Il 2013 è iniziato in modo splendido per il Napoli. La formazione allenata da Walter Mazzarri ha approfittato del doppio turno casalingo per battere con punteggi molto netti prima la Roma (4-1) e poi il Palermo (3-0, clicca qui per le pagelle e qui per il video della partita): e se domenica scorsa c’era stato il grande show di Edinson Cavani, autore di una tripletta, ieri è stato il trionfo del collettivo. Grazie alla contemporanea frenata della Juventus (1 punto in due partite), in vetta alla classifica tutto è riaperto, e sotto al Vesuvio si può tornare a parlare di scudetto. Proprio per questo motivo, però, i due punti di penalizzazione comminati al club partenopeo nell’ambito delle sentenze legate al calcioscommesse fanno ancora più male al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha scelto il prestigioso appuntamento con le elezioni del presidente federale (clicca qui per leggere la notizia) per tornare all’attacco su questo argomento: “Con decisioni in itinere si rischia di falsare il campionato. La giustizia sportiva non può condizionare in maniera impropria i campionati. Va cambiata”. Ricordiamo che in questo momento il Napoli è a quota 40 punti, a -5 dalla Juventus e a -2 dalla Lazio; sul campo dunque gli azzurri sarebbero alla pari dei biancocelesti, a -3 dai bianconeri. Giovedì sarà il giorno dell’appello in secondo grado del Napoli: “Non si può abdicare alla verità – ha sottolineato il massimo dirigente napoletano arrivando all’assemblea federale -, se ci sono principi giuridici calpestati io mi appello al rispetto della legge: la giustizia sportiva è stata creata quando i club non erano società per azioni, ora bisogna mettersi intorno a un tavolo e cambiare le cose”. Sullo scudetto il patron si è espresso così: “Non dico mai no, perché se noi partecipiamo a una gara lo facciamo per vincere. Noi guardiamo partita per partita, poi i conti si fanno alla fine. Fare proclami è soltanto un gioco per riempire i giornali o le televisioni. Il campionato è talmente lungo, siamo appena al giro di boa, e quindi tutto può accadere in positivo e in negativo, basta che si faccia male un giocatore. Prima di fine marzo non si può valutare dove si può arrivare. Ci sono stati episodi, non ultimo le squalifiche di Grava e Cannavaro, che hanno giocato psicologicamente in modo negativo: fortunatamente ci siamo ripresi, continuando a lavorare con grande concentrazione”.
A proposito di mercato, invece, De Laurentiis è molto più cauto: “Se siamo secondi da un punto di vista sportivo, togliendo di mezzo la penalizzazione, se abbiamo raccolto 13 punti in più dello scorso campionato, vuol dire che questi punti ce li siamo guadagnati sul campo, non ce li hanno regalati, vuol dire che abbiamo espresso determinati valori, quindi così tanto scarsi non siamo. E allora perché dovrei sostituire delle pedine con altre pedine, che solo sulla carta sono più importanti perché vengono pagati molto di più, in quanto gennaio è un mercato di riparazione? Non dobbiamo essere fessi e contenti, ma bisogna ragionare con grande professionalità e senza farsi prendere dalla smania e dalla fretta, noi abbiamo organico e allenatore completamente concentrati”, è il suo ragionamento.