Nuovo incontro fra l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, e il mister rossonero Massimiliano Allegri. I due si sono incontrati prima a Milanello, per un faccia a faccia post-Milan-Atalanta, e poi successivamente anche a cena. Al termine del doppio vis-a-vis il plenipotenziario di via Turati è uscito allo scoperto confessando: «Allegri non è in discussione, assolutamente. Deve rimanere sereno». Galliani blinda e protegge il tecnico livornese, con la speranza di non iniziare con un passo falso anche in Champions League, in vista della sfida di domani sera contro l’Anderlecht. «Quando le cose non vanno bene – ha aggiunto e concluso Galliani – l’importante è avere i nervi saldi e agire con raziocinio per rimettere la situazione sui binari giusti. Dobbiamo stare tranquilli e pensare di tornare a vincere». Peccato però che dietro il sorriso e le parole rassicuranti del numero due rossonero via sia un Berlusconi tutt’altro che felice. Il proprietario del Milan starebbe infatti pensando ad un clamoroso esonero di Massimiliano Allegri, per cercare di rimettere la squadra sui giusti binari. Il patron è infatti preoccupato dalle ultime quattro sconfitte su cinque gare, fra Sampdoria, Atalanta, ma anche il disastro contro il Real Madrid negli Stati Uniti e il Trofeo Berlusconi. Quattro capitolazioni che hanno come filo conduttore lo scarso gioco, la poca convinzione, e la superiorità degli avversari, anche quelli più alla portata. Berlusconi, pur dovendo riconoscere la minore qualità della rosa di Allegri rispetto all’anno scorso, dìaltra parte sperava di vedere un gioco più vivace, determinato, magari con qualche novità tattica, ma fino ad oggi è rimasto completamente deluso. Ecco che quindi nelle ultime ore è tornato di moda quello slogan che in realtà non ha mai abbandonato il centro sportivo di Milanello. «Il Milan ai milanisti», e guarda caso, Filippo Inzaghi è l’indiziato numero uno per sostituire Allegri. Berlusconi avrebbe pensato anche a Tassotti, forse il più rossonero di tutti con undici anni da secondo allenatore, uniti a svariati anni in campo. Tassotti al fianco magari di Inzaghi, due bandiere del Milan per riaccendere l’entusiasmo di giocatori e tifosi rossoneri.
Prima però, c’è da giocarsi una gara di Coppa, contro l’Anderlecht che sta attraversando un periodo di crisi come quello rossonero: vincere è imperativo, ma in caso di nuovo passo falso, Allegri dovrà usare tutto il suo talento per convincere la dirigenza a continuare a credere in lui.