Il Napoli è sicuramente una delle più attive in questa prima fase di mercato: i nomi di Hamsik ed Inler accompagnano i sogni e gli incubi del popolo partenopeo, sempre capace di guardare al futuro con grande speranza. Per fare un punto sul mercato degli azzurri è intervenuto,in esclusiva a ilsussidiario.net, Antonio Corbo, prestigiosa firma del quotidiano La Repubblica e popolare opinionista televisivo.
Partiamo da Hamsik e dalle dichiarazioni del ragazzo. Quanto c’è di suo e quanto di Raiola?
Credo che le dichiarazioni di Hamsik siano condivise con il suo procuratore. Evidentemente Hamsik sta provando a forzare il monte ingaggi imposto da De Laurentiis sugli stipendi.
Nel senso che vuole guadagnare di più?
Certo. L’idea che sta al fondo è quella di presentarsi da De Laurentiis e dire: come può un giocatore che vale 40 milioni di euro guadagnarne solo uno e mezzo?
La valutazione è reale?
E’ una cifra assolutamente virtuale. Il mercato si basa sul binomio domanda-offerta, ma in questo caso il Napoli non l’ha offerto e nessuno lo ha richiesto.
Quando Hamsik parla di Milan lo fa in un’ottica di miglioramento professionale o economico?
Il ragazzo evidentemente ha capito che al Milan può guadagnare molto di più. Mi viene in mente una frase del vecchio allenatore del Milan Giacomini, che disse che “i calciatori cambiano vita per un panettone”. Oggi Hamsik, vent’anni dopo quella frase, sta rispettando questa tendenza.
De Laurentiis è molto fermo sulle sue posizioni. Continuerà ad esserlo?
Certo, perchè la cosa che lo preoccupa di più è quella di creare un caso-Hamsik. Il rischio è che, cedendo, avvenga un terremoto, con molti calciatori che chiederanno “ritocchi” ai loro stipendi.
Ma se l’offerta di 40 milioni di euro arrivasse realmente?
Per 40 milioni di euro De Laurentiis lo accompagna a Milanello su una Cadillac… Hamsik è un gioiello purissimo e il presidente un gioielliere molto attento che, come in questo caso, lascia aperta la porta agli acquirenti.
Per Inler ci sono novità?
Sarà un giocatore del Napoli. Per tre motivi. Innanzitutto perchè la Juventus, che offriva al ragazzo oltre 2 milioni di ingaggio, si è defilata dalla trattativa. Poi perchè il Napoli ha già acquistato per 15 milioni di euro il cartellino del giocatore – e gli offre comunque il doppio di quello che percepisce ad Udine – ed infine Mazzarri ritiene Inler fondamentale per il proprio gioco.
A centrocampo grandi novità: Dzemaili, Vidal, Donadel su tutti…
Credo però che il migliore acquisto che il Napoli possa fare sia il recupero di Gargano, che rappresenta il partner ideale di Inler. Se Mazzarri riuscirà a gestire questo ragazzo con un carattere irruento, ci sarà sicuramente un salto di qualità di tutto il reparto.
Yebda perchè non è stato riscattato?
E’ un giocatore solido, ma molto scolastico: è stato utile nella seconda parte della stagione, ma non è niente di eccezionale.
Bigon sta lavorando bene per il Napoli. Concorda?
E’ un giovane e bravo dirigente che però è stato assegnato a compiti di responsabilità superiori alla sua esperienza.
Però Bigon potrebbe portare Lamela a Napoli…
Io su Lamela ho le idee molto chiare: per me è il classico pacco di Natale, tutto infiocchettato, che i furbi mercanti sudamericani offrono un po’ a tutti. La verità è che è un giovane di 19 anni che ha contribuito alla retrocessione, dopo oltre 100 anni, del River Plate in serie B: non mi sembra uno su cui vale la pena scatenare un’asta.
Cosa serve al Napoli adesso sul mercato?
Un attaccante, alto possibilmente, da mettere dentro nei finali di partita. Uno così manca al Napoli.
Potrebbe essere Trezeguet?
Un ottimo giocatore per squadre che vogliono mettere insieme vecchie glorie. Non credo che il Napoli possa dare spazio, nel proprio progetto, ad un giocatore dal passato importante ma dagli orizzonti cortissimi.
Lippi ha parlato di Milan e Napoli favorite per lo scudetto: ci crede?
Certamente sì. Il Milan investirà ancora e il Napoli è una delle poche ad avere una grande liquidità, un progetto serio e dei giovani di talento su cui pianificare il futuro. Che Milan e Napoli siano da scudetto lo dice la realtà, non solo Lippi…