Walter Mazzarri ha deciso di giocare in contropiede. Direte voi: e dov’è la novità? Sta nel fatto che qui non stiamo parlando di tattica, di cose di campo, ma della scelta di anticipare ad oggi la consueta conferenza-stampa del prepartita. L’impegno con la Lazio, in programma sabato prossimo, è ancora lontanuccio, ma il tecnico del Napoli ha deciso di precorrere i tempi: “Non è una settimana tipo, abbiamo deciso di farla nel mezzo tra la partita precedente e la prossima”. Esauriti rapidamente i preamboli, Mazzarri va dritto al punto, vestendo i panni dell’avvocato difensore. E’ vero che la squadra non è più brillante come qualche tempo fa, ma ci può stare. Certe critiche – eccessive a suo dire – sono nate sull’onda lunga, emozionale, del ko con la Juventus, la Nemica Storica del Napoli (e non solo del Napoli, va detto). “Ci può stare di perdere con loro, negli ultimi sei incontri ne abbiamo perso solo uno”, è la rassicurante statistica sventolata dal mister sotto il naso dei detrattori. Tra cui, ci mancherebbe, ci sono anche tanti tifosi delusi. Delusi per la netta sconfitta, per il non-gioco espresso, ma ancora di più, forse, preoccupati per il futuro. Questo Napoli sembra aver smesso di correre. Così, quasi di botto. Dopo la nottataccia di Stamford Bridge, gli azzurri si sono fermati. Colpa dell’usura, dicono i critici, che puntano il dito contro il perenne utilizzo dei soliti noti. E gli altri, ci si chiede, dove sono finiti. E i giovani, che De Laurentiis per primo vorrebbe vedere più spesso in campo. Mazzarri non ci sta e passa al contrattacco: “I giovani? Se mi si chiede la salvezza, ne posso schierare anche undici”. Replica piccata, tutti serviti. Poi, più in dettaglio: “Fernandez? Ha giocato anche più di quanto si credesse”. Difficile crederlo: un po’ deboluccia come tesi. In fondo, come dice sempre il presidente, parliamo di un nazionale argentino, un giocatore di grandi prospettive, che quando ha potuto giocare nel suo ruolo – come col Bayern o col Catania – ha fatto benissimo (e all’Allianz segnò addirittura una doppietta). Quanto a Vargas, Mazzarri ha voluto innanzitutto scusarsi per averlo fatto esordire subito, a freddo, in Coppa Italia. “E’ un ragazzo di grandi qualità, ma devo stare attento a non bruciarlo”. In una piazza come quella partenopea, calorosa anche oltre il dovuto, il rischio è sempre dietro l’angolo.