E’ ormai profonda e – forse – insanabile la rottura fra l’attaccante dell’Athletic Bilbao, Fernando Llorente, e il parte della tifoseria basca, che tanto lo ha amato e idolatrato in passato. Il braccio di ferro per il rinnovo del contratto tra l’attaccante che ha fatto la storia recente dell’Athletic Bilbao e la dirigenza è cominciato ben prima della sessione estiva di calciomercato ed è – evidentemente – ben lungi dall’essersi concluso. Il tempo passa e la situazione del giocatore è sempre più in bilico, e questa settimana si è aggiunto un altro tassello al mosaico. Nonostante la volontà di ricucire lo strappo con i tifosi sempre più delusi dal comportamento dell’attaccante, infatti, pare che tra Fernando Llorente e gli ultras baschi la storia sia già al capolinea, a meno di colpi di scena. Le premesse in realtà erano altre, almeno nell’intenzione dell’attaccante e del suo entourage. Il primo messaggio (in tutti i sensi) è arrivato giovedì sul profilo ufficiale di Facebook di Llorente in cui si suonava la carica per l’incontro della sera, in casa contro una squadra israeliana, Hapoel Kiryat Shmona. «Ciao a tutti – recitava il post – perdonatemi per il periodo nel quale sono stato sconnesso ma è stata un’estate intensa, grazie per essere qui. Oggi abbiamo una partita importante e dopo il match fuori casa non vedo l’ora di tornare al San Mames per vincere! Ce la metteremo tutta, forza Athletic!». Toni concilianti e riappacificatori, dunque, e una presenza in panchina che per tutto il primo tempo è stata sopportata a fatica. Llorente scalpitava per scendere in campo, l’Athletic era sull’1-1 (inaspettatamente) e la punta basca voleva dare il suo contributo, anche se questo – e per il calciomercato ha certo il suo peso – avrebbe significato il debutto in una competizione europea. Al 46′ arriva la sostituzione, fuori Ismael Lopez e dentro Llorente. Una furia. I primi 10 minuti di gara nel secondo tempo sono stati un assedio con un Fernando Llorente scatenato come un toro rabbioso. Eppure qualcosa non ha funzionato. Non solo per il gol, che non è arrivato (con tanto di traversa nel finale), ma per l’inaspettata contestazione di parte del pubblico del San Mames. I tifosi del Bilbao, infatti, hanno intonato cori del tipo «Niente mercenari» e «Vattene alla Juventus». Chiaro quindi il messaggio dei supporters baschi – che non sono stati zittiti dal tentativo della tribuna centrale di coprire la contestazione con applausi scroscianti – che non hanno affatto digerito quanto successo durante lo scorso mercato estivo, ovvero, la richiesta di cessione da parte di Llorente per via delle offerte a lui pervenute nonché per approfittarne del contratto in scadenza. In realtà non vi era uno stadio completamente contro Llorente, visto che il pubblico sembrava essersi letteralmente spaccato a metà, fra la contestazione e gli applausi, è vero anche però che il bomber iberico farà fatica a giocare in casa per tutto il resto della stagione in tale clima, sentendosi accerchiato e preso di mira. A fine partita ha cercato di tendere la mano ai suoi supporters: «Adesso non penso al mio futuro, non importa – ha dichiarato Llorente – devo riconquistare i tifosi dell’Athletic perché abbiano ancora fiducia in me». La sensazione però è che la cessione a gennaio sia ormai a questo punto divenuta inevitabile. Solamente il rinnovo potrebbe ricomporre la frattura ma salvo clamorosi ripensamenti dell’ultima ora lo spagnolo non ha alcuna intenzione di proseguire la propria permanenza nei Paesi Baschi dopo le avance estive. A gennaio verrà quindi immesso sul mercato, in modo che il diretto interessato abbraccerà la squadra da lui scelta e nel contempo il Bilbao riuscirà ad ottenere un piccolo compenso dalla sua cessione, evitando la partenza beffa a costo zero durante l’estate del 2013. La Juventus è naturalmente la società che più è vicina al giocatore. Dopo l’offerta estiva ha messo sul piatto circa 10 milioni di euro per convincere il presidente dell’Athletic Urrutia.
Ma i campioni d’Italia in carica non sono gli unici interessanti allo spagnolo. Vista la partenza ormai cerca anche Barcellona, Manchester City, Liverpool, Milan e Inter, si sarebbero fatte avanti, pronte a scatenare una vera e propria asta. A gennaio, tra l’altro, saranno pochi i campioni di tale calibro disponibili sul mercato, e nessuno delle big se lo vuole far sfuggire…