Inter-Fiorentina è partita tra due ottimi collettivi che fanno dell’organizzazione di gruppo un punto di forza, forse decisivo. Tuttavia, è impossibile non tenere conto delle tante individualità che questa sera saranno in campo, da una parte e dall’altra. Ecco allora chi potrebbe risultare decisivo, non solo con i gol ma anche con assist, giocate importanti o leadership. Un segreto di questa Inter: rigenerato dalla cura Mazzarri, probabilmente non avrà mai la tremenda concretezza e forza mentale di Hamsik, ma ha caratteristiche diverse e altrettanto efficaci. Ad esempio una tecnica sopraffina, quella che serve per spingere le ripartenze volute da Mazzarri e far saltare il banco della difesa viola. In assenza di Pizarro, il gioco della Fiorentina passa necessariamente dai suoi piedi, lui che è già regista aggiunto della Viola. Le sue geometrie e la sua strepitosa visione di gioco possono fare la differenza, contro un’Inter che è sempre ben messa in campo. A lui il compito di aprire la scatola di Mazzarri.
Gli indisponibili di Inter-Fiorentina. La squadra più penalizzata e quella viola, che deve fare a meno di tre titolari fissi. Sono David Pizarro, Juan Cuadrado e Mario Gomez: tecnica, velocità e potenza della formazione di Montella. Pizarro sconta la seconda giornata di squalifica e tornerà disponibile dalla prossima, mentre Cuadrado e Gomez torneranno a disposizione tra qualche settimana. Mazzarri deve fare a meno di Javier Zanetti oltre che di Carrizo e di Chivu. Se il capitano è sempre potenzialmente titolare, l’argentino e il rumeno sono giocatori che probabilmente partirebbero dalla panchina, anche perché l’allenatore è intenzionato a cambiare poco il suo undici di base. La partita degli assenti è quindi vinta dalla Fiorentina che però sta facendo di necessità virtù. Con l’assenza di Gomez Montella ha ridisegnato un modulo 4-3-2-1 che favorisce la vena realizzativa di Giuseppe Rossi, e gli inserimenti dei trequarti come Matias Fernandes alle sue spalle.
Si completa questa sera la quinta giornata di campionato. Inter-Fiorentina (ore 20:45) è posticipo di lusso tra due formazioni appaiate a quota 10 punti; la vittoria significa quindi secondo posto in classifica, il pareggio rimanere leggermente staccate così come la sconfitta. Siamo solo all’inizio e non è il momento di fare calcoli, ma è chiaro che bisogna rispondere ai risultati di ieri. I viola giocano in trasferta e dunque un pareggio potrebbe anche stare bene, pur se la squadra di Vincenzo Montella va sempre in campo per vincere e lo farà anche questa volta. Per Walter Mazzarri si tratta di proseguire la striscia positiva di risultati, culminata con il 7-0 rifilato al Sassuolo: stasera la questione sarà ben altra, ma i presupposti per un’altra serata positiva ci sono tutti. Arbitra il signor Valeri.
Per Walter Mazzarri questa partita sarà “un altro step nel nostro processo di crescita, la Fiorentina ha caratteristiche diverse da Juventue e Sassuolo. Sarà un’altra prova per capire se siamo bravi ad affrontare diversi tipi di calcio. Non hanno Mario Gomez? Senza di lui si muovono tutti palla a terra, non sono facili da fermare”. Non ci sono stati accenni alla formazione, nemmeno su Diego Milito del quale il tecnico livornese ha detto “non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, non dobbiamo avere fretta”; un commento su Giuseppe Rossi non è però mancato. “Mi è sempre piaciuto, l’ho sempre voluto. La Fiorentina ha fatto bene a investire su di lui quando era infortunato, per me è un campione”. Ragionevolmente, questa sera andrà in campo la stessa formazione che ha pareggiato con la Juventus e battuto il Sassuolo: Mazzarri non è mai stato un amante del turnover e senza le coppe la necessità di variare è minore, nonostante questo sia un turno infrasettimanale. Sempre più imprescindibile Taider, che ha ormai rubato il posto in formazione a Kovacic viste le sue caratteristiche che vanno più incontro all’idea dell’allenatore.
