Lech Poznan-Juventus è finita nel peggiore dei modi, con un gol inutile di Vincenzo Iaquinta allo scadere che ha forse reso giustizia a una partita che meritava un sostanziale pareggio ma che ha il sapore striminzito e slavato di una impresa fallita. Le premesse c’erano tutte: la temperatura polare, lo stadio ospite gremito, il gioco al limite con molti infortunati. Ma niente. La squadra di Delneri non ha fatto il salto di qualità, ha svolto il compitino, ma non ha tirato fuori gli occhi di tigre in una partita che – se interessava davvero proseguire il cammino in Europa League – avrebbe richiesto il sangue (agonisticamente parlando, ovviamente). Il Lech non ha demeritato, e ha raccolto quello che ha costruito nella precedente sfida e in tutto il cammino del girone. Ha fatto di più, e raccolto di più. Alla Juventus ora resta solo il Campionato.
Si va a riposo dopo una prima frazione che ha visto il Lech essere davvero di un cinismo ineguagliabile in avanti, decisamente fortunato nelle retrovie e comunque ben messo in campo sotto il profilo tattico e psicologico. Su un campo ghiacciato, con temperature davvero polari si dà il via alla partita dopo un batti-e-ribatti di notizie e smentite su una richiesta ufficiale da parte della Juventus alla Uefa per rinviare il match. Con il passare dei minuti arriva la certezza: la partita di gioca. Assolutamente al freddo. Parte forte il Lech subito pericoloso con un paio di conclusioni del solito Rudnevs e un Krivets particolarmente ispirato. La Juventus si difende con ordine, ma in fase offensiva sceglie soluzioni tattiche piuttosto inusuali con frequenti tagli centrali e poco gioco sulle fasce: il baricentro però non abbastanza alto della squadra di Delneri non consente di arrivare con efficacia alla conclusione. All’undicesimo una sventola di Arboleda dai 25 metri esalta Manninger fra i pali che vola e devia con abilità. E un minuto dopo arriva il gol di Rudnevs. Angolo dalla sinistra di Stilic, battuto in modo davvero perfetto con palla veloce a spiovere sul primo palo sulla quale Rudnevs ruba il tempo a tutti e insacca sul primo palo. Colpevoli certamente Manninger e mezza difesa bianconera. La Juve spinge ma trova davanti a sé un Kotorowski bravo e fortunato che sembra davvero insuperabile.
Nella seconda frazione di gioco si aspetta la reazione rabbiosa della Juventus che però non arriva. Krasic cresce ma incide poco e il Lech controlla il match cercando qualche sortita – sempre più rara – in avanti. La Juventus fa possesso, si muove e cerca la soluzione di un rebus che non si districa nel bianco che si fa sempre più fitto del campo da gioco. Anche il pallone a inizio ripresa è sostituito con un sfera arancione. Qualche brivido (che nn sia di freddo) lo viviamo in rare occasioni con tiri generalmente fuori dallo specchio della porta e con un gran colpo di testa di Del Piero che termina di poco a lato. Il gol arriva all’84’: bella azione in velocità con una buona combinazione sulla tre quarti offensiva e verticalizzazione per Iaquinta che parte questa volta in posizione regolare e fa secco Kotorowski con un preciso diagonale rasoterra. Sconvolgente per la facilità di realizzazione una azione che è stata tentata innumerevoli volte fino a quel punto della gara. Oramai è tardi però. I restanti minuti scivolano via senza grosse emozioni se non un buco difensivo che poteva costar caro alla Juve e un colpo di testa in overtime di Libertazzi da posizione ravvicinata che avrebbe potuto…
IL TABELLINO
LECH POZNAN-JUVENTUS 1-1?(primo tempo 1-0)
MARCATORI: Rudnevs (P) al 12′ pt, Iaquinta (J) al 39 st.
LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski; Wojktowiak, Arboleda, Bosacki, Henriquez; Injac, Djurdjevic; Peszko, Stilic (37′ st Kaminski), Krivets (9’st Kikut); Rudnevs (16′ st Mozdzen). (Buric, Gancarczyk, Kielb, Wilk). All. Bakero.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Bonucci, Chiellini, Traore (35′ st Libertazzi); Krasic, Marchisio, Sissoko (29′ st Felipe Melo), Pepe (21′ st Lanzafame), Del Piero, Iaquinta. (Storari, De Paola, Liviero, Giandonato). All Del Neri.
ARBITRO: Teixeira Vitienes (Spagna).
NOTE: spettatori 42 mila circa. Ammoniti: nessuno. Angoli:5-3 per la Juventus. Recupero: 0′ e 3′
PAGELLE:
LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski 6,5; Wojktowiak 6, Arboleda 6,5, Bosacki 5.5, Henriquez 6; Injac 5.5, Djurdjevic 6; Peszko 6, Stilic 6.5 (37′ st Kaminski sv), Krivets 6.5 (9’st Kikut 6); Rudnevs 7 (16′ st Mozdzen s.v). All. Bakero 6.5.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger 5; Camilleri 5, Bonucci 6, Chiellini 6, Traore 5.5 (35′ st Libertazzi sv); Krasic 6, Marchisio 6, Sissoko 5 (29′ st Felipe Melo), Pepe 5 (21′ st Lanzafame sv), Del Piero 5.5, Iaquinta 6. All Del Neri 5.