Forse ci siamo. Forse, la Juventus ha trovato il suo attaccante, quello che dallo scorso primo luglio è la priorità del calciomercato dei campioni d’Italia. Il nome lo facciamo subito: Nicklas Bendtner, 24enne danese attualmente in forza all’Arsenal. Lo diciamo con tutta la dovuta cautela: ieri sera era praticamente fatta per Dimitar Berbatov, e poi il bulgaro ha deciso di rimanere in Inghilterra e giocare nel Fulham (clicca qui per approfondire). Il calciatore è già arrivato a Milano: spetta ora a Beppe Marotta trovare l’accordo con lui e con i Gunners. Ormai siamo alle battute finali: domani alle 19 il calciomercato sarà ufficialmente chiuso. La Juventus, come dicevamo, punta il centravanti da quando il campionato scorso è finito: i bianconeri hanno vinto lo scudetto, e il pensiero comune era noto: con una punta vera, la Juventus puà andare in fondo anche in Champions League. Pensiero condiviso anche dalla società, che ha messo nel mirino grandi nomi. Van Persie, Suarez, Cavani, Dzeko, Jovetic: nessuno di questi è arrivato, per un motivo o per l’altro (principalmente, però, quello economico) Marotta ha dovuto abbandonare le piste prioritarie e concentrarsi su alternative. Valide o meno, resta sempre un problema soggettivo, ma le scelte della Juventus hanno cominciato a virare su giocatori di livello inferiore: si è pensato al ritorno di Borriello, allo stesso Berbatov, a un clamoroso ritorno di Drogba (ottimo, ma 34enne). Adesso Bendtner: seguito anche dal Milan prima che Galliani puntasse su Bojan, sondato dall’Inter che cercava e cerca un vice Milito, inseguito dalla Fiorentina a caccia di una spalla ideale per Jovetic. Sembra averla spuntata la Juventus, anche se fino all’ufficialità, visti i precedenti non possiamo dire niente. Per il momento, analizziamo le caratteristiche del giocatore, visto che la Juventus ne ha trattati tanti, anche diversi tra loro. Nicklas Bendtner, punto di forza anche della nazionale danese, è una punta centrale, ma non propriamente uno sfondareti: le sue cifre in Inghilterra parlano di 41 gol in 172 partite, praticamente una ogni più di quattro partite. Ha giocato con Birmingham, Arsenal e Sunderland, dove è stato mandato in prestito la scorsa stagione. Otto le reti realizzate con la maglia dei Black Cats, prima del rientro all’Emirates Stadium. E’ un attaccante possente, 194 centimetri per 84 chilogrammi: da questo punto di vista, può essere molto funzionale al gioco di Conte-Carrera, che più che altro hanno bisogno di un uomo che impegni le difese, le possa aprire e favorisca così l’inserimento dei centrocampisti, vero punto di forza tattico dei campioni d’Italia. Bisogna capire cosa cercava la Juventus: se la caccia grossa era per il bomber, Marotta ha sbagliato indirizzo, a meno che non sia convinto che Bendtner possa avvicinarsi ai 15-20 gol grazie alla vicinanza di Vucinic e Giovinco, splendidi uomini assist. All’Arsenal, va detto, il danese è anche stato sfortunato: avrebbe dovuto sostituire Thierry Henry (e per questo era stato mandato in prestito a Birmingham, in modo che maturasse esperienza e tornasse pronto), ma poi è esploso Van Persie, che poco si sposava con il suo gioco:
Per quattro anni Bendtner è rimasto a Londra e ha cercato di ritagliarsi i suoi spazi, ma la sua stagione migliore è rimasta quella 2008/2009, condita da 9 gol in 31 partite. Una sola volta è arrivato in doppia cifra in campionato (11 reti, non tantissime): ripetiamo, non è un Cavani europeo, ma il tutto sta nel capire come verrà utilizzato. I suoi 24 anni, poi, lo rendono un giocatore non più da considerarsi una promessa, ma ceramente ancora con margini di crescita. Prima di queste valutazioni, però, aspettiamo l’ufficialità dell’affare.