Milan Novara all’intervallo finisce 0-1 Oggi allo Stadio Meazza non si conclude solo il 110° campionato di Serie A, non si gioca solo la 38ª giornata contro un Novara ritornato nel purgatorio; alle 15:00 di questo pomeriggio a San Siro, per l’ultima volta, calca il campo parte della storia del Milan. Una compagine epica, forse quanto quella sacchiana. Nesta, Seedorf, Inzaghi, Gattuso e Ambrosini: gente che quella maglia, rosso e nera, l’ha portata a Manchester e poi a Istanbul, ad Atene e a La Coruna, a Milano e in tutta Italia; fino ad oggi, anche oggi, sotto una Sud, dove non mancheranno i fazzoletti per le lacrime. Se ne va un’elites, si spera ne arrivi un’altra, carica e forte come questa, pronta già a metà agosto a riprendersi il tricolore degli zebrati. Il “caro vecchio Milan” si dispone col solito rombo di Allegri: difesa composta da Zambrotta, Mexes, Yepes e Mesbah davanti ad Amelia; in mediana Gattuso (molto commosso durante il riscaldamento), Aquilani e Seedorf; Boateng ad ispirare Ibra e Cassano in avanti. Il Novara, sconfitta una sola volta nelle ultime quattro giornate, sceglie un modulo speculare con Fontana in porta; Morganella, Lisuzzo, Centurioni e Garcia in difesa; Porcari, Gemiti e Pesce a centrocampo; Rigoni subito dietro Caracciolo e Jeda. La partita inizia con una discreta interpretazione di entrambe le squadre libere da calcoli e pagelle. I rossoneri cercano spesso l’apertura tutto campo ma peccano di narcisismo una volta arrivati sulla trequarti. Gli avversari piemontesi offrono 45 primi di buon calcio con un ritmo sostenuto, densità a centrocampo e attenzione nelle chiusure della retroguardia. Al 5′ di gioco il Novara si fa subito sentire con Jeda che, imboccato dalla destra, mette alle spalle di Amelia nonostante la bandierina fosse giustamente già alzata. Il gol comunque arriva al 19′ per opera di Garcia, diligente terzino sinistro in prestito dal Palermo, che sigla la sua prima rete nella massima serie. Il vantaggio arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Rigoni e solo intercettata da Aquilani che non riesce a pulire velocemente l’area; il Novara ha quindi la possibilità di gestire palla in area e mettre in mezzo per Garcia libero in davanti al portiere. Risultato strambo, il già retrocesso Novara vince e convince in questa prima frazione sfruttando al meglio le ripartenze concesse dai rossoneri e le palle inattive che vedono sempre i giocatori in maglia azzurra prevalere su quelli milanesi. Il Milan crea almeno tre palle gol prima dell’intervallo; Zambrotta al 26′ si inserisce e calcia di poco fuori sul secondo palo; poi Seedorf che prepara bene la conclusione ma strozza troppo il possibile tiro del pari ed infine a recupero scaduto Aquilani cestina da due passi un gol confezionato dagli sviluppi di un calcio d’angolo.
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