Conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Roma oggi a Vinovo: niente di nuovo dato l’appuntamento consueto con i giornalisti, sennonché c’è stata sorpresa quando ai microfoni si è presentato non Massimo Carrera (Antonio Conte come noto non può intervenire in quanto squalificato) bensì Claudio Filippi, il preparatore dei portieri della Juventus. Come mai? La domanda è stata posta subito: un semplice caso, che la società piemontese decida di non mandare davanti ai media la sua voce tecnica principale proprio alla vigilia della partita contro la Roma dell’eterno rivale Zeman? Parrebbe di sì, almeno a giudicare dalla risposta di Filippi: “Ovviamente è stata una decisione di Antonio Conte: in questo momento io e Massimo siamo le due voci dello staff tecnico e gli fa piacere che ci alterniamo nel raccontare quello che accade intorno alla squadra”. La scelta, comunque, ha ricordato quelle di Mourinho, che più di una volta aveva deciso di mandare in “prima linea” il suo vice Beppe Baresi; all’epoca si era parlato di mancanza di rispetto nei confronti dell’avversario, qui viene da pensare la stessa cosa. Al di là delle illazioni, Filippi continua sulla stessa falsariga: “Ci confrontiamo su come vanno le partite. Con il mister le prepariamo bene, ci sono sviluppi di gioco che Carrera e io notiamo, e quindi ne parliamo”. Domani sera arriva la Roma: come abbiamo detto prima, gli aspetti di campo rischiano di passare in secondo piano a causa dell’animosità tra i bianconeri e Zeman: “Noi dell’area tecnica dobbiamo parlare di calcio, le polemiche alimentano le tensioni e non è un bene”, dice Filippi. “Io sono di Roma, ho lavorato lì per un anno, da 15 anni però faccio questo lavoro e i giallorossi li ho incontrati tante volte da avversario. Domani sera sarà un’occasione in più”. Il preparatore dei portieri conosce bene le insidie della gara: “La Roma è forte, ha giocatori importanti e lotterà con noi per lo scudetto. Zeman si è fatto conoscere per l’intraprendenza tattica, è un tecnico di valore. Se lo saluteremo? Sì, perché è un ospite e quando si incontra una persona con più anni è di buon costume stringergli la mano”. Poi Filippi entra nel merito della formazione: Pirlo gioca o non gioca? Era questo il grande punto interrogativo dopo Firenze. “Non abbiamo mai avuto dubbi: Andrea giocherà e sarà protagonista. Il nostro staff è preparato e di alto livello, ci si confronta quotidianamente sotto il profilo tecnico e quello medico. Le indicazioni dicono che Pirlo può giocare, quindi stiamo parlando di un falso problema”. La conclusione è per Francesco Totti, che ieri ha compiuto 36 anni e ha raggiunto quota 216 gol in serie A: “E’ un campione, posso dirlo perché ho lavorato con lui un anno. Allora era più giovane, ma ogni volta che lo vedo gli dico che mi stupisce sempre per come è ancora in grado di giocare”.