Milan-Novara chiude una stagione deludente per entrambe le formazioni: zero titoli per i rossoneri, retrocessione per i piemontesi.Il 2-1 finale regala almeno dei bei titoli di coda per i rossoneri.È un Milan dalle due facce quello che va a salutare per l’ultima emozionante volta un pezzo del suo cuore. Un primo tempo giocato sotto tono premia gli ospiti piemontesi che diligentemente (66% di passaggi riusciti) e grazie a qualche disattenzione avversaria, chiudono la prima frazione in vantaggio. Nella ripresa i rossoneri ripassano la storia degli ultimi dieci anni, si guardano in faccia e decidono di andare a vincere la partita. È sopratutto nella seconda frazione che la squadra di Allegri conquista la superiorità nel possesso palla (59% vs 41%) ed il doppio della supremazia territoriale contro un avversario praticamente scomparso nel secondo tempo. Da evidenziare la prestazione di Seedorf che come un vero professore insegna calcio con i suoi 69 passaggi e i 6 tiri di cui 2 destinati alle scuola calcio da palla inattiva. Il miglior commiato da San Siro da parte di uno dei tanti che se ne va.
In questa passerella per l’addio di tanti eroi rossoneri, è però il Novara a trovare il gol del vantaggio con Garcia. La squadra di Tesser vuole salutare il massimo campionato con grande dignità, e bisogna dire che ci è riuscita facendo passare lunghi minuti in svantaggio agli ex campioni d’Italia. Si diceva di Garcia, che lasciato libero in mezzo all’area dopo gli sviluppi di un calcio d’angolo colpisce e porta in vantaggio gli ospiti (0-1). Nella ripresa il Milan ribalta la situazione: comincia Antonio Cassano, che telepaticamente capisce le intenzioni di Flamini e lo manda in area per il pareggio rossonero: una soddisfazione anche per il centrocampista francese in questa stagione soffertissima, e così si materializza l’1-1. Il vantaggio è per molti un autentico deja vu, potremmo quasi dire un’azione di altri tempi: lancio magistrale di Seedorf che pesca sulla linea del fuorigioco “alta tensione” Inzaghi; controllo e tiro che gonfia un’altra volta la rete (2-1). Il destino si è compiuto: Inzaghi e Seedorf giocano entrambi l’ultima partita col Milan, Super Pippo segna e si commuove nello stadio che più l’ha amato.
Le dichiarazioni post gara sono tutte per gli ormai ex. “Io a casa non ci torno, resto qui”: Pippo Inzaghi ha detto addio al Milan segnando sotto la sua curva. Una domenica emozionante per tutti, per lui in primis: “Forse è giusto lasciare così, o forse no, non lo so. Mi godo questa giornata e poi parlerò con Galliani e Berlusconi per capire cosa fare. E’ dura dire basta, giocare con un’altra maglia però lo è ancora di più. Col Milan c’è un grande amore che non finisce oggi. Non ci sono parole, ieri mi sono allenato duramente nonostante oggi fosse una festa, ho preparato questo gol. Con questa maglia ho raggiunto i 300 gol e ho fatto le 300 presenze, in questo stadio, di fronte alla mia gente. E’ una sensazione bellissima. Sicuramente tornerò qui al Milan, perchè tra noi ci lega un grande amore che non può finire oggi”. Parlando di Nesta, Gattuso, Seedorf, Zambrotta e Van Bommel aggiunge: “Oggi lasciano grandi uomini, grandissimi giocatori con un cuore enorme: la giornata di oggi mi rimarrà per sempre nel cuore. Non voglio pensare a niente”. Tanta commozione e qualche lacrima anche nelle parole di Galliani. “Tengo gli occhiali così non si vedono i lucciconi…”.