La Juventus di Conte suona la nona. Nona vittoria consecutiva che significa 86 punti in classifica. A due giornate dal termine i bianconeri hanno la concreta possibilità di raggiungere quota 92, che significherebbe il miglior record di punti in A per la squadra già Campione d’Italia. La gara di questa sera è stata decisa dal gol di Matri, siglato nel primo tempo. Nel secondo tempo la Juventus ha avuto un atteggiamento prudente e dedicato soprattutto alla fase difensiva. Soluzione giusta e interpretata bene, visto il risultato finale. Analizzando la gara nel dettaglio scorgiamo che a fine gara la squadra di Antonio Conte ha controllato il possesso palla per il 56% del match. Per quanto riguarda invece i tiri totali realizzati dalle due formazioni: i bianconeri ne hanno effettuati 13, di cui 3 in porta, mentre gli orobici 18, di cui 4 verso lo specchio difeso da Storari. Il dato sulla supremazia territoriale è in possesso dei padroni di casa: 14′ 24” contro i 10’53” dei bianconeri. Nonostante questo dato però i bergamaschi sono riusciti poche volte a rendersi pericolose. Infatti, oltre il palo colpito da Denis nel primo tempo, non si ricordano altre occasioni costruite dai nerazzurri di Colantuono. Il dato sulla pericolosità è di marca bianconera per il 44% e atalantina per il 36%. Per quello che riguarda le prestazioni individuali, Isla è stato il giocatore che ha recuperato più palloni di tutti, 19. Caceres invece colui che ha completato più passaggi di tutti, 80. Giaccherini e Bonaventura sono stati infine i giocatori ad averci provati più di tutti, 4 tiri verso lo specchio avversario. Conte, dopo la festa scudetto di 3 giorni fa, decide di far riposare 9 uomini su 11: unici superstiti dalla sfida contro il Palermo Chiellini e Pirlo. Nel consueto 3-5-2 possiamo trovare tra i pali Marco Storari, in difesa Caceres, Marrone e proprio Chiellini. Sugli esterni Padoin e De Ceglie, in zona mediana Pirlo e ai suoi fianchi Giaccherini e Isla. In attacco la coppia Quagliarella – Matri.
Colantuono risponde con il 4-3-1-2: Davanti a Consigli la cerniera difensiva è composta da Raimondi, Canini, Stendardo e Del Grosso. A centrocampo Cigarini, Carmona e Biondini. Bonaventura, invece, pronto a supportare il duo difensivo formato da Moralez e Denis. Arbitra Guida di Torre Annunziata. Nonostante lo Scudetto appena conquistato i bianconeri del presidente Agnelli partono forte e in pochi minuti si rendono pericolosi con Giaccherini. L’ex Cesena viene pescato in area, ma non riesce a concludere con potenza, permettendo a Consigli di bloccare a terra la sfera. La prima notizia negativa per i padroni di casa arriva invece da Raimondi. Il numero 77 nerazzurro abbandona dopo appena 6 minuti il campo, causa infortunio. Al suo posto entra Giorgi. I bianconeri continuano a fare la partita senza affanno e riescono immediatamente a trovare i meccanismi giusti. Dopo 18 minuti, Pirlo riesce a liberarsi dell’ossessiva marcatura di Bonaventura e riceve nel cerchio di centrocampo, alza lo sguardo e con un lancio millimetrico lancia nell’uno contro uno Matri. L’attaccante bianconero è abile a controllare e tirare immediatamente in corsa, battendo Consigli: un grandissimo gol di difficilissima fattura. La reazione dell’Atalanta non si fa attendere. Dopo pochi attimi Denis cerca la porta con un colpo di testa, ma il suo tentativo fa la barba al palo. Al 28esimo però, Guida decide di interrompere il match: da inizio gara infatti i tifosi nel settore ospiti bianconero e quelli atalantini presenti nello spicchio della curva sud si lanciano a vicenda oggetti e petardi. Occorre l’intervento di Conte e Chiellini da una parte e di Denis e Pierpaolo Marino dall’altra per ristabilire l’ordine. Nei minuti rimanenti è l’Atalanta a cercare con convinzione il gol. Un disimpegno errato di Caceres rischia di costare caro, ma Denis da pochi passi grazia Storari centrando il palo. La ripresa del match inizia con i padroni di casa determinati a invertire immediatamente il risultato. La Juventus però offre un attenta fase difensiva e gli spazi per la manovra nerazzura latitano. Pirlo dopo pochi minuti prova a raddoppiare, ma la sua punizione si infrange contro la barriera. La partita scorre lentamente con la gli ospiti che spesso si rendono pericolosi nelle ripartenze, ma poco feroci nello sviluppo delle azioni. Al 68esimo spazio ad Anelka e Vidal che rilevano Quagliarella e Padoin. Colantuono risponde con l’ingresso di Moralez, ma l’argentino non riuscirà a portare imprevidibilità alla manovra. La Juventus addormenta la partita e suona la nona vittoria consecutiva.
La rete che decide il match viene siglata al 18esimo. Pirlo, riesce a staccarsi dall’ossessiva marcatura di Bonaventura e controlla palla a centrocampo. Basta una frazione di secondo per trovare l’intesa con Matri che scatta verso l’area. Il lancio di Pirlo è calibrato al millimetro e Matri risponde con un ottimo stop in corsa. Pallone sul mancino e tiro rapido che scavalca Consigli, portando in vantaggio i bianconeri.
Alla fine del match ha analizzato ai mircofoni di Mediaset Premium la sconfitta contro la Juventus: “C’è poco da dire sui disordini, non è stato bello, c’era una bella cornice, quindi si poteva evitare quello spettacolo, ci abbiamo perso tutti. Salvezza? Il campionato non è finito e va onorato fino alla fine, è vero che eravamo comunque al riparo. E’ stato un campionato difficile e complicato, siamo partiti di nuovo con la penalizzazione, combattere con squadre così attrezzate in anticipo significa aver fatto due stagioni straordinarie. Livaja? Sa cosa ha fatto, non mi va di parlarne, la società ha preso una decisione che ritengo giusta.” Antonio Conte ha invece scelto per la trasferta odierna di dare spazio ai suoi due collaboratori che durante il periodo difficile della squalifica subita lo hanno sostituito in panchina. Angelo Alessio ha analizzato la partita davanti alle telecamere di Sky: “Motivo dell’assenza di Conte nel post-gara? Anche questa sera ha lasciato spazio allo staff tecnico, così come era avvenuto nella conferenza stampa di ieri. Campionato? Cercheremo di battere in tutti i modi il record di Capello di 91 punti, oggi era una gara abbastanza difficile, merito a questi ragazzi che si allenano sempre e hanno imparato dall’inizio la cultura del lavoro. La Champions non toglie energie, questo è un gruppo formidabile che si è messo a disposizione sin dal primo giorno e il lavoro paga sempre. Non era facile venire qui e vincere contro l’Atalanta”.