La Juventus espugna il Massimino di Catania grazie a un gol di Tevez. Il sedicesimo gol in campionato dell’Apache riduce al minimo le speranze di salvezza di un Catania, sempre più fanalino di coda. La squadra del presidente Pulvirenti si trova ora a 4 punti dal Chievo 17esimo. Per i bianconeri gli elogi invece si sprecano. Grazie alla vittoria odierna i bianconeri giungono a quota 78 punti in classifica dopo 29 giornate. Ritmo stellare per la capolista che mantiene i 14 punti di vantaggio sulla Roma seconda. Gara molto combattuta a centrocampo. Gli ospiti danno l’impressione di aver in pugno la gara fin dall’avvio e infatti al Catania vengono concesse pochissime occasioni. Nella ripresa la Juve trova il gol e ha più occasioni per raddoppiare, ma alla fine il risultato resta 0-1. La squadra di Maran prova a resistere mettendoci muscoli e grinta fin dall’avvio, ma non basta. Inconcludente in fase offensiva, indecisa in quella difensiva. Solida e autoritaria. La Vecchia Signora mette in bella mostra pregi difficilmente imitabili in questa lega. Nonostante un primo tempo insufficiente, la squadra di Conte prende in mano la gara e alla fine ottiene l’ennesimo successo, mai messo in discussione. Perde di mano la gara, contribuendo con diverse decisioni imprudenti a irrigidire il clima. Espelle Bergessio con molti minuti di ritardo e annulla senza motivo un gol regolare a Vidal.
Catania-Juventus ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-0. Punteggio ancora bloccato al Massimino dopo 45 minuti ad alta intensità, ma privi di emozioni. Da segnalare prima della gara uno spiacevole fatto di cronaca: nei pressi del Massimino una fitta sassaiola ha “accolto” il pullman dei bianconeri, provocando gravi danni all’autoveicolo. Antonio Conte per la sfida in terra siciliana propone diverse novità in formazione: davanti a Storari si dispongono Caceres, Bonucci e Chiellini. Sugli esterni troviamo Lichtsteiner e Isla, mentre in zona nevralgica ecco Vidal, Pirlo e Padoin pronti a innescare Osvaldo e Tevez, coppia d’attacco. Maran risponde schierando i suoi a specchio. Nel 3-5-2 rosso-azzurro il trio Rolin – Legrottaglie – Gyomber si schiera a protezione del portiere Andujar. Sulle fasce vengono scelti Izco e Monzon, mentre in mediana Lodi è affiancato da Plasil e Rinaudo. In avanti “El Pitu” Barrientos a supporto di Bergessio. Arbitra Damato di Barletta. Il Catania parte aggressivo, ma dopo pochi minuti la Juventus trova i varchi giusti per controllare il match. Gyomber e Bergessio pagano l’eccessiva foga guadagnandosi presto due cartellini gialli. All’undicesimo la prima occasione del match capita sui piedi di Pirlo. Il fantasista di Brescia ci riprova da calcio di punizione, ma non trova la porta per questione di centimetri. Il Catania risponde poco dopo con un’azione rapida interrotta da due interventi di Caceres, prima di testa in anticipo in area e poi in opposizione alla bordata di Monzon dal limite dell’area. Osvaldo prova a far male, liberandosi spesso del marcatore, ma non riesce a trovare lo spazio giusto per colpire. Nel frattempo, Damato fa fatica a gestire il match e dopo aver annullato un gol regolare a Vidal e aver sorvolato sulla gomitata killer di Bergessio decide di espellere entrambi i tecnici per continue proteste. Alla mezzora Osvaldo ha l’occasione più clamorosa del primo tempo, ma l’italo-argentino spreca malamente. Il tocco morbido di Pirlo lo libera in area, ma il centravanti opta per un improbabile colpo di tacco. Palla che finisce a lato. Nell’ultima frazione del primo tempo Damato continua ad aver difficoltà nel gestire il match e la partita non regala altre emozioni. Vedremo se nel secondo tempo i rosso-azzurri riusciranno a respingere gli attacchi della capolista. ROLIN 6,5 BERGESSIO 5 CACERES 6,5 OSVALDO 5,5 (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Deve compiere gli straordinari su l’ennesima punizione velenosa di Pirlo; esente da colpe sul gol.
