Catania-Juventus chiude il primo tempo dopo 45′ veramente emozionanti. Il Catania ha fatto la partita e si è reso più volte pericoloso dalle parti di Storari pur non impegnando mai severamente il portiere bianconero.
Tuttavia sul piano del gioco non c’è storia: centrocampo ipersonico per il Catania che con Biagianti, Gomez, Ledesma e Martinho fa vedere i sorci verdi alla difesa della Juventus, soprattutto sugli esterni dove in specialmodo Sorensen è chiamato a fare gli straordinari.
E al primo minuto è proprio il giovane juventino a dare “da mangiare” ai moviolisti stendendo in area Morimoto. A nostro avviso Damato sbaglia valutazione lasciando correre ma il fischio era davvero difficile. La Juventus è bloccatissima e cerca le accelerazioni di Krasic, ma il baricentro troppo basso porta il serbo a essere poco efficace.
Fino al quindicesimo in ogni caso sono i padroni di casa ad andare vicini al gol con conclusioni da fuori ma Gomez, Martinho e Ledesma non sono fortunati. Ledesma poi si divora una ghiottissima occasione su assist di uno scatenato Martinho: lasciato colpevolmente solo da Grosso spedisce a lato un pallone invitante calciando al volo da pochi passi. Non era facilissimo, ma si potea anche far meglio. La Juventus cresce e passa al 35′ Iaquinta (ottima fino a qui la sua partita) serve un assist teso per l’inserimento di Pepe che di controbalzo la sbatte dentro da campione.
Neanche il tempo di esultare che Morimoto in mischia trova la traiettoria beffarda per un pareggio meritatissimo. Ma al 44′ arriva il gol di Quagliarella sempre su assist di Iaquinta. Una bellissima conclusione rasoterra che trafigge Andujar. Proprio un minuto prima Quagliarella aveva già “segnato” con un tiro splendido che dopo aver sbattuto sulla traversa era rimbalzato oltre la linea. Ma l’arbitro e l’assistente hanno detto no. Errore. Bene avevano giudicato invece il tocco di mano (involontario) di Chiellini su tiro ravvicinato di Maxi Lopez: non era rigore.
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