CALCIOMERCATO – Radamel Falcao è senza ombra di dubbio uno migliori bomber attualmente in circolazione. La tripletta in 45 minuti di sabato sera contro il Chelsea, in Supercoppa Europea, basta e avanza per dimostrare le enormi qualità dell’attaccante sudamericano che da giovane sognava Milan e Real Madrid. Alla fine poi non se ne fece più nulla, forse per mancanza di convinzione dei rossoneri quanto delle Merengues, e il Porto fece il colpaccio. Ora il colombiano è giocatore inavvicinabile da qualsiasi italiana visto che il suo cartellino oscilla fra i 50 e i 60 milioni di euro (tenendo conto anche dei 55 milioni di euro sborsati dallo Zenit per Hulk). Se quindi è impensabile assicurarsi il gioiello dell’Atletico Madrid, perché non fiondarsi sul suo erede? E’ quello che sta cercando di fare la Juventus che ha messo nel mirino tale Dario Vietto, stellina di origini colombiane che milita fra le fila del Racing di Avellaneda, e che è nativo di Balnearia (Cordoba). E’ considerato la rivelazione del campionato, non male per un ragazzo che ha segnato tre gol in un colpo solo all’esordio da titolare, la sfida contro il San Martin di San Juan, e che può vantare solamente 18 anni… La tripletta è già un record per lui, visto che mai nessuno nel club di Avellaneda aveva segnato un “hat trick” a quella giovane età. Una prestazione eccelsa visionata da vicino, come dicevamo, da osservatori della Juventus, che non erano naturalmente gli unici in Argentina. Al loro fianco vi erano anche quelli del Manchester nonché delle migliori società calcistiche del Vecchio Continente. Vietto nasce come centrocampista esterno/offensivo, ma ora si sta evolvendo ad un ruolo più avanzato, una vera e propria punta. Un giocatore che può godere di una tecnica davvero sopraffina e la tripletta realizzata ne è la più nitida conferma: tiro di destro da fuori area, imparabile per il portiere avversario, colpo di testa in mezzo a due difensori, e sinistro al volo. Si presenta così questo giovane calciatore di 18 anni che se da una parte non bisognerà eccessivamente esaltare, dall’altra, non si potrà neanche far finta di non vedere, ignorando la sua classe e qualità. Chi lo prende adesso, naturalmente, fa l’affare.
Costa 80mila euro e tale cifra rischia di rimanere impressa nelle menti dei dirigenti delle società italiane, soprattutto nel caso in cui il valore dello stesso dovesse aumentare a vista d’occhio.