SCONTO A CONTE/ Sentenza Tnas, il ricorso ha successo: squalifica ridotta fino all’8 dicembre. Leggi i dettagli e il testo ufficiale
E’ arrivata la sentenza del Tnas circa il ricorso di Antonio Conte: squalifica ridotta a 4 mesi, il tecnico della Juventus tornerà in panchina il 9 dicembre al Barbera contro il Palermo.

E’ appena arrivata la decisione del Collegio arbitrale circa il ricorso che Antonio Conte aveva presentato al Tnas (Tribunale Nazionale di Arbitrario per lo Sport). Come ampiamente previsto, la sentenza parla di una riduzione della pena: per la precisione si tratta di sei mesi di sconto, e dunque la squalifica di Conte diventa di quattro mesi dai dieci che erano. Siccome due sono già stati scontati, l’allenatore della Juventus terminerà l’8 dicembre 2012, e quindi il tecnico salentino potrà tornare in panchina per la gara di Palermo, 16esima giornata del campionato di serie A. Non farà in tempo a esordire come allenatore in Champions League, visto che il girone terminerà il 5 dicembre con la gara interna contro lo Shakhtar Donetsk; ma i tifosi della Juventus possono tirare un sospiro di sollievo. Anche se il tecnico e i suoi legali puntavano sul proscioglimento totale dalle accuse, di fatto Conte avrà a disposizione tutta la seconda metà della stagione per far ritrovare il suo carisma e la sua grinta anche nel corso delle partite; una bella prospettiva rispetto a quella di non averlo fino a giugno, cioè per tutto l’anno calcistico. Non che Massimo Carrera abbia fatto male, tutt’altro; ma i giocatori stessi non hanno mai negato che la carica con cui Conte vive le partite sia mancata. Dunque, Conte tornerà al Barbera, e la speranza della società bianconera è quella che la squadra sia ancora in corsa in Champions League, di modo che il tecnico possa fare la differenza come già l’ha fatta in campionato, riportando lo scudetto a Torino. Come noto, Antonio Conte era stato condannato a dieci mesi di squalifica nell’ambito del calcioscommesse: da allenatore del Siena aveva, secondo l’accusa, omesso di denunciare una combine in occasione di due partite, contro Novara e AlbinoLeffe. Il suo nome era stato fatto dal “grande accusatore” Filippo Carobbio; in primo grado i legali di Conte avevano scelto la via del patteggiamento che però era stato respinto. Presso la Commissione Federale il tecnico salentino era stato prosciolto dalle accuse riguardanti Novara-Siena, ma la pena era rimasta immutata nonostante la partita incriminata fosse rimasta una sola. Poi la svolta: la caduta dell’aggravante, data dalla conferma – tramite certificato medico – che Salvatore Mastronunzio non era stato messo fuori rosa ma era effettivamente infortunato all’epoca dei fatti, quindi Conte non aveva agito nei confronti del suo attaccante per fare in modo che la combine avvenisse senza intoppi. A far scalare ancor più la squalifica ci ha pensato la modifica del codice (clicca qui per approfondire). Dalla seconda settimana di dicembre allora non vedremo più Conte in qualche sky box o sulle tribune degli stadi di tutta Italia ed Europa, ma regolarmente in panchina, al suo posto. Senza di lui la Juventus ha comunque vinto la Supercoppa Italiana ed è volata in testa alla classifica di serie A; il tecnico salentino ha avuto a disposizione gli allenamenti settimanali e ha sempre lavorato con i suoi ragazzi, ma ora le sue urla e la sua voce roca torneranno anche in panchina, in conferenza stampa e in zona mista dopo le partite.
“Il Collegio arbitrale, definitivamente pronunciando, nel contraddittorio delle parti, disattesa ogni altra istanza deduzione ed eccezione, così provvede:
1.Respinge la domanda principale formulata con istanza di arbitrato prot. n. 2165 del 29 agosto 2012 dal Sig. Antonio Conte.
2.In parziale accoglimento della domanda subordinata formulata con istanza di arbitrato prot. n. 2165 del 29 agosto 2012 dal Sig. Antonio Conte infligge al medesimo la sanzione della squalifica sino all’8 dicembre 2012.
3.Dichiara assorbita ogni altra domanda, anche di carattere istruttorio.
4.Dichiara integralmente compensate le spese del giudizio.
5.Pone a carico di ciascuna delle parti nella misura del 50% gli onorari del Collegio arbitrale, liquidati come in parte motiva, con il vincolo di solidarietà.
6.Pone a carico delle parti nella misura del 50%, il pagamento dei diritti amministrativi.
7.Dichiara incassati dal Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport i diritti amministrativi versati dalle parti.”
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