Valentino Rossi e la Yamaha si sono spostati oggi da Valencia ad Aragon, ma questo non è bastato per evitare la pioggia che imperversa su tutta la Spagna. Così, anche la seconda giornata di test dei team della MotoGp in vista della stagione 2013 si sta rivelando sostanzialmente interlocutoria, e certo è difficile per tutti trarre giudizi indicativi da quanto si è visto finora. Anzi, per Valentino Rossi la giornata si sta rivelando peggiore della precedente: ieri a Valencia il campione di Tavullia era riuscito a mettere insieme almeno 28 giri (circa la distanza di un Gran Premio), oggi invece la ricerca del bel tempo ad Alcaniz è stata fermata dalla pioggia e il nove volte campione del Mondo ha compiuto un solo giro prima di rientrare ai box. Il compagna di squadra e campione iridato Jorge Lorenzo, invece, ha messo insieme nove passaggi, ma c’è anche da dire che ieri aveva preferito non uscire nemmeno dai box di Valencia.
Alla Yamaha dunque non è bastato spostarsi da Valencia ad Aragon (circa 300 chilometri di distanza) per permettere a Valentino Rossi di provare la sua nuova M1 in condizioni di asfalto asciutto. Alle ore 11.45 circa, è stato il neo-campione del mondo Lorenzo a farsi vedere per primo sul circuito. Poi è stata la volta del ‘Dottore’, che però dopo un solo giro si è visto costretto a far ritorno ai box. A questo punto, al di là di quello che potrà succedere nella parte finale del pomeriggio, per avere i primi riscontri “realistici” bisognerà aspettare i test di febbraio.
La situazione non sarebbe stata del resto molto diversa anche in quel di Valencia, dove è rimasto il resto del plotone della MotoGp. Pochi piloti hanno messo insieme un numero significativo di giri: in particolare, si mettono in evidenza il collaudatore della Pramac Pirro, il titolare sulla Ducati satellite Iannone e Aleix Espargaro con la sua Crt. Da registrare poi i primi giri delle due Honda Hrc di Pedrosa e del debuttante Marquez, che ieri erano rimasti a riposo.
Così, la ribalta è tutta per le parole di Lorenzo sul ritorno di Rossi alla Yamaha, dopo due anni di separazione. Ecco cosa ha detto lo spagnolo nel corso del programma ‘Al primer toque’ su Onda Cero: “Forse ci saranno meno tensioni rispetto a due o tre anni fa o forse saranno le stesse, del resto non si è qui per essere amici ma per competere e tirare fuori il massimo dalla tua moto. Si cercherà di avere rispetto, cordialità e mantenere una buona atmosfera”.
Lorenzo comunque apprezza molto il fatto di avere Rossi come compagno di squadra, che per Jorge rappresenta “una grande opportunità di imparare da un grande pilota come lui. Sicuramente ha qualità che io non ho, e il ritorno di Rossi è un bene per la Yamaha: saremo più forti di quest’anno. Sfortunatamente Spies, per quanto sia un pilota bravo e veloce, non è riuscito a rendere”.