La Juventus torna al lavoro. Dopo la – breve – pausa per le festività natalizie, i campioni d’Italia ripartono con in mente un solo obiettivo: proseguire sulla strada intrapresa nel 2012, una strada che ha portato al record assoluto di punti in serie A, alla conquista dello scudetto e alla qualificazione agli ottavi di Champions League. Riassumendo il tutto in un concetto unico, possiamo dire che la Juventus è tornata grande. In campionato viaggia con otto punti di vantaggio sulla Lazio e nove su Fiorentina e Inter: non che lo scudetto sia già in tasca, ma la superiorità messa in mostra nei primi mesi di stagione fa pensare che nemmeno l’infortunio di Chiellini e il tanto chiacchierato limite dell’attacco siano problemi giganteschi da affrontare con ansia. Al contrario, i bianconeri possono tranquillamente concentrarsi sulle mosse per giugno, quando ci sarà molto più tempo per programmare e realizzare i grandi colpi. Il diktat di Antonio Conte è stato chiaro: per attirare i campioni bisogna continuare a vincere. Non ci sono alternative, e del resto la situazione del calcio in Italia – legata a filo doppio a quella del Paese – è tale da non autorizzare voli pindarici e sogni di chissà quali nomi. Vige il basso profilo: probabilmente la Juventus si accontenterà di Federico Peluso, il difensore dell’Atalanta che nelle idee tecniche dei campioni d’Italia svolgerà la doppia funzione di sostituto di Chiellini e di Asamoah, impegnato per un mese in Coppa d’Africa. Sarà davvero così, o ci si può aspettare qualche colpo a sorpresa? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Caliendo, uno dei primi procuratori in Italia (se non il primo), grande esperto di mercato. Ecco le sue parole, in questa intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
La Juventus si muoverà sul mercato, o pensa già a giugno? Credo che la Juventus debba pensare al prossimo campionato. La prossima stagione sarà molto impegnativa, come questa; ha una dirigenza che si sa muovere, credo che stiano già seguendo alcune piste. Qualcuno magari approderà già a gennaio, ma oggi si guarda soprattutto al bilancio. Non credo che, al giorno d’oggi, le società italiane possano fare pazzie.
Quel “qualcuno” è riferito al solo Peluso? Si parla sempre di top player o appellativi del genere; fino a oggi la Juventus cercava una punta, oggi credo che abbiano anche bisogno di un difensore che sia all’altezza di affrontare la stagione, Peluso potrebbe essere la soluzione giusta. Ad ogni modo, va fatta un’altra considerazione.
Quale? Fare mercato oggi non è facile: chi ha i giocatori buoni cerca di tenerseli, perciò bisogna scandagliare bene il mercato e vedere se qualche giocatore è scontento di stare in un posto e vuole cambiare. Ci sono tanti motivi che vanno controllati.
Uno scontento è Drogba: è la soluzione giusta per la Juventus?
Non dimentichiamo che Drogba ha 34 anni; bisogna vedere se a livello economico il gioco vale la candela. Oggi le cose sono cambiate: operazioni del genere non si possono più fare a occhi chiusi, devono avere dei riscontri e dei ritorni assicurati. Le società oggi guardano soprattutto a questo.
Quindi Llorente meglio a giugno? Certo: sono quelle le differenze rispetto al passato. Per prendere Llorente adesso la Juventus dovrebbe spendere 6/7 milioni, a giugno lo avrebbe a parametro zero: è decisamente un’operazione da fare a giugno.
(Claudio Franceschini)