Sette anni senza il “Sic”, Marco Simoncelli, il pilota italiano morto sull’asfalto di Sepang durante il Gp della Malesia 2011. Eppure il ricordo di quel ragazzo così solare non svanisce. Parola dell’uomo che soffre più di tutti la sua perdita, papà Paolo Simoncelli, che a La Repubblica ha raccontato:”Sono impressionato dal numero di messaggi che mi stanno arrivando da tutto il mondo. Si ricordano di Marco, e mi mandano un abbraccio. Forse dovrei dire: ‘Sono contento’. Ma proprio non ce la faccio. Però grazie, mi fa piacere essere circondato da tante testimonianze di affetto: vi voglio bene”. Qualche giorno fa papà Paolo era in Giappone, dove 10 anni fa Simoncelli trionfò vincendo il Mondiale, e anche lì è stata una valanga d’affetto:”Più passa il tempo, più la gente si ricorda di luiA Motegi non hanno fatto altro che chiedermi dei selfie, e stringermi forte. Ma succede in tutti i circuiti del mondo. E sapeste quanta gente scoppia a piangere. Ancora non capisco cosa avesse Marco di tanto speciale. Perché di piloti purtroppo ne sono scomparsi tanti, ma solo con lui succede così. Dicono: il sorriso, la simpatia. Aveva dentro qualcosa di straordinario. La gente lo sa, non dimentica”. (agg. di Dario D’Angelo)
SETTE ANNI SENZA IL “SIC”
Sono passati ormai 7 anni da quel tragico 23 ottobre 2018 quando sulla pista di Sepang ha perso la vita Marco Simoncelli, pilota indimenticato e indimenticabile il cui ricordo è più vivo che mai. Dopo tutto le tragiche immagini del suo incidente mortale occorso appena poco lo spegnimento dei semafori del Gran Premio della Malesia del 2011 sono ancora alle memoria di molti. Come ben e tristemente ricordiamo infatti il tragico evento ebbe luogo sulla pista di Sepang: nel corso del secondo giro Supersic, come veniva e viene ancora chiamato, perde il controllo della sua moto e cadendo a terra viene investito dai piloti che lo seguivano, ovvero Valentino Rossi e Colin Edwards che nulla potevamo per evitare l’impatto. Nello scontro poi il romagnolo perde il casco e infine va a sbattere contro le barriere: la morte è veloce e viene in seguito ai traumi riportati alla testa e al collo. L’incidente è terribile e non è stato solo il mondo della Motogp a fermarsi in quel terribile 23 ottobre del 2011: tutto il mondo della sport nazionale e non solo, come pure la politica e non solo si erano fermati quel giorno per rendere omaggio e memoria a un campionissimo sulla pista come nel cuori di molti, dove aveva fatto il suo ingresso ormai da tempo con la sua simpatia e semplicità.
IL RICORDO RIMANE SEMPRE VIVO
Come abbiamo detto il ricordo di Marco Simocelli rimane sempre vivo e e anzi non sono certo pochi i modi in cui ogni anno anzi ogni giorno la memoria del pilota romagnolo viene fatta viva e non solo dai suoi più stretti e dei suoi fan. Ogni anno in occasione del Gran Premio di Malesia della Motogp non manca un momento in cui tutti i protagonisti lo ricordano e alla stessa memoria di Marco Simocelli è stato dedicato il circuito di Misano, banco di prova del Gran Premio di San Marino del mondiale di motociclismo della Sbk. Inoltre non dimentichiamo che lo stesso alfiere è stato inserito nella Hall of Fame proprio della Motogp e riconosciuto come Motogp Legens, riconoscimento onorifico che ha un valore immenso: pure il suo numero di corsa, il 58, è stato ufficialmente ritirato nel settembre del 2016. Questi però sono solo alcuni dei riconoscimenti ufficiali che sono stati attribuiti allo stesso pilota di Cattolica: in realtà che siano passati oggi 7 anni o molti di più il ricordo di Marco Simoncelli nel cuore di molti è più vivo che mai.