La Lazio dovrà fare a meno di Hernanes per le ultime cinque partite del campionato. Le previsioni più fosche sul suo infortunio si sono dunque avverate. Più grave del previsto, infatti, la lesione muscolare accusata dal Profeta. Una lesione di primo grado al bicipite femorale, per l’esattezza, che ha messo fuori gioco il centrocampista, che si è sottoposto oggi pomeriggio agli esami del caso presso la clinica Paideia. L’ennesima brutta notizia per Edy Reja, che è da gennaio – come minimo – che sta lottando con l’emergenza infortuni. Un’emergenza che non finisce più, e che costringerà il tecnico goriziano ad un’altra rivoluzione. Contro il Novara, al Silvio Piola, si vedrà una squadra schierata, con ogni probabilità, con il modulo 4-2-3-1. Si torna dunque all’antico, con una trequarti praticamente inedita, imperniata su Stefano Mauri in posizione centrale, con Gonzalez e Candreva ai lati. La vetrina sarà tutta a disposizione del jolly monzese, che avrà l’occasione di provare a trascinare i suoi verso il sospirato obiettivo Champions. Quest’anno, quando è mancato per infortunio, la sua assenza si è sentita tantissimo. Mauri, per duttilità tattica, esperienza e senso dell’inserimento, è una pedina fondamentale per gli schemi di questa squadra. I suoi bellissimi gol contro Napoli e Juventus non sono stati casuali per chi lo conosce bene. Lui è uno sfrontato, che ogni tanto prova queste giocate e nelle due partite in questione gli è andata decisamente bene. Reja, giustamente, lo adora e mai ne farebbe a meno. E pensare che qualche tempo fa si era parlato di Inter e Juventus come squadre interessate al suo talento. Subito, però, arrivò la pronta smentita del procuratore Tiziano Gonzaga. Mauri, insomma, non si tocca. Ci sarà lui in prima linea nella trequarti laziale, con l’obiettivo di mandare a rete Tommaso Rocchi, unica punta superstite dopo l’infortunio (un altro…) occorso a Miroslav Klose. Il tedesco, com’è noto, proverà a rientrare per le ultime due gare del campionato, ma al momento non vi sono certezze. I maligni avevano accusato l’ex-Bayern di pensare solo alla Nazionale, impegnata a giugno agli Europei: un appuntamento che il buon ‘Miro’ non mancherebbe mai e poi mai. Più della volata Champions, si direbbe? Forse il problema non sta in questi termini; si tratta semplicemente di andarci cauti con un infortunio da non sottovalutare.
Meglio credere alla buona fede di Klose, campione e uomo vero, oltre che idolo indiscusso del popolo laziale.