Antonio Cassano versione Milan a 360° gradi in un’intervista alla Gazzetta dello sport in edicola oggi. Fantantonio parla di tutto, dalla sua nuova esperienza in rossonero, all’Inter, dalla Nazionale al figlio in arrivo. “Il Milan può vincere tutto: campionato e coppa Italia. Peccato io non possa esserci, ma anche in Champions abbiamo le nostre possibilità (…). Contiamo sul nostro extraterrestre: Ibrahimovic”.
Il feeling con lo svedese si vede in campo, ma c’è anche fuori dal rettangolo di gioco. “Io e Ibra abbiamo un carattere simile. E poi vi giuro che non è scontroso come sembra. È generoso e aiuta tutti”.
Meno zuccheroso il rapporto con Pato, che ultimamente è stato criticato parecchio. “A Pato l’ho detto l’altro giorno. È il più forte al mondo della sua generazione. Ha tutti i colpi, nessuno alla sua età ha segnato 50 gol. In Italia per giunta. Lo pensa anche Ibra”.
Si parla di Sampdoria, dei fischi ricevuti nel ritorno a Marassi in coppa Italia da avversario. “Quei fischi sono stati ingenerosi. Mi sarei aspettato dei dissensi, ma non una contestazione corale. Evidentemente si è diffusa una sola versione dei fatti che mi ha messo in cattiva luce. Tra dieci anni, quando dirò la mia verità, allora la gente capirà”.
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Da Genova se ne è andato anche Pazzini, con grande sorpresa dello stesso Cassano. Il Pazzo ora è nell’Inter e con Fantantonio sarà derby. Anche se pure il barese poteva finire in nerazzurro. “Né Mourinho né Branca mi volevano in realtà. Loro capiscono di calcio. Invece vi dico che Moratti è sempre stato un mio estimatore. Mi chiamò già ai tempi di Madrid”.
A proposito di Mou, il tecnico portoghese manca a Cassano? “Con lui l’Inter ha fatto le cose più importanti. Ma io l’ho sempre detto: è bravo a fare a casino, toglie pressione alla squadra ed è abile a farsi allestire squadre di campioni. Benitez non è meno bravo tatticamente e ha vinto la Champions e campionati con squadre meno forti”.
La Nazionale ritrovata grazie a Prandelli? “È un grande, in quei due mesi ci sentivamo due volte al giorno. Come Berlusconi e Galliani, ha puntato sul Cassano uomo. Perciò gli sarò grato a vita anche se non dovesse convocarmi più con l’Italia”.
Chiusura sul figlio in arrivo. “Il matrimonio mi ha cambiato la vita. Sto benissimo e anche l’esperienza della paternità è più bella di quanto pensassi. Un’emozione unica. Il nome del bimbo lo abbiamo già scelto, ma non lo diciamo certo ora”.