Ci risiamo: la curva Nord della Lazio rimarrà chiusa per un turno in Europa League, quello cioè del prossimo 7 novembre, contro l’Apollon Limassol. La causa, alcuni cori razzisti nel corso della partita giocata contro il Legia Varsavia (1-0, gol di Hernanes). Prima della partita c’erano stati scontri provocati dai tifosi polacchi (una frangia di essi è conosciuta anche fuori dai confini nazionali per il suo estremismo), poi qualche insulto di troppo, e rieccoci: ammenda di 40.000 Euro alla società, e curva chiusa. Non è la prima volta: in questa stagione la Nord dell’Olimpico era rimasta inaccessibile ai tifosi nel corso della prima partita di campionato contro l’Udinese (a causa di cori in Supercoppa Italiana), mentre lo scorso anno la Lazio aveva subito una multa di 90.000 Euro a causa del comportamento dei tifosi nella partita contro il Tottenham, subendo poi la chiusura della curva contro Stoccarda e Fenerbahce, per le intemperanze verificatesi contro il Borussia Monchengladbach. Insomma, un conto salato. La società intanto ha annunciato ricorso: ha tre giorni di tempo per farlo. “Abbiamo chiesto gli atti”, ha fatto sapere ilm legale della società Gian Michele Gentile, “tra domani e lunedi dovrebbero arrivare. Faremo ricorso appena possibile. Avevamo avuto un rapporto con la segnalazione del (ovvero, Football Against Racism in Europe) su pochi cori razzisti, provenienti dalla Nord. Abbiamo risposto che nei rapporti di arbitro e delegati UEFA non c’è traccia di questo”. Battaglia aperta; vedremo come finirà.