Al termine del primo tempo, la Juventus è in vantaggio per 2-1 sul Milan nel consueto appuntamento del Trofeo Luigi Berlusconi, a San Siro. Partita bella: quando si arriva a questo classico (è ormai il caso di chiamarlo così) le due squadre sono già nel pieno della preparazione, hanno il campionato che si affaccia a una sola settimana e il blasone di sfida e colori in campo non può che aumentare l’adrenalina e la voglia di vincere. Per ora la spuntano i bianconeri, che hanno in panchina Carrera dovuto alla squalifica di Conte; la partita però l’ha fatta il Milan, presentatosi in campo con un 4-3-3 alla Barcellona, con Boateng in qualità di falso nove ed Emanuelson e Robinho a girargli ai fianchi. Cassano non c’è: è a Genova, dando adito alle voci che lo vorrebbero all’Inter. La mossa funziona, anche grazie a un ottimo Constant che nei primi minuti fa ammattire Padoin, che continua a non convincere appieno sulla destra: il vantaggio è solo questione di minuti, ed è frutto di una gran bella azione sviluppata dai rossoneri che alla fine riescono a mandare Flamini in area da destra. Il francese prova il tiro, Storari non è impeccabile e manda la deviazione sul palo, ma Robinho ha seguito l’azione e da un centimetro non sbaglia. Il Milan a quel punto continua a spingere alla ricerca del radoppio, ma si espone a una Juventus che per l’assenza di Pirlo fatica a costruire gioco (ma Pogba è piaciuto per personalità e piedi) e quindi sceglie la via del contropiede. Mossa che funziona, perché al 12′ c’è il pareggio: riparte veloce De Ceglie a sinistra, Giovinco lo vede e lo serve, il cross è basso in area dove Marchisio brucia un lento Flamini e infila un immobile ma incolpevole Abbiati. Da lì la Juventus cresce di intensità e arriva a colpire una traversa con un Vucinic sempre ispiratissimo, e per due volte Giovinco manca il bersaglio grosso (male la seconda conclusione, quando poteva servire Marchisio in mezzo). Il Milan si nota con Robinho che ne salta tre e poi tira male, poi è la Juventus a raddoppiare: minuto 41, Marrone sale indisturbato fino a metacarpo e scucchiaia lungo, Antonini sbaglia il fuorigioco, Vidal entra in area ed evita il ripiegamento di Yepes prima di battere Abbiati. Finisce 2-1 il primo tempo, nella ripresa previsto l’ingresso di Pato e probabilmente quello di Matri.
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