Oltre al giovane croato e a Diego Milito, pronto ancora una volta a subentrare, ci sono i due acquisti estivi Icardi e Belfodil, Samuel-Rolando-Andreolli per la difesa e Wallace, che non ha ancora avuto un’occasione complice anche il buon rendimento di Jonathan sulla fascia destra. Alvaro Pereira e Kuzmanovic sono con le valigie in mano: in estate non si è riusciti a piazzarli, possibile che possano partire a gennaio se ci sarà l’occasione.
Sempre Javier Zanetti e Chivu, ai quali si aggiunge anche uno sfortunatissimo Mariga, costantemente vittima di infortuni. Rispetto alla situazione dell’anno passato, un gran lusso per l’Inter averne fuori solo tre (di cui il solo Zanetti davvero titolare).
Vincenzo Montella ha avuto grandi parole di elogio per l’Inter, anche se prima ha ammesso che “mi piacerebbe festeggiare con una vittoria le cinquanta panchine con la Fiorentina”. Per il tecnico la sua squadra “ha acquistato un metodo di gioco che prescinde dal gioco”. Anche i viola sono in lizza per grandi risultati, ma “l’Inter ha il secondo o terzo monte ingaggi della Serie A, più del doppio del nostro; ha giocatori di primissimo livello e un allenatore capace, ha tutto per giocarsi lo scudetto”. Una punzecchiatura circa le cifre spese dai nerazzurri, ma soprattutto tanta stima. C’è anche un retroscena importante di mercato: “Abbiamo chiesto Alvarez all’Inter, ma non ce l’hanno dato”. Anche lui non svela la formazione, “non voglio dare vantaggi”. Effettivamente è un mezzo mistero, anche se è possibile che i viola vadano in campo con il modulo ad albero di Natale, con due trequartisti dietro l’unica punta che è, ovviamente, Giuseppe Rossi. Dovesse essere così, i favoriti sono Joaquin e Mati Fernandez, con la cerniera centrale composta da Aquilani, Ambrosini (per lui praticamente un derby) e Borja Valero. Non è escluso che si torni alla difesa a tre (nel caso, si alza Pasqual e Joaquin scala a centrocampo), ma proprio lo scorso anno nella partita casalinga contro l’Inter Montella sdoganò il 4-3-3 che portò a grandi risultati.
C’è tanta qualità a disposizione del tecnico: Ilicic (in dubbio per un fastidio alla caviglia), Rebic e Matos, più Woslki, offrono soluzioni importanti anche se naturalmente bisogna tenere conto dell’inesperienza. Gli anni di apprendistato in Serie A sono garantiti da Juan Vargas, mentre Roncaglia e Compper forniscono una soluzione in più per il pacchetto arretrato. C’è anche Marcos Alonso che sta crescendo.
Le assenze di Cuadrado e Mario Gomez sono mazzate per Montella, che però ha al momento assorbito il colpo e attende di ritrovarli. Hegazy è fuori da una vita ormai: per lui, ricostruzione del legamento del ginocchio destro e probabilità molto alte di rivederlo non prima della prossima stagione. In più, David Pizarro sconta un altro turno di squalifica per l’espulsione rimediata contro il Cagliari.
