Atalanta-Milan è una delle partite più interessanti del turno delle 15 di questa ventiduesima giornata di Serie A. L’Atalanta a quota ventitré punti non può concedere nulla, se non vuole rischiare di essere risucchiata nel gorgo della zona retrocessione. Non sarà facile per una squadra, quella nerazzurra, che ha perso due pedine importanti in questa sessione di mercato come Peluso e Manfredini, anche se Giorgi e Budan sono acquisti che promettono di trasformare la squadra di Colantuono puntellando i reparti meno attrezzati. Non sarà facile, ma cercare i tre punti contro il Milan in casa non è nemmeno una utopia. Ci vorranno motivazioni, compattezza e cuore, ma in casa l’Atalanta mostra di avere tutte queste caratteristiche. Il Milan dal canto suo non può certo puntare a qualcosa meno che alla vittoria. I rossoneri a trentaquattro punti non possono perdere alcuna occasione per cercare di avvicinare la zona Champions, quindi fare bottino pieno è imperativo. Se il match dovesse finire in pareggio, inutile dirlo, i veri vincitori sarebbero gli atalantini, in grado di muovere la classifica pur contro un avversario prestigioso, mentre i rossoneri perderebbero altri due punti fondamentali, se non possiamo dire che sia in tutto e per tutto una sconfitta, poco ci manca. I precedenti tra Atalanta e Milan li hanno visti opporsi cinquantuno volte, con venti vittorie dei rossoneri, undici degli atalantini e venti pareggi. Insomma, oggi, l’impresa per i ragazzi di Allegri è possibile, come lo è per quelli di Colantuono.
L’Atalanta arriva all’appuntamento con il Milan dopo aver raccolto due soli punti nelle ultime cinque gare. Poco, davvero poco, ovviamente, ma non è un caso se questi due soli punticino che sono arrivati sono frutto di due partite giocate in casa. E proprio in casa l’Atalanta ha raccolto diciassette dei suoi ventitré punti totali. Cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte in tabellino per una differenza reti passiva di un solo gol (dodici reti fatte contro tredici subite). Oggi Colantuono non potrà schierare Capelli, Marilungo, Bellini e Lucchini, come lo stesso Giorgi (squalificato). Dando un’occhiata alle statistiche, possiamo vedere che l’Atalanta ha decisamente un problema in fase realizzativa, con una leggera propensione al gol nella ripresa rispetto al primo tempo, ma diciannove reti realizzate fino ad ora sembrano davvero troppo troppo poche. Diverso il problema nell’incassare gol, cosa che sembra purtroppo riuscire con più facilità agli atalantini. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo e il quarto d’ora centrale della ripresa sono i due momenti più critici. Vedremo se il Milan saprà sfruttarli.
Il Milan dal canto suo arriva alla partita contro l’Atalanta dopo aver raccolto dieci punti nelle ultime cinque partite. Troppo poco per mettere in campo una strepitosa rimonta verso la zona Champions. Allegri lo sa, e pretende maggiore cattiveria agonistica da parte dei suoi. Il 2013 non si è comunque aperto male: i rossoneri prima hanno vinto l’ultima partita del girone d’andata battendo 2-1 il Siena, poi hanno aperto il ritorno pareggiando a Genova contro la Sampdoria e infine, la scorsa settimana, hanno vinto sempre 2-1 contro il Bologna, grazie alla doppietta di Pazzini (un ex di questa gara) che ha così raggiunto i 10 gol in campionato e si lancia all’inseguimento di El Shaarawy, fermo a quota 14. I rossoneri in trasferta hanno un rendimento tutto sommato accettabile: le vittorie sono 3, i pareggi 4, le sconfitte 3. Tra esse c’è quella recente contro la Roma, appena prima della sosta: Allegri è stato molto bravo a rimettere in piedi la sua squadra, dandole un gioco e un’identità precise anche grazie a scelte coraggiose (Boateng finalmente spostato in mediana, Niang titolare). Venti i gol realizzati lontano da San Siro, diciotto quelli subiti: è la difesa il tallone d’Achille di una squadra che non ha sicuramente risolto tutti i problemi di inizio stagione ma può ragionevolmente pensare di continuare a lottare per la Champions League, anche grazie ai nuovi acquisti (é arrivato Zaccardo dal Parma, oggi in panchina). Forse Kakà e Drogba non arriveranno, ma magari il Milan farà qualche ultimo ritocco prima della scadenza del mercato invernale.
Sarà una partita interessante: l’Atalanta in casa è una squadra temibile, abituata a imporre il suo gioco. Per contro il Milan da trasferta è un po’ timido e non sempre propositivo, anche se ha sicuramente la qualità per fare sua questa partita. In più c’è da vendicare la sconfitta dell’andata, e questo per Allegri sarà uno stimolo in più a fare bene. Non resta che vedere come andrà a finire, la parola passa ora al campo: Atalanta-Milan sta per cominciare…
Risorsa non disponibile