Lazio–Udinese è uno dei due posticipi della sedicesima giornata di serie A ma non solo. È anche una sfida al vertice, una partita da giocare per capire quanto reali siano le ambizioni di primato delle due formazioni: Lazio-Udinese è senza giri di parole una sfida scudetto. La Lazio di Reja, così come i rivali friulani, ha agguantato i sedicesimi di finale in settimana ed ora può tornare a concentrarsi in campionato dove attualmente occupa la quarta posizione a quota 28 punti. Una vittoria questa sera permetterebbe il sorpasso ai danni dell’Udinese e sarebbe un chiaro segnale lanciato dalle aquile a tutto il campionato. L’Udinese, dal canto suo, dopo i risultati del pomeriggio, è costretta a vincere per tornare in prima posizione ed allungare un sogno chiamato tricolore. In qualunque caso, per quanto visto sin qui, difficilmente un passo falso potrà fermare la cavalcata di Lazio e Udinese tuttavia si sa, vincere aiuta a vincere e quindi entrambe le squadre proveranno a farlo. E se dalla sfida dell’Olimpico dovesse uscire l’X? Difficilmente arriverebbero lamentele sia da parte della Lazio sia da parte dell’Udinese.
La Lazio, impeccabile lontana dall’Olimpico, ha mostrato le uniche lacune proprio in partite casalinghe dove sin qui sono stati raccolti solo, si fa per dire, 11 punti, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Un andamento che sta rendendo meno prestigioso il ruolino esterno dei biancocelesti. Qualora però la Lazio dovesse invertire il trend interno allora la parola scudetto potrebbe davvero non esser più una chimera. Reja si presenta al grandissimo appuntamento in piena emergenza, non saranno infatti dell’incontro gli infortunati Konko, Brocchi, Del Nero e Marchetti oltre ai lungo degenti Dias e Mauri, i cui rientri sono previsti per l’anno nuovo. Il tecnico goriziano disegna così un 3-4-1-2 in cui fondamentale sarà l’apporto di Sculli, dirottato per l’occasione nel ruolo di esterno con Lulic intermedio sinistro. In avanti, invece fiducia al solito tridente con Hernanes al cospetto della coppia Klose-Rocchi, ancora preferito a Cissé. Bisognerà vedere se i moduli pressoché speculari finiranno per annullarsi o per colpirsi vicendevolmente nei punti più scoperti.
L’Udinese si prepara alla trasferta contro la Lazio forte di uno score di dodici punti in cinque partite. Una media Scudetto, e non a caso l’Udinese è lì. Più forte in casa che in trasferta, però, perchè l’Udinese lontana dal Friuli ha collezionato solo nove dei suoi trenta punti, con due vittorie, tre pareggi e due sconfitte e un bilancio tra gol fatti e subiti addirittura in passivo (quattro contro cinque). Non una grandissima notizia per i tifosi (almeno per chi non tifa Lazio). E per l’Udinese però, ancor priva di Domizzi, arriva la buona notizia del recupero di Ferronetti che si piazzerà a sinistra nella linea difensiva a tre completata da Danilo e Benatia, per formare il pacchetto arretrato meno perforato in partite esterne dell’intera serie A. Nessun cambio nella zona mediana con i consueti cinque uomini a rompere e cucire per la coppia d’attacco tutta napoletana composta da Floro Flores e Di Natale, chiamata ad alimentare i sogni di casa Udinese e regalare un natale sereno a mister Guidolin. Insomma sarà un posticipo tutto da godere, chi avrà la meglio: la Lazio con il suo seguito di tifosi o l’Udinese delle meraviglie? Presto il verdetto del campo ci darà una risposta definitiva, perché tra pochi minuti Lazio-Udinese entrerà nel vivo.
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