A Losail è stato autore di una gara molto anonima nel Gp Qatar di MotoGp. Sesto, lontanissimo dai quattro che hanno lottato per la vittoria poi andata a Valentino Rossi e rimontato anche da Marc Marquez nonostante la disastrosa partenza del campione del Mondo in carica. Eppure una spiegazione c’è: il problema di sindrome compartimentale che ha frenato la gara di Dani pare più serio del previsto. Lo spagnolo della Honda, che già in passato ha sofferto di questo problema, con annessa operazione che però non ha risolto il dolore che continua ad affliggerlo all’avambraccio destro. Immediata la decisione nel dopogara, dopo l’ennesimo consulto con i medici: lo stop a tempo indeterminato, con numerose incognite sul suo futuro agonistico. Il pilota ha cercato di porre soluzione al problema in tutti i modi, ha corso sul dolore pure durante i test, ma ieri si è sfogato: “In queste condizioni non corro. Soffro tanto dall’anno scorso ed è un problema che non mi permette di guidare come posso fare”, ha affermato ai microfoni di Sky spiegando tutti i tentativi fatti (finora inutilmente) per risolvere il problema. La parola ritiro non è stata pronunciata ufficialmente, ma aleggia attorno alla figura di Pedrosa. Suggestiva la prospettiva della sostituzione dello spagnolo con il suo ex compagno di squadra, il due volte campione del Mondo Casey Stoner. Ipotesi improbabile, bisogna chiarirlo, ma nel caso in cui Dani dica davvero basta, definitivamente o comunque per un periodo piuttosto lungo, è facile immaginare che la Hrc cercherà in tutti i modi di far cambiare idea sull’addio del velocissimo australiano.