“Lo scudetto? Beh, tifo Napoli per tanti motivi: per la capacità di coinvolgere i tifosi e per la programmazione. Rivedo la Fiorentina degli anni passati. Anche noi volevamo lottare per questi traguardi. Il Napoli ha dato una risposta straordinaria di grandissima compattezza e per questo merita questi traguardi”.
Il ct azzurro Cesare Prandelli ha rilasciato questa dischiarazione intervenendo a Radio Crc, all’interno della trasmissione “Si gonfia la rete”, senza immaginare il vespaio di polemiche che avrebbe creato: l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, infatti, con una telefonata al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha manifestato tutto il suo disappunto per le dichiarazioni rilasciate dal commissario tecnico della Nazionale.
A quanto si apprende Galliani è rimasto “dispiaciuto e sorpreso” dal fatto che il ct della Nazionale si sia sbilanciato a favore di una squadra: da qui sarebbe nata la decisione di telefonare direttamente ad Abete per manifestare il proprio disappunto.
Prandelli non ha voluto dare adito alla polemica puntualizzando subito con la naturale classe: “io non tifo per nessuna squadra, ovviamente mi fa molto piacere che una società come il Napoli si stia organizzando per vincere lo scudetto: è un fenomeno che fa bene al calcio italiano”.
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Cesare Prandelli, rimasto stupito dalle polemiche che le sue parole hanno suscitato, ha tenuto a precisare al telefono con l’ANSA quanto segue: “mi dispiace se Galliani e i milanisti si sono arrabbiati, ma è una cosa che non esiste. Un equivoco creato da chi vuole mettere zizzania. Io ho detto chiaramente che il Milan è in testa da 24 giornate e merita il primato, certo ho aggiunto che con tre punti di vantaggio deve stare attento. E ho sottolineato come l’inserimento nella lotta per il titolo di società come il Napoli, o come lo fu la mia Fiorentina, è solo positivo per il movimento generale del calcio. Ma per quanto riguarda lo scudetto – conclude il ct azzurro – io ribadisco il concetto che ispira da sempre la mia attività: vinca il migliore”.
Una polemica imprevista a poche giornate dalla fine del campionato, ma che non costituisce un precedente assoluto: anche in passato l’allora ct Marcello Lippi aveva espresso le sue preferenze in chiave scudetto sulla Juventus, senza che il fatto avesse sollevato proteste o particolari prese di posizione ufficiali.