Il Napoli sta cercando un difensore. Le squalifiche di Paolo Cannavaro e di Gianluca Grava sono la scusa migliore per un nuovo acquisto, ma a bene vedere il pacchetto arretrato andrebbe comunque alzato di livello. Le riserve di inizio stagione, Gamberini, Fernandez e Aronica, non garantiscono un’affidabilità continua: ci vuole almeno un giocatore che abbia maggiore qualità tecniche superiori (e in ogni caso un rimpiazzo numerico, vista anche l’imminente cessione di Aronica). In questi giorni il nome più caldi sembra quello di Matias Silvestre dell’Inter, che ha catania ha dimostrato di essere uno dei migliori centrali della serie A suscitando l’interesse nerazzurro. I primi mesi a San Siro ci possono portare a formulare una tesi con relativa certezza: Stramaccioni non si fida totalmente di Silvestre, impiegato poco. Due gli argomenti a favore, uno “mentale” e l’altro più strettamente tecnico. Il primo riguarda il solito discorso dell’adattamento nella grande piazza: è probabile che Silvestre abbia patito il salto da Palermo a Milano. Il secondo interessa anche al Napoli: l’argentino, centrale di posizione, più statico che scattante, non sembra trovarsi a proprio agio nelle spaziature della difesa a tre, che peraltro l’Inter deve ancora oliare al meglio. Spesso Silvestre si è trovato con tanto spazio attorno, ed infilato lateralmente da attaccanti più rapidi. Al Napoli il problema si ripresenterebbe, perché i partenopei giocano con la difesa a tre dall’alba dei tempi mazzarriani. E’ per certi versi lo stesso problema che unito ai guai fisici ha frenato l’avvento di Miguel Britos, che a Bologna ha giocato più volte in una retroguardia a 4, impostata diversamente da quella napoletana. Tutto questo per dire che il Napoli pescherà il suo difensore da chi conosce già i meccanismi della difesa a tre, se è vero che De Lauerentiis e Mazzarri lo sceglieranno insieme e senza puntare troppo al risparmio, per il bene della squadra. In serie A le squadre che giocano con tre arretrati sono Fiorentina, Inter, Juventus, Palermo, Siena e Udinese. Da loro peschiamo Tomovic, Neto e Benatia. Un rapido confronto può bastare per capire che il giocatore che più fa al caso del Napoli è anche il più costo del trio: Mehdi Benatia dell’Udinese, contratto in scadenza nel 2017, più rapido e papabile di cessione rispetto al compagno Danilo, che pure…
…a Mazzarri non dispiacerebbe affatto. Benatia ha più esperienza (anche internazionale) di Neto, uomo del momento, e potenziale migliore di Tomovic, la cui cedibili peraltro è tutta da verificare (la Fiorentina lo acquistato da poco e Montella lo sta “scoprendo” proprio recentemente). Per acquistare Benatia servono circa 15 milioni: De Laurentiis ha promesso spese più sostanziose per la prossima estate, ma in questo caso la portata tecnica dell’operazione giustificherebbe un investimento immediato. Anche perché più passa il tempo più il prezzo di Benatia può salire. A meno che i dirigenti azzurri non ci riservino una sorpresa, magari battendo una pista estera molto interessante (clicca qui per saperne di più). Un’ultima nota per Leandro Rinaudo: ancora a disposizione e con le valigie in mano, potrebbe essere lui il rimpiazzo di Aronica? Non dimentichiamo che solo pochi anni fa si guadagnò la Juventus, poi sfumata per un brutto infortunio. Il tutto in attesa di conoscere il futuro di Campagnaro, che a Napoli ha dimostrato di poterci star bene, magari ancora meglio come alternativa di lusso.