E alla fine arriva Marc Marquez. L’inizio di stagione del Mondiale 2013 di MotoGP somiglia sempre più a un copione già scritto: i piloti si affannano alla ricerca del tempo migliore, provano soluzioni e giri veloci, e a un certo punto questo esordiente con la faccia d’angelo ma che in realtà è un concentrato di ghiaccio e determinazione (clicca qui per l’intervista esclusiva a Guido Meda) mette le ruote davanti a tutti, e tanti saluti. Marc Marquez è già diventato il più giovane pilota a centrare pole position e vittoria nella classe regina; oggi a Le Mans, Gran Premio di Francia, per la seconda volta in stagione si è guadagnato il diritto a partire davanti a tutti, nonostante una caduta che però non ha avuto conseguenze. Perchè il catalano è così: non ha certo paura degli avversari lui – e che avversari – deve solo guardarsi bene dal non compromettere tutto con uno scivolone. Dietro di lui il solo Jorge Lorenzo ne tiene il passo: con 1’33”217 il maiorchino campione del mondo in carica resta a 30 millesimi dal leader della classifica, ma nemmeno lui ha potuto arginare la furia del connazionale, che a questo punto – se ancora c’era qualche dubbio – domani parte favorito. Ancora una volta. La pioggia ha rischiato di rovinare tutto, ma alla fine non è stato così: si è girato su tempi decisamente competitivi. Solo Marquez e Lorenzo quindi: dietro c’è un solco di quasi quattro decimi, dove troviamo con grande soddisfazione Andrea Dovizioso che chiude la prima fila. Era già successo, e in gara non era andata granchè bene: bisogna sperare che domani la sua Ducati tenga il passo dei primi, e che quantomeno si possa centrare un risultato di prestigio se non proprio il podio. Quarto è Cal Crutchlow, un altro che va decisamente meglio in prova che in gara: anche per lui oggi c’è stata una caduta, che aveva addirittura costretto i commissari a esporre la bandiera rossa, subito rientrata. Il pilota della Monster Yamaha precede un sempre brillante Stefan Bradl, poi arriva la seconda sorpresa di giornata: Dani Pedrosa, che aveva dominato il venerdi, è soltanto sesto, pagando un ritardo di 4 decimi e mezzo dal compagno di squadra che continua a dargli paga. Per quello che in teoria dovrebbe essere la prima guida della Honda HRC si prospetta un’altra domenica difficile, anche se per il momento la classifica non è deficitaria.
Valentino Rossi è solo ottavo, superato anche da Alvaro Bautista: al di là del posizionamento in griglia (una malinconica terza fila), quello che preoccupa del Dottore è il tempo: il suo 1’34”009 gli vale un distacco superiore agli otto decimi (di fatto è il secondo dei piloti “staccati”, perchè anche Bautista si prende un bel +0”797). Sappiamo che da sempre le qualifiche sono il tallone d’Achille di Valentino e che sul passo gara è un’altra cosa, ma lui stesso aveva avuto modo di dire che non si può sempre essere costretti a rimontare da dietro, perchè naturalmente si sottopongono le gomme a un lavoro maggiore che rischia di usurarle ben prima del dovuto. A Le Mans lo scorso anno Rossi visse una delle giornate più positive del biennio oscuro targato Ducati, se non la più felice: centrò il secondo posto con una rimonta stratosferica sotto la pioggia. Forse anche per domani la speranza è quella, visto che il pilota di Tavullia ha sempre dimostrato di valere più degli altri in condizioni di pista bagnata; ma naturalmente aumenterebbero anche i rischi. Insomma, domenica difficile. Dietro di lui arrivano piloti con ritardo superiore al secondo: Bradley Smith non riesce a stare a ruota del compagno di squadra Crutchlow, nè lo fa Nicky Hayden rispetto a Dovizioso. La seconda Ducati è staccata di un secondo e 55 centesimi, ritardo importante. Poi ci sono due CRT a completare i dodici piloti che hanno preso parte al Q2: sono quelle di Alex Espargaro e Randy De Puniet. Domani si corre per i punti in classifica: la speranza è quella di assistere a un grande Gran Premio, con qualche gioia in più per noi italiani.
Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1st/Prev. |
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1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 301.9 | 1’33.187 | |
2 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 302.6 | 1’33.217 | 0.030 / 0.030 |
3 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 299.2 | 1’33.603 | 0.416 / 0.386 |
4 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 301.1 | 1’33.609 | 0.422 / 0.006 |
5 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 303.2 | 1’33.634 | 0.447 / 0.025 |
6 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 303.1 | 1’33.639 | 0.452 / 0.005 |
7 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 302.1 | 1’33.984 | 0.797 / 0.345 |
8 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 299.2 | 1’34.009 | 0.822 / 0.025 |
9 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 302.4 | 1’34.222 | 1.035 / 0.213 |
10 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 297.1 | 1’34.242 | 1.055 / 0.020 |
11 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 286.7 | 1’34.754 | 1.567 / 0.512 |
12 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 287.6 | 1’35.086 | 1.899 / 0.332 |