1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 13 Guarin, 19 Cambiasso, 21 Taider, 55 Nagatomo; 11 R. Alvarez; 8 Palacio. All. Mazzarri
A disp: 12 Castellazzi, 30 Carrizo, 6 Andreolli, 35 Rolando, 25 Samuel, 18 Wallace, 31 Alvaro Pereira, 17 Kuzmanovic, 10 Kovacic, 7 Belfodil, 22 Milito, 9 Icardi
Squalificati: –
Indisponibili: J. Zanetti, Chivu, Mariga
1 Neto; 40 Tomovic, 2 Gonzalo Rodriguez, 15 Savic, 23 Pasqual; 10 Aquilani, 21 Ambrosini, 20 Borja Valero; 17 Joaquin, 14 Mati Fernandez; 49 G. Rossi. All. Montella
A disp: 78 Munua, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 5 Compper, 3 Marcos Alonso, 8 Bakic, 66 J. Vargas, 27 Wolski, 72 Ilicic, 9 Rebic, 30 Matos
Squalificati: Pizarro
Indisponibili: Hegazy, Cuadrado, Mario Gomez
Arbitro: Valeri
La quinta giornata di serie A si chiuderà domani sera con il posticipo Inter-Fiorentina, che si giocherà alle ore 20.45 a San Siro. Sarà il big-match della giornata, fra due squadre appaiate al terzo posto con 10 punti e che puntano ad essere grandi protagoniste per tutto il campionato. Vincenzo Montella sta dando continuità ad un progetto iniziato già nella passata stagione e che ha riportato i viola al centro dell’attenzione del calcio italiano, Walter Mazzarri ha invece iniziato a lavorare solo quest’estate sui nerazzurri, ma la rifondazione dell’Inter finora sta procedendo meglio del previsto. La partita del Meazza ci darà risposte importanti sulle due squadre: l’Inter ha già risolto tutti i guai che l’hanno afflitta nel disgraziato finale della passata stagione? Battere una squadra ammirata da tutti rafforzerebbe questa ipotesi e farebbe crescere ancora di più l’autostima all’interno di un gruppo che sta ricominciando a pensare in grande. La Fiorentina è davvero da scudetto? Vincere a Milano dopo undici sconfitte consecutive in casa nerazzurra sarebbe un segnale importante. Ecco dunque le notizie alla vigilia sulle probabili formazioni delle due squadre per la partita Inter-Fiorentina, che sarà diretta dall’arbitro Valeri.
Le statistiche della squadra nerazzurra dimostrano che l’Inter sta tornando ai vertici: secondo posto per numero di tiri in porta e supremazia territoriale, terzo posto per percentuale di pericolosità degli attacchi, quarto posto per possesso palla e percentuale di passaggi riusciti, quinto posto per numero di palloni giocati. Tutti dati positivi, con la qualità (vedi tiri in porta e pericolosità) ancora superiore alla quantità (possesso palla e palloni giocati), e pure questo è un aspetto importante. Certo, Mazzarri sta confermando il suo pregio/difetto: si affida ai giocatori migliori cambiando il meno possibile. Finora ne ha impiegati 17 (la Fiorentina 22), con ben cinque giocatori, cioè tutta la difesa (Handanovic-Campagnaro-Ranocchia-Juan Jesus) più Nagatomo, che non hanno ancora saltato nemmeno un minuto. In effetti domani sera il mister confermerà in blocco gli undici titolari del trionfo di Sassuolo: in attacco ci sarà ancora Palacio punta centrale, affiancato da un Alvarez che ormai è assurto al ruolo di grande protagonista, mentre a centrocampo Taider è già entrato nel cuore della squadra e in quello dei tifosi.
Anche i viola sono partiti benissimo, anche se il gioco non è scintillante come quello dei migliori momenti della passata stagione. Lo confermano le statistiche: quinto posto per la percentuale di pericolosità degli attacchi, sesto posto per numero di tiri in porta, settimo posto per supremazia territoriale, ottavo posto per possesso palla e percentuale di passaggi riusciti, nono posto per numero di palloni giocati. Essere però terzi pur senza giocare al massimo è una prova del fatto che la Fiorentina sta crescendo e sa fare risultato anche quando non è brillantissima. Montella deve fare fronte ad assenze pesanti come quelle di Pizarro, Cuadrado e Mario Gomez, rispettivamente regista, ala e punta centrale: così Giuseppe Rossi è chiamato agli straordinari dopo gli infortuni delle passate stagioni, ma finora Pepito sta rispondendo alla grande. Sostanzialmente il dubbio è uno solo: Joaquin è favorito su Wolski per un posto nel tridente che per il resto sarà composto da Mati Fernandez e appunto Rossi, con il centrocampo Aquilani-Ambrosini-Borja Valero vero punto di forza, un bel mix di quantità e qualità.