Sotto al caldo sole di una domenica mattina al Sachsenring gli animi diventano improvvisamente incandescenti: basta un contatto lieve dopo appena 90 secondi dalla partenza perchè il Gran Premio di Germania degeneri nella violenza. I tristi protagonisti della vicenda sono due olandesi Bryan Schouten e Scott Deroue che in un sorpasso azzardato si sono toccati e sono rovinosamente caduti nella terra del circuito tedesco. Un’incidente banale, piuttosto comune soprattutto in quel circuito cosi complicate con solo due curve a destra su 13 in totale, insomma nulla di insolito che potrebbe giustificare un tale episodio. Nella via di fuga ancor prima che i commissari di gara potessero accorrere in soccorso dei due piloti caduti e recuperare i loro mezzi, il pilota della Mahindra si alza e prima gettando i guanti a mo di sfida nei confronti del connazionale, poi a parole inveisce animosamente contro il pilota della Kalex, colpevole secondo Schouten di averlo buttato fuori dalla gara. Ma la rabbia del diciannovenne non si placa e arriva a inseguire e a prendere a calci e pugni Deroue, per fortuna senza ferire il giovane diciottenne grazie al provvido intervento dei commissari accorsi a separare i due piloti. Un’episodio impietoso e ingiustificabile: entrambi i piloti non erano partiti granchè bene a questa prova del mondiale. Schouten era partito 24° mentre il connazionale perfino in 33° posizione. Un bruttissimo episodio che ha reso amara perfino la bella gara condotta Jack Muller (RedBull KTM, ritornato alla vittoria dopo tre gare a digiuno e che si riconferma iridato alla testa del mondiale piloti. Chiaramente l’episodio non è passato sotto al silenzio: i giudici hanno ammonito i due piloti infliggendo anche una penalità severa a Schouten che perderà due punti sulla patente piloti.