Il suo rientro, dopo un’operazione al ginocchio che l’ha tenuto lontano dai campi per lunghissimo tempo, sembra imminente. Ma non si può essere troppo sicuri che Giampaolo Pazzini si ritaglierà molto spazio, nonostante un attacco che stenta a decollare. Il modulo utilizzato con più frequenza da Massimiliano Allegri prevede soltanto l’utilizzo di una punta centrale, e la presenza per quel ruolo sia di Mario Balotelli che di Alessandro Matri non sembra lasciargli molte possibilità di riuscire a ritagliarsi un minutaggio decente. Il giocatore, soltanto qualche settimana fa, era stato accostato al Parma, dove ad attenderlo ci sarebbe l’amico Antonio Cassano, ma il Pazzo molto probabilmente potrebbe ambire a qualcosa di più di una semplice squadra che lotta per non retrocedere. Per questo motivo sembra che gli uomini di mercato della Lazio, alla costante ricerca di attaccanti che rimpiazzino i partenti Floccari e soprattutto Miroslav Klose, non abbiano smesso di pensare a Pazzini, che ha un contratto con il Milan fino al 2015 (ingaggio di circa 2,7 milioni di euro a stagione, non poco per le casse biancocelesti). Le alternative di cui si parla sono Bafetimbi Gomis del Lione, Filip Djordjevic del Nantes (questi due acquistabili a parametro zero a partire dal prossimo gennaio) e di Mauricio Pinilla del Cagliari. L’operazione-Pazzini si preannuncia comunque complessa, ma non è da escludere che la sua voglia di tornare titolare e decisivo, sommata ai buoni rapporti che intercorrono tra Claudio Lotito e Adriano Galliani, possa favorire in qualche modo l’esito positivo dell’operazione.
“Serve umiltà per diventare grandi”. Con questo messaggio Miroslav Klose, uno che qualche gol in carriera l’ha fatto, “benedice” la crescita e l’esplosione nel grande calcio di Keita Balde Diao, il giovane spagnolo di origine senegalese della Lazio che domenica ha segnato il primo gol in Serie A nella sua carriera, una splendida rete contro il Parma. Che fosse un predestinato lo si poteva intuire: lo scorso anno ha vinto lo scudetto Primavera agli ordini di Alberto Bollini, e aveva già fatto qualche escursione in prima squadra. Vladimir Petkovic ha intravisto in lui quelle qualità che potrebbero renderlo grande, e infatti in estate ha voluto che Keita fosse integrato stabilmente in prima squadra, insieme ad altri giovani del settore giovanile (come il centrocampista Luca Crecco). Lui non si è fatto pregare: prestazioni convincenti in Europa League, e finalmente il gol. Il Barcellona lo ha cresciuto da quando aveva 9 anni; il fatto che i blaugrana non lo abbiano tenuto deriva anche da uno scherzo che il giocatore fece a un compagno di squadra (un cubetto di ghiaccio nel letto nel corso di un torneo in Qatar) che gli costò il prestito obbligatorio al Cornelià. Successero due cose: Keita segnò 47 gol in una stagione, e decise che il Camp Nou non sarebbe stato il suo futuro. Chissà: forse oggi il Barcellona non avrebbe acquistato Sanchez e Neymar (risparmiando quasi 100 milioni di euro), e a giocare nel tridente con Messi e Pedro ci sarebbe lui. La storia però è andata diversamente: 300.000 euro versati da Claudio Lotito nelle casse dei catalani, e oggi il ragazzo gioca nella Lazio, pronto a diventare un titolare di questa squadra. Petkovic cerca soprattutto una prima punta; lui è un attaccante esterno che ama partire incollato alla riga laterale per poi accentrarsi. Difficile che possa essere il sostituto di Miroslav Klose, ma avendo in squadra uno come lui la Lazio potrebbe anche decidere di cambiare modulo. Che sia allora lui il grande acquisto dei biancocelesti?
Oramai sicura della partenza di Miroslav Klose a fine stagione, i dirigenti della Lazio sono alla costante ricerca di un attaccante in grado di sostituire il panzer tedesco. Dopo i nomi di Bafetimbi Gomis del Lione e di Patrick Helmes del Colonia, nella giornata di ieri, è spuntata prepotentemente la candidatura di Felipe Caicedo, attaccante classe 1988 in forza alla Lokomotiv Mosca, ma in uscita dal club in quanto non contento del suo impiego. Già protagonista di una buona Copa America 2011 con la maglia dell’Ecuador (segnò due gol al Brasile), il giocatore venticinquenne potrebbe essere una buona soluzione per la squadra di Vladimir Petkovic, un giocatore certamente diverso da Klose come caratteristiche ma potenzialmente in grado di spostare gli equilibri in attacco. Con queste parole, il suo agente Josè Chamorro ha così commentato la situazione del suo assistito: “E’ pronto per una nuova sfida. Ha attirato da tempo l’attenzione di molti club europei. Sarebbe bello vederlo giocare nei principali campionati del continente, ma rispetta il suo contratto (avente scadenza nel 2015 ndr) con il Lokomotiv e partirebbe solo nel caso in cui la società fosse soddisfatta delle offerte”. Il giocatore, la cui valutazione si aggira sui sette/otto milioni di euro, sarebbe disponibile a trasferirsi già dalla prossima sessione di calciomercato, ma il suo status di extracomunitario bloccherebbe in ogni caso il discorso con la Lazio, rimandandolo a fine stagione; sempre che, nel frattempo, non abbia deciso di accettare le avences di altri club pretendenti come Espanyol e West Ham. La Lazio tiene comunque aperte altre piste e con tutta probabilità prenderà una decisione definitiva soltanto a fine stagione.