Quinto posto a Natale: un inizio ottimo aveva illuso i tifosi nerazzurri che si potesse fare anche di più, ma il bilancio di questi mesi resta comunque ampiamente positivo per una squadra che – è bene ricordarlo – sta vivendo una stagione di transizione e ricostruzione. La qualità della rosa non è certamente paragonabile a quella del recente passato, e basta vedere cosa sta succedendo ai cugini rossoneri per capire che cosa si rischia in questi casi. Certo, per lottare per il terzo posto, e dunque per un posto nella prossima Champions League, il nuovo presidente Erick Thohir dovrà fare uno sforzo nel calciomercato di gennaio.
In primo piano c’è Erik Lamela, che sarebbe il botto di calciomercato invernale. Il giocatore argentino ha grandissime qualità, piace all’allenatore Walter Mazzarri, conosce già il campionato italiano, potrebbe anche arrivare in prestito. Per tutti questi motivi l’argentino del Tottenham è l’obiettivo numero uno e costituirebbe uno splendido biglietto da visita per la nuova dirigenza indonesiana. In seconda fila ecco Ezequiel Lavezzi e Javier Pastore, che per un motivo o per l’altro (economici o più strettamente tecnici) al momento convincono meno di Lamela. A centrocampo si tengono d’occhio Radja Nainggolan e Granit Xhaka, sulle fasce si cercherà di fare qualcosa anche se non sono attese novità clamorose, anche perché i tre grandi obiettivi di calciomercato per l’attacco possono benissimo anche giocare sulla fascia (nella fase d’attacco). Possibile un tentativo per Martin Montoya e magari pure un ritorno di fiamma per Mauricio Isla, ma il focus è sul possibile grande colpo che farebbe fare il salto di qualità.
Facile dire l’attacco, ma a dire il vero tutto dipenderà da Diego Milito e Mauro Icardi: se entrambi dovessero recuperare in breve tempo, i nerazzurri potrebbero non avere così tanto bisogno di innesti di calciomercato nel reparto offensivo. Diciamo allora la difesa, perché dietro si soffre troppo, e questo non è normale specie se si considera che Mazzarri ha sempre fatto della solidità difensiva un fiore all’occhiello delle proprie squadre. Nella retroguardia attuale manca infatti un leader: Hugo Campagnaro è bravo ma non può diventare il trascinatore a 30 anni passati, Andrea Ranocchia ha ancora bisogno di una spalla per rendere al meglio, Walter Samuel purtroppo è più in infermeria che in campo, Juan Jesus deve ancora crescere, Rolando sta facendo bene ma non può certo essere il punto di riferimento. Ecco perché, a voler ben vedere, potrebbe essere proprio la difesa il reparto da potenziare maggiormente in sede di calciomercato.
Il centrocampo. Per farla breve: non bisogna vendere Fredy Guarin, a meno di offerte di calciomercato che siano davvero clamorose e “indecenti”. Il colombiano ha un ruolo fondamentale nel gioco nerazzurro, sostituirlo già a gennaio risulterebbe molto complicato per non dire quasi impossibile, dunque ecco che nel reparto centrale sarà fondamentale soprattutto non vendere. Altro giocatore che va citato qui è Mateo Kovacic: ha deluso in questi mesi, anche a causa dell’infortunio che gli ha fatto saltare tutta la preparazione estiva impedendogli pure di prendere confidenza con il gioco del nuovo allenatore, ma la qualità è indiscutibile e Mateo a soli 19 anni merita ancora fiducia e probabilmente anche più spazio. Si sa che Mazzarri è molto cauto con i giovani, ma alla lunga il talento croato potrebbe giovarsi più di questa maturazione “lenta” che delle lodi degli ultimi mesi della scorsa stagione, quando era come un fiore tra le macerie di un palazzo che crollava. L’Inter ha in casa un grande regista, guai se lo si mettesse in dubbio.
Serve sfoltire la rosa: nel calciomercato in partenza ecco i vari Zdravko Kuzmanovic e Alvaro Pereira, possibilmente a titolo definitivo, e poi Ishak Belfodil per il quale si parla invece di un prestito che gli consenta di maturare giocando con maggiore continuità. Si potrebbero ottenere più soldi con le partenze di Andrea Ranocchia e Fredy Guarin, ma queste cessioni andranno valutate con grande attenzione perché richiederebbero poi di trovare subito un sostituto all’altezza.
Lo abbiamo già detto: Lamela. sarebbe lui il vero colpo di calciomercato. Può fare la seconda punta, il trequartista, l’esterno del tridente ed eventualmente agire anche a centrocampo. La rosa numericamente è a posto, specie se si considera che l’Inter non gioca le Coppe. Non serve dunque comprare buone riserve: se si compra, bisogna cercare l’uomo in grado di spostare gli equilibri.
Inevitabile citare Rodrigo Palacio, l’uomo che ha risolto di tacco il derby e che ha fatto anche molto di più. Il Trenza in effetti ha fatto anche troppo nell’attacco interista, e aspetta con ansia una prima punta che possa dargli concretamente una mano: pensate a quale effetto hanno avuto dieci minuti di Mauro Icardi al suo fianco nel derby, e capirete cosa potrà succedere quando finalmente Palacio non dovrà fare tutto da solo.
Abbiamo già parlato di Kovacic, che sarebbe comunque pericoloso e sbagliato bocciare. Le vere delusioni sono quindi Alvaro Pereira, che ha deluso anche al secondo anno e che non ha beneficiato dell’effetto Mazzarri che ha rilanciato gli altri esterni, da Nagatomo ad Alvarez fino all’ex bidone Jonathan, oggi titolare fisso, e poi Saphir Taider ed Andrea Ranocchia. Il primo non convince, anche se è all’Inter da soli quattro mesi e forse è ancora presto per bocciarlo, mentre il secondo continua a fallire il definitivo salto di qualità e continua a dividere fra chi lo considera sopravvalutato e chi invece continua a puntare su di lui.
Sempre sospendendo il giudizio sulle prime punte (dove va tenuto in grande considerazione Edin Dzeko), una follia si potrebbe fare per un grande difensore centrale, visto che i tempi della coppia Samuel-Lucio sono lontani, fermo restando che tanti soldi serviranno a giugno per comprare il big che a gennaio potrebbe arrivare in prestito, che sia Lamela, Lavezzi o Pastore.