Napoli-Milan prometteva spettacolo ed è stato davvero così. Una grande partita con un vincitore e un vinto. Esamineremo i motivi, e se ne parlerà in settimana (in tutta fretta prima del turno extra di Serie A), ma il calcio è anche questo. E meno male. Il Napoli di Mazzarri si impone per 3 a 1 di fronte ad un Milan troppo condizionato dalle assenze e fa sognare l’intero San Paolo. 6 punti in due giornate ed ecco che alla pendici del Vesuvio si parla già di tricolore.
La gara del San Paolo è un mix di emozioni e spettacolo che si accende dopo soli dieci minuti; il tempo che ci impiega Cassano ad accarezzare il pallone sulla fascia destra e pennellare un pallone splendido per l’inserimento di Aquilani. L’ex Juventus e Roma, dimenticato da una difesa partenopea ancora da registrare, infila con una gran capocciata lo 0-1 che gela il San Paolo. La reazione dei padroni di casa è però da grande squadra; passano 120 secondi e Cavani ristabilisce la parità con un tiro di controbalzo che si infila sotto le gambe di Abbiati. Da qui in poi la partita è una continua altalena di emozioni che vede continui ribaltamenti di fronte senza esito. Si arriva poi al 36esimo minuto quando Gargano parte palla al piede e, dopo un coast to coast lungo 70 metri che spacca in due la fase difensiva del Milan, serve l’implacabile Cavani. Il Matador raccoglie il suggerimento e con un tiro di prima insacca alle spalle di Abbiati, beffato colpevolmente sul suo palo. Prima del duplice fischio finale c’è però spazio per un’altra grandissima occasione di marca rossonera. Cassano imbecca la ripartenza del Milan e serve l’inserimento del solito Aquilani che a tu per tu con De Sanctis si fa ipnotizzare dall’estremo difensore azzurro.
Nella ripresa si teme la reazione degli ospiti ma non è così. Gli uomini di Mazzarri attendono 6 minuti e piazzano il terzo colpo, quello che, a conti fatti, risulterà essere definitivo. La punta uruguaiana raccoglie la corta respinta di Nesta e con un destro potente all’angolino basso fissa il punteggio sul 3 a 1. La risposta del Milan è veemente ma confusa, i rossoneri cingono d’assedio la porta dei padroni di casa che però regge alle offensive di Cassano e Pato, apparsi troppo nervosi nel momento in cui la gara si è messa in salita. I cambi di Mazzarri con l’uscita di Hamsik e Lavezzi, rafforzano una fase difensiva che iniziava a scricchiolare. L’inserimento di Zuniga al posto di uno stanco Dossena risulterà poi provvidenziale con l’esterno colombiano fondamentale nel finale su Pato lanciato a rete. È l’ultimo brivido per i supporters partenopei che al triplice fischio finale di Tagliavento fanno iniziare la festa.
Reti: 11′p.t. Aquilani (Mil), 13′p.t. e 36′p.t. Cavani (Nap)
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik (19′s.t. Dzemaili), Lavezzi; Cavani. Panchina: Rosati, Fernandez, Zuniga, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Bonera (21′s.t. Antonini); Nocerino, Van Bommel (21′s.t. Emanuelson), Seedorf; Aquilani (32′s.t. El Shaarawi); Pato, Cassano.Panchina: Amelia, Yepes, Taiwo, Valori. All. Allegri
Ammoniti: Nocerino (Mil), Pato (Mil), Aronica (Nap), Nesta (Mil), Gargano (Nap), Cavani (Nap), Antonini (Mil)
Espulsi:
Arbitro: Tagliavento
Napoli
De Sanctis 7: Sul 2-1 è protagonista di un miracolo che vale un gol. Per il resto svolge il solito gran lavoro.
Campagnaro 7: Baluardo difensivo, dalle sue parti il Napoli non rischia praticamente nulla.
Cannavaro 6: Un po’ in ritardo di condizione tiene botta di fronte ai campioni d’Italia.
Aronica 6: Con le buone o con le cattive se la cava sempre.
Maggio 6.5: Motorino inesauribile sull’out destro, Bonera soffre la sua vivacità.
Inler 6: Non sempre preciso, è comunque l’uomo d’ordine che mancava alla squadra di Mazzarri.
Gargano 7.5: Si ripete dopo la grandissima gara di Manchester. Fondamentale in fase di rottura, decisivo anche quando si tratta di far ripartire i suoi come in occasione del secondo gol.
Dossena 6: Più in difficoltà rispetto a Maggio, lo tagliano spesso da dietro. Meglio quando si tratta di spingere. (Dal 34’st Zuniga 6.5: Decisivo nel finale con un paio di interventi difensivi).
Hamsik 6: Al cospetto della squadra che più lo ha voluto si esibisce in una prestazione appena sufficiente in cui manca la sua zampata. (Dal 19’st Dzemaili 6: Ci mette un po’ a carburare poi si conferma fondamentale nelle ripartenze).
Lavezzi 6: Stringe i denti e con la sua presenza garantisce spesso la superiorità numerica ai suoi. (Dal 35’st Pandev sv)
Cavani 8: Tripletta ormai canonica e consueto lavoro di sacrificio che lo rende l’attaccante ideale per ogni modulo tattico.
All. Mazzarri 7: Il suo Napoli non dominerà sicuramente la gara ma risulta dannatamente efficace e riesce a sfruttare tutte le occasioni da rete con un Cavani straripante. Ora la piazza sognerà ma bisognerà saper frenare gli entusiasmi.
Milan
Abbiati 5: Colpevole sulle prime due reti del Napoli. La prima gli passa sotto le gambe, la seconda si infila sul suo palo.
Abate 6: Tra i più positivi del pacchetto arretrato rossonero. Grande la sua spinta sull’out destro.
Nesta 5: Dopo la bellissima prestazione contro il Barça ricasca negli errori già visti con la Lazio.
Thiago Silva 5: Soffre una fase difensiva da registrare e che lo lascia spesso in balia del tridente avversario.
Bonera 5: Annullato da Maggio che lo tiene bassissimo. (Dal 20’st Antonini 5: Non incide).
Nocerino 5: Beccato dal pubblico, si mostra spesso impreciso ed in ritardo.
Van Bommel 5: Manca il suo filtro e dopo solo 15 minuti il Milan si spezza in due prestando il fianco alle letali ripartenze del Napoli. (Dal 20’st Emanuelson 5: Venticinque minuti di nulla).
Aquilani 7: E’ il più pericoloso del Milan. I suoi inserimenti mandano costantemente in tilt la difesa partenopea. Un miracolo di De Sanctis gli nega la gioia della doppietta. (Dal 33’st El Shaarawy sv)
Seedorf 6: Grande classe che emerge però solo a sprazzi.
Pato 5: Troppo nervoso e mai nel vivo del gioco. La difesa del Napoli ha buon gioco sulla sua caparbietà.
Cassano 5.5: Parte bene e pennella il pallone sulla testa di Aquilani. Si spegne con il passare del tempo. Gli interventi rudi della retroguardia partenopea lo intimidiscono.
All. Allegri 5: Da rivedere tutta la fase difensiva. Le assenze possono essere un alibi solo fino ad un certo punto. Unica nota positiva è un dato statistico: anche l’anno scorso i rossoneri uscirono con le ossa rotte dalla prima trasferta stagionale.
(Massimiliano de Cesare)