Esattamente un anno fa, il 2012 iniziava per il Napoli con la grande soddisfazione di avere messo a segno il colpaccio dell’acquisto di Eduardo “Edu” Vargas, attaccante cileno che aveva fatto meraviglie con l’Universidad de Chile e che era ambito dalle grandi di mezza Europa. Il presidente De Laurentiis riuscì ad avere la meglio, e per il Napoli fu una grossa soddisfazione. A didici mesi di distanza, la situazione è totalmente differente: l’esperienza europea di Edu è stata molto deludente, e per lui si prospetta un rientro in Sudamerica, con le formazioni brasiliane in prima fila per assicurarsi le sue prestazioni, tanto che Gremio e Flamengo hanno già presentato le loro offerte alla società partenopea per provare ad avere Vargas a disposizione il più velocemente possibile, in un gennaio che dovrebbe vedere una vera e propria “emorragia” di attaccanti in partenza dall’Italia per il Brasile.
In entrambi i casi, la formula prevista sarebbe quella del prestito oneroso con diritto di riscatto già fissato. In questo modo, il Napoli incasserebbe subito qualcosa, e poi saprebbe già quanto incasserebbe a giugno in caso di cessione definitiva, che comunque non sarebbe obbligatoria: se i partenopei decidessero di puntare nuovamente su di lui, Vargas farebbe rientro a Napoli con sei mesi in più di esperienza e certamente più partite giocate rispetto a quanto potrebbe fare rimanendo a disposizione di Walter Mazzarri, a maggior ragione se si considera che i campani sono già usciti dalla Coppa Italia. Stando alle cifre che circolano in queste ore, l’offerta interessante tra le due sarebbe quella del Flamengo, che sarebbe pronto a mettere sul piatto 1,5 milioni di euro subito e 9 per l’eventuale riscatto definitivo, mentre il Gremio si fermerebbe a quota 7,5 milioni di euro per giugno. In questo modo, il club di Rio de Janeiro sarebbe in vantaggio rispetto a quello di Porto Alegre: in entrambi i casi, si tratta di squadre dal grandissimo prestigio, quindi per il giocatore sono due destinazioni entrambe gradite. Di certo, tutti si augurano che il ritorno nel proprio continente d’origine – anche se il Brasile non è il Cile – e in un calcio certamente più simile a quello al quale era stato abituato, possa fare bene alla crescita di quello che certamente è un grande talento, ma che a Napoli davvero non è mai riuscito ad esprimersi.
Nei primi sei mesi ha lasciato poche tracce, ma tutto sommato era comprensibile, dal momento che il ragazzo doveva prima di tutto ambientarsi. In estate è arrivata la decisione di proseguire a Napoli, senza partenze in prestito né per altre squadre italiane né per l’estero, ma una sola serata ha regalato illusioni: la tripletta all’Aik Solna in Europa League di giovedì 20 settembre sembrava l’inizio di una grande storia, invece è rimasta una perla isolata. Ora vedremo se Edu saprà ripartire alla grande dal Brasile.