Per l’attacco della Lazio torna d’attualità un nome che era già stato seguito nello scorso inverno: stiamo parlando di Eder dello Sporting Braga (da non confondersi con l’omonima punta doriana). Di lui infatti era parlato dodici mesi fa, quando per Eder si erano fatte sotto anche squadre come il Tottenham, salvo poi veder sfumare tutto a causa di una rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro (lo stesso operato anche nel 2010 quando militava nell’Academica). Tuttavia Eder continua a piacere alla dirigenza biancocelste, nonostante un avvio di campionato difficile. L’attaccante, natio della Guinea Bissau (ex colonia del Portogallo), ad oggi ha collezionato solamente sette presenze tra campionato ed Europa League di cui quattro soltanto da titolare, rendimento che fatto scendere la sua valutazione dopo che nella scorsa stagione il costo del suo cartellino aveva registrato una notevole impennata a causa delle tredici reti in diciotto partire messe a segno dalla punta classe 1987, motivo che potrebbe indurre il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare e il presidente Claudio Lotito a tentare l’affondo già in vista del prossimo mercato di gennaio, dato che l’attaccante è considerato comunitario in quanto è in possesso del passaporto portoghese. Su di lui, però, va registrato anche un interessamento dell’Olympiique Marsiglia, alla ricerca di un attaccante di spessore che l’aiuti nella sua corsa al raggiungimento del terzo posto della Ligue 1, valevole per l’accesso ai preliminari di Champions League.
Dopo il pareggio acciuffato al novantaquattresimo minuto ieri contro la Sampdoria, l’allenatore biancoceleste Valdimir Petkovic si è presentato in sala stampa accusando pesantemente la sua Lazio, rea di aver ottenuto un punto in modo casuale nonostante abbia giocato tutto il secondo tempo in superiorità numerica. Il tecnico serbo, inoltre, si è anche assunto parte delle responsabilità di questo brutto gioco da parte della sua compagine: “Non siamo stati bravi a sfruttare il nostro gioco, non siamo stati una squadra. La Sampdoria, anche in dieci, ha dimostrato di avere più fame di noi, invece noi siamo stati troppo individualisti dovevamo allargare di più il gioco invece di accentrarci. I doriani, quindi, sono stati bravi a sfruttare le nostre debolezze. A livello agonistico e di squadra non è andata come dovrebbe andare. In realtà anche io ho contribuito a creare questa confusione e questo gioco non brillante. Ora dobbiamo pensare solo a prepararci per l’Europa League“. Dopo settimane in cui si vocifera di una possibile separazione dalla società del presidente Claudio Lotito, risulta chiaro, dunque, immaginare che il futuro dell’allenatore biancoceleste sia sempre più appeso ad un filo, tanto che, in casa Lazio, si iniziano già a fare i primi nomi sui possibili sostituti. Tanti nomi sono stati fatti nel recente passato, partendo da alcuni ex illustri come Roberto Di Matteo (ora accostato anche alla Nazionale per il dopo Prandelli), Edy Reja e Sinisa Mihajlovic (ora fuori gioco visto che si è accasato proprio alla Sampdoria), fino ad arrivare a Giovanni Trapattoni ma, nelle ultime ore, sono spuntate altre due ipotesi: la prima sarebbe una soluzione interna, che vedrebbe la promozione in prima squadra di Alberto Bollini, attuale allenatore della Primavera biancoceleste, prima nel proprio girone insieme ai pari età della Fiorentina e campione d’Italia in carica, la seconda sarebbe l’arrivo dell’attuale CT dell’Under 21 svizzera Pierluigi Tami. A proposito di Svizzera, ricordiamo inoltre che Petkovic è anche il candidato principale per sostituire il dimissionario Ottmar Hitzfeld sulla panchina della Nazionale elvetica, soprattutto dopo le parole rilasciate dal delegato della selezione biancorossa Peter Stadelmann, il quale ha affermato: “Contiamo di annunciare il nuovo commissario tecnico entro Natale. Posso darvi solo due indizi: avrà i capelli grigi e conosce molto bene il calcio svizzero”. L’identikit calza alla perfezione per Petkovic.