Edy Reja, come tutti i tifosi della Lazio, è rimasto un po’ deluso per il mancato successo contro il Palermo. Sarebbe stato il primo in casa del campionato biancoceleste. Un aspetto positivo, però, c’è: la gente sembra ritornata dalla parte del tecnico, dopo le polemiche degli ultimi tempi. Reja, intervenuto oggi ai microfoni di Lazio Style Radio, ha ringraziato tutti per il sostegno offerto a lui ed alla squadra. In particolare, gli è piaciuto molto lo striscione esposto sugli spalti che recitava così: ‘Squadra, tecnico e tifoseria… Uniti si vince!’. L’appuntamento con la vittoria, in ogni caso, è solo rimandato: “alla prossima gara casalinga, e tutti sapete qual è…”, dice compiaciuto Reja. Che si sforza di evidenziare ciò che di buono è arrivato dalla partita con i rosanero. Innanzitutto, spiega, “c’è stata una grande prova della difesa”. Il portiere, Marchetti, sta riacquisendo sicurezza, pian piano, sulla coppia Dias-Diakitè – in attesa del rientro di Biava – si può contare ad occhi chiusi, ed anche sulle fasce Konko e Lulic hanno offerto il loro prezioso contributo. I due esterni, come sottolineato dal mister, hanno giocato bene sia in fase offensiva che in quella di recupero, frenando a dovere l’insidioso Abel Hernandez. I due centrali, per caratteristiche fisiche, possono metterci un po’ più degli altri ad entrare in forma ma, una volta raggiunti i loro standard, si sono confermati pienamente affidabili. Anche il sorprendente Diakitè, ebbene sì, tante volte discusso in passato. Un talento grezzo, su cui bisognava ed in parte bisogna ancora lavorarci, ma che sta offrendo delle ottime risposte, non facendo rimpiangere un difensore di solido mestiere come Biava. Tutta la squadra, secondo Reja, sta intraprendendo un percorso di crescita. “Con l’arrivo del freddo faremo anche meglio sul piano atletico perché noi siamo una corazzata e con il caldo soffriamo maggiormente”, è la spiegazione ‘climatica’ offerta dal tecnico biancoceleste. Adesso i capitolini dovranno vedersela con lo Sporting Lisbona, giovedì sera, per la seconda gara del girone di Europa League. L’esordio con il Vaslui (un 2-2 interno) è andato male, urge il pronto riscatto. A Lisbona, contro una formazione di grande esperienza internazionale, sarà una missione tutt’altro che facile. Ma non si può fallire, anche per un discorso di autostima e di spinta psicologica.
Al derby – in notturna – del 16 ottobre si penserà poi. Prima i lusitani e poi la trasferta di Firenze. Queste le priorità, e solo dopo si potrà affrontare il discorso stracittadina. Laddove i tifosi non perdonerebbero mai un altro stop, dopo le ultime batoste consecutive…