Il calciomercato condotto dal Napoli quest’estate, risultati alla mano, si sta rivelando assolutamente azzeccato. In sei giornate la difesa azzurra, che lo scorso anno era il tallone d’Achille della squadra, ha subìto soltanto due gol, meglio della Juventus con cui adesso condivide il primato in classifica. Inoltre, con cinque vittorie ed un pareggio, la squadra di Walter Mazzarri ha ripetuto l’ottima partenza del campionato 1987-88, in cui i partenopei avevano lo scudetto (il primo della loro storia) sulle loro maglie. Pur avendo perso un piccolo genio come Ezequiel Lavezzi, il Napoli sembra essere diventato addirittura più forte, come ha dimostrato la partita di ieri – che nella scorsa stagione sarebbe finita probabilmente in un modo diverso. Merito di un progetto sano, solido, nel segno della continuità. Merito soprattutto della bravura di Walter Mazzarri – che oggi festeggia 51 anni – giunto alla sua quarta stagione sulla panchina azzurra. Il tecnico, che in estate aveva chiesto i top player che poi non sono arrivati per una questione di costi, si è visto arrivare, in compenso, dei giocatori non di grandissimo nome, ma di sicuro rendimento. Gente come Valon Behrami e Alessandro Gamberini, ad esempio. Se per lo svizzero, visto il rendimento offerto alla Fiorentina (e non solo), si può parlare di conferma, le buone prove del difensore sono quasi sorprendenti. Anche ieri, a Genova contro la Sampdoria, il centrale bolognese è stato uno dei migliori in campo, assieme all’ex Campagnaro e ad un Hamsik sempre più leader. Gamberini, più o meno come il Pandev di un anno fa, arrivava da un paio di stagioni in chiaroscuro, eppure è riuscito a rilanciarsi sotto la guida del suo estimatore Mazzarri. Schierato sul centrosinistra, in una posizione a lui in teoria poco congeniale, l’ex viola ha sfoderato una prestazione sicura e autoritaria. Esattamente come il compagno di squadra Behrami, con cui ha condiviso l’esperienza in terra toscana. Si può parlare di una vera e propria rivincita per i due ex della Fiorentina, che evidentemente non ha creduto in loro al momento di inaugurare un nuovo ciclo con Montella. Lo svizzero si sta rivelando molto più completo e più disciplinato tatticamente rispetto al predecessore Gargano. L’uruguaiano assicurava qualcosa in più in termini di dinamismo, ma Valon si fa preferire per capacità di spezzare il gioco e rilanciarlo con una certa rapidità.
Inoltre al Napoli serviva come il pane un giocatore di peso in mezzo al campo. Peso che con gente come appunto Behrami, Inler ed Hamsik non manca di certo. Al resto, poi, ci pensa un fenomenale Cavani. Dicevano che senza Lavezzi il Matador non avrebbe segnato allo stesso modo: siamo già a sette gol in altrettante presenze stagionali…