Fiorentina-Juventus per i bianconeri è probabilmente il match decisivo per capire se è ancora possibile lottare con il Milan per la conquista di questo scudetto tanto atteso; per i gigliati è una partita veramente speciale, considerata la grande rivalità esistente tra le due formazioni. Rivalità che si è acuita nel 1982, quando la Juventus strappò proprio alla Fiorentina lo scudetto in un finale di campionato contraddistinto da molte polemiche. La situazione in classifica delle due squadre è opposta, con la Juventus a 53 punti che rincorre il Milan, e la Fiorentina a 32 con sette punti soltanto di vantaggio sul Lecce terzultimo. La Juventus però non riesce più a vincere, mentre la Fiorentina sta vivendo una delle sue stagioni più travagliate, e rischia stasera di giocare senza Jovetic. Per parlare di questa grande partita abbiamo sentito Giancarlo De Sisti, bandiera della Fiorentina da calciatore e allenatore della squadra che contese lo scudetto alla Juventus proprio nel 1982. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net
Fiorentina-Juventus è la partita più sentita dei tifosi viola: che fascino ha questo incontro?
E’ una partita proprio di grande fascino, una classica del campionato, soprattutto da quel 1982 quando la Fiorentina perse lo scudetto all’ultima giornata tra mille polemiche.
Per la squadra gigliata è importante anche fare punti vista la difficile situazione in classifica…
E’ un momento difficile e io sostengo che, anche se vincere sarebbe molto bello e bisogna partire con la volontà di centrare il successo pieno, anche un pareggio andrebbe bene contro una grande del campionato come la Juventus per muovere la classifica.
D’altro canto la Juventus soffre di pareggite e c’è un Milan in fuga…
La Juventus deve cercare di vincere per non perdere contatto col Milan. Un altro pareggio forse non servirebbe a molto e questo condizionerà sicuramente la partita dei bianconeri.
Potrebbe non esserci Jovetic: come bisogna giocare se lui non c’è?
Jovetic è una grave perdita per la Fiorentina. Lui è un campione, un giocatore che fa la differenza. Non sarà facile sostituirlo e certo non si potranno pretendere i suoi gesti tecnici da chi lo sostituirà. Bisognerà adattare la squadra alla sua assenza.
Però ci sarà la voglia di rivalsa di Amauri?
Amauri potrebbe fare bene, ma l’assenza di Jovetic condizionerà la sua prova. Probabilmente andrà anche a cercarsi i palloni, oltre a fare l’attaccante. Un lavoro doppio.
L’attacco della Juventus invece è spuntato, teme l’acuto di qualche punta bianconera?
Bisogna dire che tutti gli attaccanti sono di buon valore tecnico, anche lo stesso Borriello che forse negli ultimi tempi ha un po’ perso autostima.
A livello tattico che partita prevede?
Penso che le due squadre giocheranno coperte, per evitare di dare spazio a incursioni dei giocatori avversari.
Delio Rossi secondo lei come sta lavorando?
E’ un buon allenatore, non si può certo metterlo in discussione. La rosa della Fiorentina non è poi così competitiva e lui deve lavorare in questa situazione, dove comunque c’è Corvino che è un valido direttore sportivo. Sono partiti Gilardino e Frey e questo ha indebolito la squadra, ci sono stati i problemi del rinnovo di Montolivo, quelli di Vargas. La Fiorentina è una squadra che avrebbe bisogno di una rosa più ampia, di rincalzi in grado di sostituire i titolari, che sono di buon livello.
Un pronostico su questo incontro?
Spero tanto che la Fiorentina porti a casa i tre punti, per una vittoria che sarebbe molto importante.
(Franco Vittadini)