“Qualche giocatore in particolare che mi è antipatico? Non ho in mente qualche faccia, ma una squadra, soprattutto dopo le finali ruvide di Coppa Italia e Supercoppa: il Napoli. Quando me li trovo di fronte scatta qualcosa“. Messaggio firmato Claudio Marchisio, cui è stata rivolta la domanda di cui sopra e che ha risposto in questo modo. Apriti cielo. Il centrocampista della Juventus non intendeva certo mancare di rispetto a nessuno, semplicemente esprimere un’opinione sportiva che esula da rapporti personali di qualunque tipo. Insomma, provate a chiedere a un calciatore del Barcellona, magari un catalano che milita nel club da un decennio, cosa ne pensi del Real Madrid: sicuramente non confiderà che sia una squadra nella quale sogna di giocare. Anzi, nella peggiore delle ipotesi dirà tutto il contrario. Eppure il Napoli non l’ha presa affatto bene. Venuta a conoscenza delle parole di Marchisio, la società partenopea non ci ha messo molto a prendere carta e penna (si fa per dire) e replicare al centrocampista della Nazionale. Con poche parole, che seguono: “Le dichiarazioni di Marchisio a Style rappresentano una grave offesa al Napoli e al calcio italiano. Ci sorprende che arrivino da un calciatore della sua statura che gioca in una squadra così prestigiosa. Auspichiamo che si tratti di un fraintendimento e ci aspettiamo chiarimenti dal giocatore e dalla Juventus“. Chiarimenti che ancora non sono arrivati: siamo in attesa anche noi di vedere come finirà questa vicenda, la quale comunque, questo possiamo dirlo, è ben diversa da quella che ha coinvolto Boateng a Busto Arsizio (i cori razzisti) ma anche da quanto detto da Mandorlini e che gli è costato un periodo di squalifica: l’allenatore del Verona aveva affermato di odiare Livorno e i livornesi, ed è stato costretto a leggere, ogni domenica di squalifica, un comunicato sui valori del calcio e dello sport. Marchisio probabilmente non rischia un provvedimento simile: le sue parole non suonano così brutte e cattive nei confronti del Napoli. Del resto che le due finali cui il Principino si riferisce sono state realmente ruvide: in Coppa Italia poi la Juventus ha perso l’imbattibilità che durava da tutta la stagione, perciò già in termini assoluti i partenopei non possono evocare bei ricordi. In Supercoppa invece, lo scorso agosto a Pechino, era…
…stato il Napoli a macchiarsi di un gesto antisportivo: infuriata per l’arbitraggio di Mazzoleni (doppia espulsione per Pandev e Zuniga, rigore dubbio fischiato alla Juventus), la società azzurra non si era presentata alla cerimonia di premiazione, in questo facendo un torto ai bianconeri. Sul campo dunque la rivalità tra Juventus e Napoli è tornata accesa come negli anni Ottanta, quando le due squadre si giocavano gli scudetti guidate da Platini e Maradona; la speranza, al di là di questo episodio, è che i dissapori si limitino a una sana rivalità sportiva e non sfocino in qualcosa di peggio.
Questa la nota ufficiale di replica diffusa dalla Juventus sul suo sito ufficiale: “Claudio Marchisio ha espresso un’opinione nel corso di un’intervista al mensile Style del Corriere della Sera. Tale opinione è chiaramente riferita alla sana competizione agonistica che ha visto Napoli e Juventus protagoniste di partite accese e spettacolari. Nessuna offesa: non comprenderlo significa cercare una polemica inesistente“.