CALCIOMERCATO/ Napoli, Grimaldi (ag.Fifa): Edu Vargas? Meglio in prestito, mentre Cavani… (esclusiva)

- La Redazione

Superato l’esame Palermo, il Napoli e i suoi tifosi attendono con trepidazione gli ultimi giorni di calciomercato. Grimaldi fa il punto sul futuro di Vargas e Cavani.

eduardo_vargas_r400 Eduardo Vargas (infophoto)

Superato l’esame Palermo in maniera decisamente brillante (3-0 esterno: clicca qui per la cronaca e il tabellino e clicca qui per le pagelle della partita), il Napoli e i suoi tifosi aspettano gli ultimi giorni di calciomercato con fibrillazione. Almeno tre i nodi attorno ai quali ruoteranno le preoccupazioni della società partenopea. Innanzitutto un rinforzo sulla fascia destra, dove Maggio ha effettivamente bisogno di un vice. In seconda battuta la necessità di trattenere Edinson Cavani dalle sirene estere con un rinnovo di contratto importante ed infine la questione Edu Vargas, protagonista di un buono scorcio di partita nella prima uscita stagionale, ma sempre al centro di numerose voci che lo vorrebbero sulla lista di sbarco, pronto a maturare esperienza in altre squadre della massima serie. Ieri Mazzarri lo ha praticamente confermato, ma alla chiusura delle operazioni mancano cinque giorni e l’ultimo capitolo non è ancora stato scritto. Attualmente l’unica certezza sul fronte entrate riguarda dunque la necessità di un nuovo arrivo sull’out destro. Tutto il contorno è un rebus di difficile risoluzione. Per districare le questioni riguardanti il futuro del giovane attaccante cileno ed il futuro di Cavani, abbiamo contattato in esclusiva Mariano Grimaldi, noto agente Fifa, esperto di calcio sudamericano. Le prime battute sono subito un elogio per Edu Vargas. “È un grande giocatore, arrivato con un investimento importante. Ieri è stato fondamentale perché prima del suo ingresso in campo il Napoli stava abbassando il baricentro rischiando qualcosa di troppo. Si è fatto trovare pronto ed è stato bravissimo nell’uno contro uno”. In un sol colpo sembrano così cancellate le difficoltà dei suoi primi mesi in azzurro, anche se Grimaldi non sembra voler escludere la possibilità di una cessione in prestito. “Le difficoltà del ragazzo sono facilmente spiegabili. È arrivato in un campionato molto competitivo dopo una stagione estenuante in Cile, senza la possibilità di riposarsi. Certo è che bisognerà capire la volontà della società partenopea, nel modulo di Mazzarri il giocatore potrebbe essere chiuso soprattutto qualora dovesse arrivare, come si vocifera, un vice-Cavani. Il cileno ha bisogno di giocare con continuità ed andare in un’altra compagine della Serie A potrebbe essere la scelta migliore per avere un giocatore prontissimo nella prossima stagione”. Più preoccupante è invece la questione Cavani, autentico tormentone di quest’estate. Il Matador dopo due stagioni da autentico protagonista è finito nelle mire dei top club europei, d’altro canto in casa partenopea, dopo aver già ceduto Lavezzi e Gargano, l’idea di perdere anche il Matador non viene presa nemmeno in considerazione. Si lavora dunque al rinnovo ma, come ammette Grimaldi “la situazione è difficile. Il Napoli ha bisogno di rinnovare il contratto perché c’è lo spettro dell’articolo 17 che può sempre dare fastidio. Stiamo comunque parlando di uno degli attaccanti più forti del mondo, il cui prezzo di compravendita è accessibile per pochissimi club…”

“… I parametri di Cavani non sono da Napoli e da calcio italiano, considerando anche le difficoltà delle milanesi. Inoltre il giocatore, ad oggi, meriterebbe di giocare in squadre come Real Madrid o Barcellona”. Quando però gli viene chiesto se ci si può aspettare una cessione del Matador in queste ultime giornate di trattative, Grimaldi si lascia scappare un augurio da tifoso. “Da tifoso napoletano mi auguro che rimanga a Napoli a vita”. Un augurio che incarna in pieno la speranza del popolo partenopeo, già privato di due pezzi di storia recente e costretto a vivere questi ultimi giorni di calciomercato in apprensione. Dovrebbe arrivare un nuovo colpo sull’esterno, ma la torcida azzurra spera che il vero acquisto sia proprio lui: il bomber uruguaino dai 66 gol in due stagioni.

 

(Massimiliano de Cesare)







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