Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, su Walter Mazzarri: “Ha un contratto pluriennale, e questo è l’ultimo anno di contratto. Anche l’altra volta, quando era in scadenza, abbiamo deciso a fine stagione: ci siamo seduti e abbiamo deciso di rinnovare. Non bisogna fare ogni volta il toto-allenatore: Mazzarri riscuote la mia stima e la mia fiducia, se mi spiegherà che il suo compito a Napoli è finito ce ne faremo una ragione. Ma essendo lui una persona seria farà i suoi ragionamenti, a seconda anche dei risultato che otterrà, e alla fine della stagione con grande serenità decideremo il maglio per il Napoli. Ripeto, Mazzarri riscuote la mia stima e non c’è ragione di cambiare allenatore, ma come quando un attore non ha più ispirazione: non posso trattenerlo e fargli fare film che non hanno successo“. Insomma, il presidente partenopeo, presente a Milano in occasione del “Candido Cannavò day” organizzato dalla Gazzetta dello Sport, ha puntualizzato la situazione-Mazzarri. Che non cambia, anche dopo l’eliminazione in Europa League, peraltro preventivata dopo la partita di andata di settimana scorsa. Sia il mister che De Laurentiis aspetteranno la fine della stagione per decidere il da farsi. Il presidente ha comunque chiarito che Mazzarri non sarà trattenuto a forza sulla panchina del Napoli: il sentore è che il tecnico toscano possa considerare finito il suo ciclo a Castelvolturno. Tuttavia, come ha detto De Laurentiis, un grande traguardo come lo scudetto potrebbe fargli cambiare idea (oppure dargli il pretesto definitivo per lasciare da campione, come Mourinho fece all’Inter). De Laurentiis ha parlato anche di Cavani, rispondendo alle solite domande sul futuro del Matador: “C’è uno straordinario rapporto, vediamo cosa riusciamo ad ottenere come risultato, ha un contratto di 5 anni poi vediamo. Se dovesse decidere di convincermi che la sua stagione a Napoli è finita ne parleremo, altrimenti ha un contratto e resterà“. La clausola rescissoria di 63 milioni di euro resta lì: palla agli acquirenti.