Era una partita “facile” per i pronostici, ma si è rivelata molto meno scontata di quello che un pronostico, pur rispettato, con un Pescara che ha venduto cara la pelle e una Juventus che ha mostrato la solita granitica convinzione. Il risultato della partita parla chiaro: Juventus-Pescara 2-1, lo Scudetto si vince anche qui.
primo tempo di eccellente spettacolo, con la Juventus che attacca a spron battuto e Pelizzoli che la ferma in ogni modo. Occasioni, pali, miracoli, è un gran bel vedere. Il secondo tempo riprende sulla stessa falsariga, ed in più si vedono ben tre gol, uno dei quali, quello di Cascione, è di splendida fattura.
vittoria scontata ma sudata. Fatica più del previsto, spesso per meriti dell’avversario più che per errori suoi. Certo, ci si aspettava di più, e a tratti l’attacco poteva segnare mettendo un po’ di convinzione in più.
gioca una partita come nessuno si sarebbe mai aspettato. Se ovviamente rinuncia alla fase offensiva, si concentra su quella difensiva, con concentrazione e organizzazione. La fortuna e la bravura del portiere aiutano, ma non nascondono la bravura della squadra. Si toglie lo sfizio del gol in casa dei campioni d’Italia.
partita facile, ma diretta bene. Sacrosanto il rigore bianconero.
Storari, 6: inoperoso per tutta la partita, non può nulla sulla fucilata di Cascione.
Bonucci, 6: sostituisce Barzagli, per sua fortuna il lavoro da sbrigare no è lo stesso.
Marrone, 6: regista arretrato, bravo ad avviare con velocità l’azione.
Peluso, 6: poco sollecitato, fa il suo con ordine e disciplina.
Lichtsteiner, 6.5: corre tanto soprattutto nella prima frazione, i pericoli nascono soprattutto dalla sua parte.
Vidal, 6.5: solito leone, recupera una marea di palloni e arriva spesso ad un passo dal gol.
Pogba, 7: cresce di settimana in settimana. Domina a centrocampo, ed è insuperabile.
Giaccherini, 6.5: tantissima mobilità, diversi inserimenti, spesso al tiro, non segna per imprecisione o per bravura di Pelizzoli.
Asamoah, 6: punta e salta l’uomo poche volte, spesso fa da appoggio.
Vucinic, 6.5: sbaglia tutto lo sbagliabile, ma alla fine la doppietta è sua.
Giovinco, 6: mezzora di gioco con i soliti spunti in velocità, anticipato sempre un attimo prima del gol
Quagliarella, 6: il Pescara gli fa bene: tripletta all’andata, palo oggi dopo dieci minuti. Ci si aspetta che segni nella ripresa, in realtà esce un po’ dal gioco, e non combina molto.
Matri, s.v.
Isla, s.v.
All.: Conte, 6.5: molto bravo a tenere alti orgoglio, attenzione e cattiveria in mezzo a due partite con il Bayern. Il rischio di snobbare il Pescara era alto, e invece i suoi attaccano furiosamente dall’inizio alla fine.
Pelizzoli, 8: man of the match. Un primo tempo da superman, para tutto ma proprio tutto. Viene piegato solo da un rigore, che peraltro aveva intuito, e da un tiro da pochi metri per un errore di un difensore.
Zanon, 6.5: bene in copertura su Asamoah, rende la vita difficile all’ala bianconera.
Kroldrup, 6.5: qualche sbavatura, nel complesso tiene bene davanti alle sfuriate degli avversari. Tanto che quando esce, i suoi prendono gol.
Capuano, 5.5: fatica quando è puntato in velocità, specie da Lichtsteiner.
Modesto, 6: prova talvolta a spingersi in avanti, e non si limita a subire l’attacco avversario.
Togni, 5.5: sbaglia molti palloni in una zona nevralgica contro una squadra che proprio del centrocampo fa la sua parte vitale.
Rizzo,6: bene anche lui in copertura, con tanto lavoro oscuro.
Sculli, 5.5: sbaglia molte ripartenze, gioca di fioretto ma dovrebbe tirar fuori il bazooka.
Quintero, 5.5: apatico, non sa dove posizionarsi. Gioca pochi palloni, peraltro in orizzontale, e non dà mai velocità all’azione.
Caprari, 5: costantemente a margine del gioco.
Sforzini, 6: torre centrale, lotta fino allo stremo e qualcosina porta a casa. Aveva comunque il compito più difficile di tutti.
Bjarnason, 5.5: il suo apporto non è indimenticabile, anzi a parte un contropiede, non combina molto altro.
Cascione, 6.5: dà vigore e ordine alla mediana abruzzese, e si toglie la soddisfazione del secondo gol in campionato, entrambi contro la Juventus. Tra l’altro, questo è stupendo.
Bianchi Arce, 5: frittata sul raddoppio di Vucinic. Inesperto.
Rizzo, voto 5: partita buona, ma l’incredibile ingenuità sul rigore spreca quanto di buono fatto fino ad allora. Peccato per lui, e soprattutto per Pescara.
All.: Bucchi, 7: imbastisce una squadra tosta e super organizzata, e sfiora l’impresa. (Giovanni Gazzoli)
Il tabellino
Juventus (3-5-2): Storari; Bonucci (81′ Isla), Marrone, Peluso; Lichsteiner, Vidal, Pogba, Giaccherini, Asamoah; Giovinco (32′ Quagliarella), Vucinic (81′ Matri). A disp.: Buffon, Rubinho, Marchisio, De Ceglie, Padoin, Pirlo, Rugani. All.: Conte
Pescara (4-2-3-1): Pelizzoli; Zanon, Kroldrup (70′ Bianchi Arce), Capuano, Modesto; Togni, Rizzo; Sculli, Quintero (58′ Bjarnason), Caprari (66′ Cascione); Sforzini. A disp.: Perin, Vittiglio, Blasi, Abbruscato, Caraglio, Di Francesco, Vukusic.
All.: Bucchi
Arbitro: Peruzzo
Marcatori: 73′ Vucinic, 79′ Vucinic (J) 83′ Cascione (P)
Ammoniti: Storari, Bonucci (J), Bjarnason, Modesto (P)
Espulsi: Rizzo (P)