna la fascia fino allo scadere e dà il via a molte azioni interessanti.
Sguscia via facilmente dalle marcature, mordendo fino alla fine e trovando il gol che chiude una stagione tutto sommato positiva.
(dal 36′ s.t. BADU s.v.)
Sempre dinamico e pronto all’inserimento che non ti aspetti.
Un gol da capolavoro, l’ennesimo. Una stagione inimmaginabile, l’ennesima. Le conferme arrivano anno dopo anno. Mastodontico.
All.GUIDOLIN 7,5 La squadra è carica a mille e l’inizio di gara non può essere migliore di così. Rimonta completata e Europa riconquistata.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Il tabellino
Marcatori: 1′ Pinzi 10′ Domizzi 40′ Di Natale, 52′ Gabriel Silva 67′ Muriel (U) 2′ Juan Jesus, 64′ Rocchi (I)
Inter (3-4-2-1): Handanovic; Pasa, Cambiasso, Juan Jesus; Nagatomo, Kuzmanovic (78′ Benassi), Kovacic, Pereira; Guarin, Alvarez (55′ Palacio); Rocchi (70′ Schelotto) (Carrizo, Belec, Ferrara, Spendlhofer, Garritano, Forte, Olsen, Garritano, Forte). All.Stramaccioni.
Udinese (3-4-2-1): Brkic; Benatia (69′ Angella), Danilo, Domizzi; Basta, Allan, Pinzi (89′ Rodriguez), Gabriel Silva; Pereyra, Muriel (81′ Badu); Di Natale (Padelli, Pawlowski, Heurtaux, Ranegie, Campos Toro, Merkel, Pasquale, Zielinski, Maicosuel) All.Guidolin.
Arbitro: Mazzoleni
Ammoniti: Pereira (I), Pinzi (U) per gioco scorretto.