Va in difficoltà quando viene puntato. Gara difficile e piena di indecisioni.
(Dal 21’ s.t. LETO 5,5 Prova a dare una scossa all’attacco etneo, ma rimane in balia dei difensori avversari.)
Osvaldo lo beffa spalancando le porte del gol a Tevez. A parte questa ingenuità si rende autore di una prestazione positiva, interrompendo molte azioni avversarie.
Ritrova il posto da titolare dopo mesi di difficoltà. Troppe incertezze, ma molto impegno.
Mette in campo tutta la forza necessaria per guidare i compagni in una sfida proibitiva. Passione e sacrificio.
Non riesce a frenare gli interni avversari, risultando poco utile in fase difensiva. (Dal 37’ s.t. G. PERUZZI s.v.)
Rimane intrappolato tra i centrocampisti avversari, non riuscendo a concretizzare le numerose idee che gli affollano la testa.
Pressa e corre in ogni porzione di campo, ma raramente riesce a entrare nel vivo del gioco, intervenendo spesso fuori tempo.
Giunge diverse volte verso il fondo, ma raramente riesce a offrire soluzione interessanti per i compagni.
Preferisce sgomitare in ogni parte del campo piuttosto che aiutare la squadra. Resta in campo fin troppo.
Spende ogni energia a disposizione, ma non riesce a emergere rimanendo troppo lontano dall’area avversaria. (dal 37’ s.t. KEKO s.v.)
All. MARAN 5,5 La squadra scende in campo determinata, ma non riesce a produrre occasioni degne di nota. L’espulsione di Bergessio spezza ogni tentativo di rimonta.
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Sicuro e efficace, si conferma una seconda scelta di livello.
Sempre coraggioso e preciso. Anticipa molte volte l’avversario, riuscendo a legittimare con la sua pressione le lunghe trame offensive dei bianconere.
Prestazione senza sbavature. Concentrato e deciso.
Mette fin da subito la museruola a Bergessio lasciandolo lontano dalla porta difesa da Storari e riuscendo a anticiparlo in ogni occasione.
Accoltella spesso sulla fascia, tagliando spesso verso la porta e mandando in tilt la fragile difesa avversaria.
Più nervoso del solito. Recupera molti palloni, ma sbaglia un po’ troppo per gli standard a cui ci ha abituato.
Danza con il pallone, trovando spazi e tempi giusti per orchestrare l’allegra banda bianconera. Un intervento prodigioso di Andujar gli impedisce di trovare l’ennesimo gol da calcio di punizione.
Si comporta bene riuscendo ad assistere Isla e Asamoah sulla fascia e lasciando poco spazio per agire a Lodi.
Gestisce bene le zone di sua competenza, intervenendo puntuale e determinato.
(dal 21’ s.t. ASAMOAH 6 Le sue discese mettono in difficoltà la difesa avversaria. Recupera diversi palloni entrando subito nel vivo del match.)
Si trova a meraviglia con il compagno di reparto. Nel primo tempo spreca l’occasione del vantaggio con un inspiegabile colpo di tacco in area avversaria. Nella ripresa si fa perdonare con un ottimo assist per il gol di Tevez.
Non arresta la sua corsa. Si riprende subito la cima della classifica marcatori trovando un gol che decide il match. Passione e precisione.
All. CONTE 6,5 Squadra autoritaria e spavalda. Nuove idee e stessa concentrazione anche quando non sono i soliti 11 a scendere in campo. Applausi.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)