Febbraio 2002, si gioca Torino-Juventus, derby della Mole. All’andata i bianconeri hanno sprecato un vantaggio di 3-0 costruito nel primo tempo, si sono fatti rimontare e al 90′ Marcelo Salas ha sparato in curva il rigore del possibile 4-3, “aiutato” dalla buca scavata sul dischetto da un astuto Maspero. C’è aria di vendetta al ritorno: la Juventus di Marcello Lippi insegue Inter e Roma in classifica. Segna Trezeguet su cross di Davids, la strada sembra essere in discesa ma i granata ribaltano ancora: Marco Ferrante pareggia e va sotto la curva Maratona mimando le corna del Toro. Benoit Cauet timbra l’incredibile 2-1 e poi, quando già il Torino sta festeggiando una vittoria che manca da sette anni, Thuram mette un pallone alto in area di rigore, sul quale si avventa Enzo Maresca che di testa infila Bucci. E’ il , un gol che si rivelerà decisivo per lo scudetto della Juventus. Il centrocampista, che si fermerà a quell’unica rete in campionato (in 16 presenze) si lascia andare a un gesto di scherno nei confronti degli avversari: lui pure mima le corna del toro. Da allora è diventato un idolo del tifosi bianconeri e uno dei “grandi nemici” della tifoseria granata, anche se Marcello Lippi non ha creduto in lui fino in fondo, nemmeno nel 2003 quando il giocatore tornò a vestire il bianconero (20 partite e 3 gol, ma fu venduto alla Fiorentina a fine anno). Bene: la notizia di oggi è di calciomercato e rivela che Enzo Maresca è ad un passo dal Torino, in uscita dalla Sampdoria con cui non dovrebbe trovare più spazio.
Insomma: non si sono ancora spenti gli echi polemici della cessione di Angelo Ogbonna che ha percorso la strada inversa, ed ecco un’altra bomba, questa se vogliamo ancor più fragorosa per i motivi elencati. Antonino Asta, che di quel Torino era capitano (oggi allena il Monza, ma ha guidato anche le formazioni giovanili granata per 7 stagioni) ha commentato che “la notizia fa sorridere se ripensiamo a quell’episodio”. Già: fa sorridere, e anche qualcosa di più. Perchè quell’episodio è lontano ormai 12 anni e mezzo, ma nessuno nel capoluogo del Piemonte l’ha mai dimenticato. Il calcio di oggi però non guarda in faccia a nessuno; forse non l’ha mai davvero fatto, se pensiamo che un cuore nerazzurro come Giuseppe Meazza andò a giocare nel Milan e segnò anche un gol nel derby, prima di tornare all’Inter e pentirsi amaramente di quell’episodio. Sta di fatto che uno come Maresca è un ottimo giocatore e per la mediana del Torino sarebbe un’ottima addizione; eppure, ne siamo certi, i tifosi non la prenderebbero affatto bene. Nè quelli della Juventus, che lo vedrebbero come un “tradimento” a quel gesto che tanto a cuore è rimasto a tutti, nè quelli del Torino che considerano il giocatore, come detto, un nemico. I trasferimenti all’interno della città possono essere complicati, così tanto che a Roma, per esempio, non ne accadono praticamente mai; la nostra opinione è che il Torino faccia bene a non guardare in faccia a nessuno e, se davvero interessato, acquisti il giocatore che può essere importante per la sua stagione. E però, non possiamo fare a meno di citare quelle corna, e pensare che da domani potrebbero non avere più lo stesso significato.