La Juventus sbriga in un tempo la pratica Lazio, espugnando l’Olimpico per 0-2 grazie a una doppietta di Arturo Vidal nel primo tempo. Ieri, nella conferenza stampa della vigilia, Conte aveva avvertito chi gli ricordava l’imbattibilità della Lazio contro la Juventus quest’anno: “c’è sempre una prima volta…” e la prima volta bianconera in stagione, per il resto quarta vittoria consecutiva contro la Lazio a Roma, è molto preziosa. Con i tre punti guadagnati quest’oggi i bianconeri portano a undici i punti di vantaggio sul Napoli secondo. Per la Lazio invece si allontana il terzo posto. Il Milan ora, a 6 giornata dalla fine del campionato, dista 8 punti.
La gara ha un inizio intenso e frizzante. La Lazio propone una discreta fase di pressing, che viene puntualmente annullata dalla rapida e precisa circolazione degli ospiti. Sulla fascia destra si iniziano a intravedere sbocchi interessanti e l’ex Lichtsteiner martella per tutto il primo tempo, vincendo nettamente il duello con l’avversario di fascia, Stankevicius. Il nettare fornito da Lichtsteiner piano piano produce occasioni e il rigore causato da Cana apre le danze bianconere che si concludono una ventina di minuti dopo con il raddoppio dell’ennesimo Vidal, in versione opportunista. Nel secondo tempo la Juventus continua il suo percorso di crescita, gestendo al meglio il vantaggio per la prima metà di campo, poi (forse un po’ sulle gambe) patisce la Lazio che sfiora in un paio di circostanze il gol.
La squadra di Petkovic arriva alla sfida con molte assenze. Il tecnico bosniaco porta più uomini in zona mediana, ma gli avversari diventano ugualmente padroni del reparto. Tentata reazione nella ripresa, ma la precisione questa sera non è di casa.
La sconfitta di mercoledì scorso non produce effetti negativi. La capolista risponde con una prova di forza inoppugnabile. Primo tempo condito da velocità, intensità e gioco. Per la malcapitata Lazio non c’è davvero nulla da fare.
Non lascia materiale da lavoro ai moviolisti, concedendo giustamente il penalty e regolando bene un match molto rude.
MARCHETTI 6 Pochissime colpe sui gol subiti. Rischia molto con una respinta corta su punizione di Pirlo, ma Marchisio lo grazia.
GONZALEZ 6 Resiste alle sfuriate di Asamoah, bruciando spesso ogni avversario in anticipo. Il meno peggio della retroguardia.
CIANI 5,5 Rimane spesso incastrato nella propria area, perdendosi Vucinic e causando pericolose situazioni di squilibrio numerico.
CANA 4,5 Causa il rigore con un fallo troppo istintivo. Pochi minuti dopo sbuccia la palla sbagliando una clamorosa occasione per il pareggio e infine completa l’opera regalando l’assist vincente per il raddoppio di Vidal. Prestazione da cancellare.
STANKEVICIUS 5 Una prestazione negativa dopo 14 mesi di assenza dai campi di gioco è più che comprensibile, ma i troppi errori commessi nel duello con Lichtsteiner pesano decisivamente sull’andamento del match.
LEDESMA 5 Non riesce a opporsi all’onda d’urto cavalcata dagli uomini in casacca nera. Si perde presto, facendo perdere le proprie tracce.
(dal 23′ s.t. CRECCO 6 Esordisce in campionato con poca emozione e molta applicazione. Offre un paio di servizi interessanti.)
CANDREVA 6 Ci prova più di tutti,.confermando il suo buono stato di forma. Numerose le galoppate sulla fascia senza che il guizzo decisivo arrivi.
ONAZI 5,5 Pressa alto, ma non riesce a infastidire granchè i portatori di palla che spesso lo saltano senza galateo.
HERNANES 5,5 Evidentemente non risponde ai dettami di Petkovic e paga con l’uscita di scena nell’intervallo. Ci prova in ogni modo, anche se gli spazi latitano.
(Dal 1′ s.t. KOZAK 5,5 Non riesci a sbloccarsi ancora in campionato fallendo un’occasione facile facile da pochi passi.)
MAURI 5,5 Prova a scoprire i nervi della Juventus, sbucando spesso alle spalle di Asamoah e cercando l’uno contro uno con Peluso. Per il resto molti falli e poca sostanza.
