Tira aria di semi rivoluzione in casa Roma e le ultime eccellenti esclusioni contro l’Atalanta, ovvero quelle di Osvaldo, Burdisso e De Rossi, lo testimoniano ampiamente. Per ora sembra si tratti solo di un diverbio tecnico con l’allenatore, ma non è da escludere che in caso di ulteriori panchine i tre potrebbero lasciare la capitale, magari anche nella finestra di calciomercato invernale. Per De Rossi si muove il Manchester City – che tornerebbe alla carica – e può spuntare un’ipotesi Paris Saint-Germain; Burdisso potrebbe finire al Milan, mentre incerto rimane il futuro di Osvaldo, per il quale l’esclusione potrebbe aver riguardato davvero uno scarso impegno in allenamento. La sua partenza è semplicemente un’ipotesi, ma già in estate si era parlato di un suo possibile sacrificio e sembra che alla fine sia rimasto alla Roma su espresso volere della dirigenza, perchè nei piani di Zeman non sarebbe probabilmente stato titolare. Questa scintilla potrebbe arrivare “a proposito” per il boemo, che potrebbe quindi lanciare Destro al centro dell’attacco e liberare il talento di Lamela a destra. Per ora comunque sono indiscrezioni: la realtà dice che Osvaldo è sempre stato titolare quando disponibile (a parte appunto domenica) e che ha già segnato 3 gol, risultando di gran lunga l’attaccante più pericoloso e concreto tra quelli a disposizione. Però, la panchina contro l’Atalanta potrebbe aver fatto scattare qualche meccanismo: la Roma ha vinto (pur soffrendo tantissimo nel primo tempo) e allora Zeman potrebbe essere tentato di riproporre l’assetto da tre punti. Osvaldo si sente un titolarissimo di questa Roma ed è naturalmente amareggiato per le esclusioni; a nessuno piace stare in panchina, figuriamoci a chi come lui ha segnato 14 gol lo scorso anno (pur saltando diverse partite) e ha tanto mercato, in Italia e all’estero. Rimanendo in serie A, una squadra certamente interessata è la Juventus. Costantemente alla ricerca di un attaccante che completi al meglio il 3-5-2 di Antonio Conte, i bianconeri la scorsa estate avevano pensato anche a Osvaldo. La Roma però non aveva ceduto, e allora il nome caldo era diventato Fernando Llorente, poi “tramutatosi” nell’acquisto di Nicklas Bendtner. A poco più di due mesi dalla chiusura del calciomercato di agosto, l’attaccante danese in prestito dall’Arsenal ha all’attivo 12 minuti di gioco in campionato: non esattamente quello che i tifosi si aspettavano. Le voci di una cessione di Bendtner già a gennaio si inseguono, ma in questo caso i bianconeri, specialmente se riusciranno a qualificarsi per gli ottavi di finale di Champions League, avranno bisogno di una punta di sicuro affidamento. Quello di Osvaldo potrebbe essere il nome giusto: è una prima punta in grado di finalizzare la mole di gioco sviluppata dai centrocampisti e da Vucinic, ma ha anche la tecnica e i colpi di genio, come dimostrano alcuni gol spettacolari (quest’anno una sforbiciata volante contro il Catania e uno scavetto di prima intenzione a San Siro). Un’idea interessante per Conte, che al momento sta facendo girare tutti gli attaccanti a sua disposizione ma per quando la stagione entrerà nel vivo avrà bisogno di trovare la formazione tipo. L’alternativa è aspettare a giugno: confermare Bendtner per la stagione e aspettare di valutare il suo rendimento, per poi decidere se riscattarlo dall’Arsenal oppure se lasciarlo tornare in Premier League, per poi avere una finestra di mercato più ampia per tentare l’assalto a Osvaldo. Tutto però dipende dalla Roma: già tra due settimane, quando riprenderà il campionato e la Roma andrà a Marassi ospite del Genoa, potremo valutare se le scelte di Zeman andranno ancora in direazione di un’esclusione dell’attaccante italo-argentino, che in questi giorni sarà impegnato con la maglia della Nazionale (dove dovrebbe essere impiegato come titolare almeno in una delle due partite di qualificazione ai Mondiali del 2014). Se il boemo dovesse preferirgli ancora Destro, ecco che Marotta potrebbe decidere di iniziare ad affrontare il discorso con Sabatini. Naturalmente resta sempre nel mirino Edin Dzeko:
Mancini era al Vicente Calderon per assistere alla partita tra il sorprendente Atletico Madrid e il Malaga. Protagonista ancora una volta Radamel Falcao, 8 gol in questo inizio di Liga (capocannoniere al pari di Messi e Ronaldo): è lui il nuovo obiettivo del Manchester City, che sarebbe pronto a mettere sul piatto un’offerta da 56 milioni di Euro. Ancora non bastano per il presidente Cerezo: ne chiede almeno 60, utili a risanare i debiti. El Tigre non è incedibile: semplicemente, ben poche squadre possono permettersi il suo cartellino e tra queste ci sono i Citizens. Un suo arrivo chiuderebbe la porta a Dzeko, già ora destinato alla panchina; la Juventus è alla finestra anche in questo caso, anche se c’è da dire che il bosniaco non si è mosso da Manchester nemmeno dopo l’acquisto di Aguero e il reintegro in rosa di Tevez. Più defilato c’è Isco, l’attaccante del Malaga che sta facendo sognare la Rosaleda: intanto è un attaccante esterno e non un bomber – un po’ fuori posto nel 3-5-2 e per questo non una priorità, e poi perchè il diretto interessato ha fatto sapere di avere in testa solo il Malaga (in un intervento a Radio Marca). Rimanendo alla “diatriba” Osvaldo-Dzeko, il bosniaco resta il sogno numero uno ma l’italo-argentino è più raggiungibile: un bel duello. A Torino si augurano solo che non finisca come le altre volte, tanti nomi per l’attacco e speranze frustrate dalla realtà dei fatti.