Il Napoli supera l’ostacolo Palermo con un rotondo 2-0. Partita messa subito in discesa dal generoso calcio di rigore concesso da De Marco e messa in ghiaccio dal raddoppio firmato Hamsik. Un successo tutto sommato giusto, nonostante un buon Palermo. La squadra di Mutti ha però pagato caro la consueta disastrosa applicazione difensiva, acuita dall’assenza di Silvestre. Non meglio la fase offensiva per i siciliani; senza Miccoli e con Ilicic costretto ad abbandonare il campo ad inizio ripresa, gli unici pericoli costruiti nei secondi quarantacinque minuti di gioco sono venuti da calcio piazzato o conclusioni dalla medio-lunga distanza. Nonostante questo, De Sanctis si è comunque guadagnato la pagnotta con almeno 3 interventi degni di nota, due dei quali giunti con la partita ancora bloccata sullo 0-0 e quindi decisivi per l’andamento dell’incontro. A fare la differenza, manco a dirlo, è stato comunque il tridente partenopeo. Ben imbeccato da un ispirato Inler, recordman per passaggi riusciti ed illuminato dallo smalto di Goran Pandev, ufficialmente tornato sui livelli della sua esperienza laziale. La chiave tattica della partita è stata certamente la maggiore compattezza del Napoli rispetto al Palermo, come testimonia il dato dei contrasti vinti, 57% contro 43% a favore del Napoli e il maggior ricorso del Palermo a passaggi lunghi e poco precisi. Per quanto riguarda la concretezza, anche questa è a favore del Napoli. Sono stati due tiri in posta contro quattro per il Napoli rispetto al Palermo, ma due sono finiti in gol e uno sul legno. Il Palermo ha cercato molto di più il cross (ventiquattro volte contro quindici), ma decisamente in modo poco efficace. Ecco perchè nonostante il vantaggio territoriale notevole (52% contro 32%) il Palermo non riesce a portare a casa nemmeno un punticino. Uomo del match, certamente Hamsik. Quarantasette i palloni toccati con l’85% abbondante della precisione, tre dribbling positivi su quattro e un gol su tre tiri tentati. Rieccolo.
Il vantaggio napoletano arriva al quarto d’ora. Milanovic, entrato in scivolata, tocca con il braccio un pallone vagante. De Marco non vede che la sfera impatta prima con la gamba e poi con l’arto e concede il calcio di rigore. Al Palermo (giustamente) non va giù, ma come diceva un grande allenatore, “rigore è quando arbitro fischia”. Dal dischetto va Cavani che infila nell’angolino alla destra e mette in discesa l’incontro. Per la chiusura definitiva delle velleità bisogna attendere il 35esimo di gioco. Gargano affida a Pandev sulla trequarti. Il macedone difende la sfera dagli assalti della difesa palermitana e, con un passaggio no look, pesca il rimorchio di Hamsik. Giunto a tu per tu con Viviano, lo slovacco infila di collo sinistro e mette la sigla sulla vittoria partenopea.
È un Mazzarri soddisfatto quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport al termine della partita con il Palermo. “Ci tengo a ringraziare i tifosi che ci hanno dato una grossa mano. Sono convinto che anche a Bologna ci sarà un esodo importante perchè dobbiamo vincerle tutte, ma dipenderà anche dalla Lazio perchè siamo in svantaggio negli scontri diretti. La Champions? è importante per noi, lo abbiamo visto, siamo una squadra giovane che l’anno prossimo potrà beneficiare di questa esperienza e sarebbe importante ritornarci.” Una battuta anche sul “caso” Lavezzi: “Il tecnico fa delle scelte tecniche. E’ stato infortunato, si è allenato poco, ed ho schierato Pandev che è in grande forma ed infatti è stato tra i migliori in campo. Lavezzi è in crescita, ma mancano poche partite e non si può sbagliare. Anche ieri ho parlato con Lavezzi, gli ho spiegato tante cose e spero che abbia capito. Al primo posto c’è la squadra e deve capire che quest’anno c’è un giocatore importante come Pandev”. Per un Mazzarri che ride, c’è però anche un Mutti furioso per l’arbitraggio. “Meritavamo il vantaggio ed invece c’è stato questo rigore. Non è mai rigore quello, il regolamento parla chiaro e bisogna applicarlo. Non c’è rispetto per il Palermo, chiedo attenzione. Il pallone impatta sulla gamba e poi finisce sul braccio. E’ la prima volta che mi permetto di parlare degli arbitri, di solito sono equilibrato ed accetto ogni valutazione arbitrale. Da parecchie domeniche non siamo rispettati. La nostra squadra è la più giovane del campionato, in ogni reparto. Nelle restanti partite vogliamo continuare su questa strada perchè stavamo facendo bene fino al momento del rigore. Non abbiamo mai mollato comunque mentalmente e anche fisicamente abbiamo dimostrato di esserci. Esterni? Bertolo si sta applicando tantissimo, anche se non è proprio di ruolo. Manca Balzaretti e perdiamo qualcosa in fase difensiva. Ringrazio tutti i ragazzi che si stanno impegnando moltissimo e si vede che migliorano di volta in volta”.