(dal 1′ s.t. EDERSON 6,5 Il suo ingresso in campo porta ossigeno e idee alla manovra.)
KLOSE 6 Primo tempo da “chi l’ha visto?”, mentre nella ripresa sfodera carattere e personalità proponendosi di continuo ma non trovando (di poco) la rete.
PETKOVIC 5 Non riesce a tenere stabile il timone della nave biancoceleste, facendo perdere la rotta a tutto l’equipaggio. Forse, con la permanenza di Mauri qualcosa in più in zona di attacco si poteva creare.
BUFFON 6,5 Sfodera una parata reattiva su una punizione di Candreva che scongiura la riapertura dei giochi.
BARZAGLI 6,5 Una sola sbavatura nel secondo tempo non riesce a cancellare l’ennesima gara di livello.
BONUCCI 6,5 Partita impreziosita da molti anticipi e numerose giocate rapide che eludono la pressione biancoceleste.
PELUSO 6 Parte con il freno a mano tirato, facendosi prendere dall’emozione per il ritorno nella squadra in cui ha cresciuto. Con lo scorrere del tempo cresce e acquista sicurezza.
LICHTSTEINER 6,5 Sulla destra sfreccia che è una meraviglia pungendo a più non posso la retroguardia laziale. Nel secondo tempo cala di concentrazione, anche per un fastidio all’adduttore e lascia spazio a Padoin.
(dal 22′ s.t. PADOIN 6 Offre un paio di cross interessanti, ma spesso fa innervosire un po’ troppo Conte.)
VIDAL 7,5 Si riprende la scena con una doppietta che vale l’allungo in classifica. Indomabile, ci mette l’anima fino alla fine. Emblema della prestazione perfetta: un recupero su Onazi a fine primo tempo trasformatosi nell’inizio di tre dribbling secchi su chiunque lo aggrediva.
PIRLO 6,5 E’ in vena e sforna aperture profonde che sbilanciano la squadra avversaria. Preciso e composto.
POGBA 7 Mette a dura prova la pazienza degli avversari, tentando spesso dribbling e azioni rapide che riescono quasi sempre. Utile nella circolazione di palla, spesso riesce da solo a creare i varchi per lo sviluppo del gioco.
MARCHISIO 6,5 Interpreta a meraviglia un ruolo che non sembrava ancora appartenergli. Mezzo punto in meno per l’occasione clamorosamente fallita nel primo tempo.
(dal 44′ s.t. GIACCHERINI s.v.)
ASAMOAH 6 Si fa vedere spesso in fase offensiva, proponendosi libero da ogni marcatura. Alterna però (troppo spesso) giocate a effetto con fasi di improvviso appanamento.
VUCINIC 7 Rincula volentieri tra le linee, scambiandosi il ruolo con Marchisio e diventando il nuovo regista avanzato dei bianconeri. Troppo avanzato e troppo preciso per non essere letale.
(dal 42′ s.t. QUAGLIARELLA s.v.)
CONTE 7,5 Capire quanto incide di partita in partita il lavoro del tecnico su una squadra ormai matura nel carattere è difficile. Oggi indovina tatticamente la squadra proponendo Marchisio che interpreta perfettamente un ruolo che non gli appartiene e riproponendo un Vucinic mai domo e decisivo nello sviluppo delle occasioni bianconere. Chapeau. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Il tabellino
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Gonzalez, Ciani, Cana, Stankevicius; Ledesma (23′ st Crecco); Candreva, Hernanes (1′ st Kozak), Onazi, Mauri (1′ st Ederson); Klose. A disp.: Bizzarri, Strakosha, Cataldi, Serpieri, Antic, Rozzi, Floccari, Saha. All.: Petkovic
Juventus (3-5-1-1): Buffon; Barzagli, Bonucci, Peluso; Lichtsteiner (22′ st Padoin), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Marchisio (43′ st Giaccherini); Vucinic (42′ st Quagliarella). A disp.: Storari, Rubinho, Caceres, Marrone, Isla, De Ceglie, Matri. All.: Conte
Arbitro: Giannoccaro
Marcatori: 8′ rig., 28′ Vidal
Ammoniti: Cana, Ciani (L), Vidal, Peluso (J)